Gli appassionati di urbex adorano introdursi all’interno degli edifici disabitati, ma un simile comportamento può rivelarsi pericoloso e avere delle conseguenze legali
L’esplorazione urbana, comunemente conosciuta come urbex, è un fenomeno in crescita che attira l’attenzione di molti appassionati di avventure e fotografia. Questo particolare tipo di esplorazione si concentra su edifici e luoghi abbandonati, dove il fascino del mistero e del degrado si fonde con la creatività. Ma cosa dice realmente la legge riguardo a questa pratica? È legale esplorare luoghi abbandonati? Quali sono i rischi legali e fisici per coloro che si cimentano nell’urbex? Analizziamo questi aspetti in modo critico, basandoci su dati concreti e fonti affidabili.
Urbex: una pratica crescente
Negli ultimi anni, l’urbex ha guadagnato popolarità non solo tra gli esploratori, ma anche sui social media, dove le immagini di luoghi dimenticati affascinano milioni di utenti. Molti di questi luoghi, che vanno da ospedali abbandonati a fabbriche dismesse, raccontano storie di un passato che è stato e che ora giace in stato di abbandono. Tuttavia, questo interesse solleva interrogativi legali e morali. È opportuno entrare in questi spazi, che spesso sono di proprietà privata?
Esplorazione di edifici abbandonati: violazione di domicilio?
Secondo le leggi italiane, il reato di violazione di domicilio scatta quando ci si introduce in un’abitazione o in un luogo di privata dimora contro la volontà del proprietario. Questa definizione include non solo le abitazioni residenziali, ma anche spazi in cui il legittimo titolare può svolgere atti della vita privata, come spogliatoi o camere d’albergo. Ma come si applica questo principio agli edifici abbandonati?
La legge stabilisce che entrare in un edificio abbandonato costituisce violazione di domicilio solo se il luogo è potenzialmente abitabile o frequentabile. Ecco alcuni punti chiave:
- Condizioni fatiscenti: Se un appartamento è in condizioni fatiscenti ma il proprietario visita la struttura occasionalmente, entrare in quel luogo può essere considerato illegale;
- Visibilmente abbandonato: Introdursi in un edificio visibilmente abbandonato e privo di misure di sicurezza potrebbe non far scattare il reato di violazione di domicilio.

Per essere considerato definitivamente abbandonato, l’edificio dev’essere del tutto privo di “barriere” che limitano l’accesso, come cancelli, steccati ecc. Se sono presenti, anche se in cattive condizioni, entrare nell’edifico farebbe correre il rischio di essere denunciati per violazione di domicilio. Inoltre, dalle condizioni strutturali dello stabile devono essere evidenti le condizioni di degrado dello stesso.
Rischi fisici e legali per gli esploratori
Oltre ai potenziali problemi legali, gli esploratori di luoghi abbandonati si espongono anche a rischi fisici significativi. Gli edifici in stato di degrado possono presentare pericoli come crolli, vetri rotti, sostanze tossiche e animali selvatici. L’assenza di sorveglianza in questi luoghi può portare anche a situazioni di pericolo legate a atti vandalici o aggressioni. Da uno studio condotto da Confedilizia è emerso che dal 2011 al 2023 il numero di immobili in stato di degrado è cresciuto del 123%, evidenziando un declino socioeconomico che interessa varie parti del Paese, incluse alcune metropoli.
La questione etica dell’urbex
Oltre agli aspetti legali e fisici, emerge anche una questione etica. È giusto esplorare edifici che appartengono a qualcun altro, anche se sono abbandonati? Gli esploratori devono affrontare la responsabilità di rispettare la proprietà privata e le sue implicazioni. Molti sostenitori dell’urbex affermano che la loro pratica contribuisce a preservare la memoria storica e a sensibilizzare l’opinione pubblica sul degrado urbano. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra la curiosità e il rispetto per i diritti altrui.
In questo scenario, diventa fondamentale che gli appassionati di esplorazione urbana siano consapevoli delle leggi e dei rischi associati alla loro pratica. La conoscenza delle normative locali e la valutazione dei pericoli fisici può fare la differenza tra un’esperienza positiva e una situazione problematica. La sfida sarà quindi non solo quella di esplorare, ma anche di farlo in modo responsabile e rispettoso.
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