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Tips & Tricks

6 modi per superare il jet lag

Dopo anni difficili di blocchi e restrizioni di viaggio, le persone stanno finalmente volando di nuovo in tutto il mondo. Eppure, le gioie dei viaggi internazionali spesso sono contraddistinte dal jet lag, il quale può rendere difficile inizialmente godersi una vacanza e ambientarsi una volta tornati a casa.

Perché le persone sperimentano il jet lag? C’è qualcosa che si può fare per ridurne gli effetti? Scopriamo insieme 6 modi per superare il jet lag.

Cosa causa il jet lag?

Il termine jet lag descrive i sintomi fisici e cognitivi che le persone sperimentano quando viaggiano velocemente attraverso diversi fusi orari.

Prima di partire per un viaggio infatti si è “sincronizzati” con l’ora locale, mentre una volta entrato in un nuovo fuso orario, i ritmi del tuo corpo non sono più allineati con l’ora del Paese in cui si sta soggiornando.

È qui che si manifestano i sintomi del jet lag: sonnolenza quando si vuole essere svegli e completamente vigile quando si vuole dormire; si ha fame nel cuore della notte e si potrebbe provare nausea se si mangia durante il giorno.

Fino a quando il tuo orologio biologico e tutti i ritmi che controlla non si allineano con la nuova ora locale, ci si sente fisiologicamente e mentalmente sconvolti.

Non è uguale per tutti

L’esperienza del jet lag varia da persona a persona, questo perché tutti seguiamo il nostro ritmo interno. La maggior parte delle persone ha un ciclo giornaliero naturale di circa 24,2 ore, quindi se vivessimo in una grotta e non vedessimo la luce, il nostro ciclo sonno/sveglia e altri ritmi quotidiani ticchetterebbero di quel quantitativo di ore.

I ricercatori pensano che questo sia dovuto a un adattamento evolutivo che ci consente di poterci adattare a diverse lunghezze del giorno durante l’anno.

Alcune persone però hanno cicli giornalieri più lunghi degli altri, e questo può avere un ruolo nel modo in cui la persona vive il jet lag.

La ricerca suggerisce che se si ha un ciclo più lungo ci si può adattare più rapidamente al viaggio verso ovest, come quando si viaggia dall’Australia al Sud Africa, ma non si sa se un ciclo giornaliero più breve aiuta ad andare nella direzione opposta.

Inoltre anche l’età gioca un ruolo fondamentale: sicuramente si è molto meno resilienti con l’avanzare dell’età e gli anziani potrebbero avere sintomi di jet lag peggiori.

Fortunatamente esistono alcuni semplici modi per alleviare i sintomi di jet lag e aiutare il proprio orologio biologico a regolarsi. Vediamoli insieme!

Foto | Unsplash @Suhyeon Choi

6 modi per superare il jet lag

Innanzitutto bisogna decidere se vale la pena di provare ad adattarsi al nuovo fuso orario: se è un viaggio breve potrebbe essere più sensato mantenere i propri orari biologici.

Se invece sono più di tre giorni, iniziate a spostare consapevolmente i vostri ritmi, ad esempio quando dormite, mangiate, fate esercizio fisico e sfruttate la luce del sole al nuovo fuso orario.

Se si sta cercando di spostare il proprio orario biologico, è una buona idea iniziare in aereo: impostate l’orologio sul fuso orario della vostra destinazione e allineate le vostre attività di conseguenza.

Durante il viaggio bisogna ridurre l’assunzione di caffeina e alcol, in questo modo si favorisce il sonno e l’idratazione, aiutando così l’adattamento dell’orologio biologico al nuovo fuso orario.

Quando finalmente vi sarete adattati al nuovo fuso orario, dovreste cercare di dormire durante la notte locale e di riposare in altri momenti solo quando se ne ha bisogno.

Foto | Unsplash @Vladislav Muslakov

Brevi sonnellini possono darvi la carica per affrontare le attività diurne e serali: puntate a circa 30 minuti ed evitate di riposare durante la giornata quando vi avvicinate al momento di andare a letto.

I disturbi gastrointestinali sono un classico sintomo del jet lag. Se siete inclini o avete problemi di stomaco durante il viaggio, limitatevi a piccoli pasti e mangiate quando avete fame; il vostro corpo vi dirà quando è pronto per il cibo.

Infine uscite all’aperto: la luce del sole è la chiave per adattarsi a un nuovo fuso orario. A seconda del cambio di fuso orario, le attività all’aperto, opportunamente programmate, possono essere d’aiuto.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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