Accordo tra Fin e Sib per garantire la sicurezza delle spiagge italiane

ROMA – La Federazione Italiana Nuoto e il Sindacato Italiano Balneari hanno firmato un protocollo d’intesa quinquennale per promuovere la formazione degli assistenti bagnanti e garantire la sicurezza delle coste italiane. L’accordo supporta la cultura dell’acqua e migliora la professionalizzazione del settore balneare, puntando a proteggere oltre 8.000 km di spiagge e corsi d’acqua.

In un contesto in cui la sicurezza sulle spiagge e in acqua è diventata una priorità, la Federazione Italiana Nuoto (FIN) e il Sindacato Italiano Balneari (SIB) si sono unite per affrontare questa sfida. Il 12 marzo 2025, a Roma, è stato firmato un importante protocollo d’intesa della durata di cinque anni, finalizzato a migliorare la formazione degli assistenti bagnanti e a garantire la sicurezza delle coste italiane. Questo accordo non solo rappresenta un passo significativo per la protezione delle spiagge, ma mira anche a diffondere una cultura dell’acqua più consapevole tra le famiglie italiane.

Un impegno congiunto per le coste italiane

La sicurezza in acqua è un tema cruciale, specialmente considerando che l’Italia possiede oltre 8.000 km di coste, laghi e fiumi. Ogni anno, milioni di turisti vengono attratti dalle bellezze naturali e dalla qualità delle nostre spiagge. Paolo Barelli, presidente della FIN, ha evidenziato che la federazione si impegna da oltre un secolo nella promozione delle discipline acquatiche, formando non solo atleti di alto livello, ma anche cittadini consapevoli dell’importanza di saper nuotare. Questa formazione è fondamentale per garantire non solo la sicurezza personale, ma anche quella degli altri, contribuendo a creare una società più responsabile.

Barelli ha inoltre sottolineato che la sezione nuoto per salvamento della FIN è riconosciuta a livello internazionale per le sue competenze. L’accordo con il SIB si basa su valori condivisi e sulla necessità di affrontare le sfide legate alla sicurezza in acqua. Il SIB rappresenta le imprese balneari, che contribuiscono per circa il 13% del Pil nazionale, generando circa 175 milioni di presenze all’anno da tutto il mondo.

La responsabilità delle imprese balneari

Antonio Capacchione, presidente del SIB, ha messo in evidenza il ruolo cruciale delle aziende balneari nella garanzia di una balneazione sicura. Queste imprese operano sotto regolamentazioni rigorose e sono considerate fiduciari dello Stato, con responsabilità sia amministrative che penali in caso di violazione delle normative. La balneazione attrezzata in Italia è unica nel panorama europeo, e le nostre spiagge sono già tra le più sicure.

Tuttavia, Capacchione ha avvisato che non bisogna adagiarsi sugli allori. L’impegno del SIB, in collaborazione con la FIN, è quello di continuare a realizzare iniziative per mantenere e migliorare gli attuali livelli di eccellenza. La sicurezza in mare richiede un costante aggiornamento e adattamento alle nuove sfide, sia normative che tecnologiche.

La formazione come pilastro della sicurezza

Un aspetto cruciale del protocollo d’intesa è la formazione degli assistenti bagnanti. La professionalità di chi opera in questo settore può fare la differenza tra una giornata di svago e una potenziale tragedia. La FIN, grazie alla sua esperienza, garantirà che gli assistenti bagnanti siano adeguatamente formati e aggiornati sulle ultime normative e tecniche di salvataggio.

Inoltre, la diffusione di una cultura dell’acqua tra le famiglie è un obiettivo primario di questo accordo. Educare i cittadini, in particolare i più giovani, sull’importanza della sicurezza in acqua e sulle corrette pratiche da seguire è fondamentale per prevenire incidenti. Attraverso campagne di sensibilizzazione e programmi educativi, la FIN e il SIB si impegnano a rendere la sicurezza in acqua una priorità per ogni cittadino.

Un futuro di collaborazioni e crescita

L’accordo tra FIN e SIB va oltre la formazione e la sicurezza. Si propone di sostenere le imprese balneari in un contesto turistico sempre più competitivo e in linea con i nuovi regolamenti. La sinergia tra queste due realtà rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione possa portare a risultati tangibili per la comunità, il turismo e l’economia del Paese.

La firma di questo protocollo d’intesa segna l’inizio di un percorso che avrà ripercussioni positive non solo per la sicurezza delle spiagge italiane, ma anche per il futuro del settore turistico. La volontà di lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni è un chiaro segnale della determinazione di entrambe le organizzazioni nel garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti coloro che scelgono di godere delle bellezze delle nostre coste.

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