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Destinazioni

Abruzzo da vivere, tutto quello che c’è da sapere sulla terra del Gran Sasso

L’Abruzzo si trova nell’Italia centrale e a est si affaccia sul mare Adriatico. Il nome della regione deriverebbe da “Aprutium” come evoluzione popolare di (ad) Praetutium, ovvero la terra dei Pretuzi, un’antica popolazione italica che viveva nella zona dell’attuale Teramo. Secondo altre ipotesi, potrebbe derivare anche da “Abruptus” (in latino “ripido”, “scosceso”). Questo perché Carlo I d’Angiò nel 1273 col diploma di Alife, divise il Giustizierato d’Abruzzo (voluto da Federico II nel 1233), in due province sopra e sotto il tratto del fiume Pescara, cioè Abruzzo Ulteriore e Abruzzo Citeriore. Per questa è nota oggi anche come “gli Abruzzi”. L’Abruzzo è una delle regioni italiane più ricche di fascino. Tantissime le attività che offre: dalla montagna, con le principali vette dell’Appennino, fino al mare grazie alle spiagge dell’Adriatico.

Foto Pixabay | @valtercirillo

La flora

In Abruzzo ci sono differenti ecosistemi mediterranei. Così nella costa e nelle zone limitrofe è notevole la presenza di querce, roverelle e carpini orientali, oltre al mirto, all’erica e al lentisco. Invece, nella fascia collinare crescono anche il rovere, l’olivo, il pino, il salice, il leccio, il pioppo, l’ontano, il corbezzolo, la ginestra, la robinia, il rosmarino, il biancospino, la liquirizia e il mandorlo. Infine, a quote più alte (tra i mille e i 1.900 metri d’altezza), è largamente diffuso il faggio e l’abete bianco.

La fauna

Varia molto anche la fauna in Abruzzo. L’anima simbolo è il camoscio, ma si possono incontrare anche l’orso bruno marsicano, il lupo appenninico, il cervo, la lince, il capriolo, l’arvicola delle nevi, la volpe, l’istrice, il gatto selvatico, il cinghiale, il tasso, la vipera e la lontra. O anche differenti anfibi: l’ululone appenninico, il geotritone italiano, la salamandra pezzata, la rana, il rospo, il tritone e la raganella italiana. Numerose anche le specie di volatili: aquila reale, nibbio, falco pellegrino, fratino, lanario, grifone, gufo, allocco, picchio e fringuello. Senza dimenticare che dell’Abruzzo è originario il pastore maremmano-abruzzese.

Luoghi da visitare: Pescara

Il capoluogo di regione è L’Aquila, ma è Pescara la prima città abruzzese per popolazione. Si trova sulla costa adriatica ed è attraversata dal fiume omonimo. È un centro di riferimento per questa zona d’Italia, anche in termini di commercio. Era già un importante centro di scambio all’epoca dell’Impero Romano. È caratterizzata dall’originale panorama che si staglia sull’orizzonte per il quale viene anche denominata la città dei due Ponti: quello del Mare e di Flaiano. Tra i luoghi che si possono visitare, ci sono il Museo Gabriele D’Annunzio, casa natale del poeta e monumento nazionale dal 1927, la Cattedrale di San Cetteo, che ospita la tomba della madre di D’Annunzio. E se vogliamo dedicarci al cibo, allora Pescara offre il brodetto alla Pescarese, gli arrosticini, la porchetta, gli gnocchi con gli scampi e il Parrozzo.

Chieti

Una delle province più antiche d’Italia. Almeno secondo la mitologia, è stata fondata da Achille nel 1181 A.C. e si trova a 330 metri sul livello del mare. È situata in una posizione geografica strategica che la rende vicina sia al mare sia alla montagna. Tra le tradizioni più remote si distingue la processione del Venerdì Santo, probabilmente la più antica di tutta Italia visto che la storia ne farebbe risalire le origini all’842 D.C e si può visitare la Cattedrale di San Giustino, con la torre campanaria del tardo Quattrocento, il Palazzo del Comune, dove su un architrave è possibile osservare un distico in cui si celebra la mitica fondazione di Chieti da parte di Achille.

Foto Pixabay | @Chikilino

Francavilla

Un’altra meraviglia della regione è Francavilla al Mare, situata a sud di Pescara, si sviluppa sul territorio costiero a settentrione della Costa dei Trabocchi ed è considerata una delle principali stazioni balneari abruzzesi. Merita una visita il Palazzo Sirena, l’edificio storico inaugurato con una festa da ballo nel 1888, ma che venne raso al suolo dai tedeschi nel ’43, poi ricostruito e ampliato alla fine del ‘900. Inoltre, tappa d’obbligo alla Chiesa di Santa Maria Maggiore. Senza dimenticare di assaggiare le seppie ripiene accompagnate da un buon vino Trebbiano.

Montesilvano

Si trova a ridosso del fiume Saline, più a nord rispetto a Pescara con la quale condivide il litorale. Si divide in due zone: Montesilvano Marina e Montesilvano Colle. La prima ha una forte vocazione turistica collegata al settore balneare estivo, mentre Montesilvano Colle rimane più sull’entroterra rispetto alla Marina, ma è comunque un luogo da visitare in quanto rientra tra i cosiddetti Borghi autentici d’Italia e per la curiosa origine. I due luoghi erano uniti un tempo, poi  nel 1926 la rivalità tra Borgo e Marina sfociò con una rottura definitiva tra i compaesani. Una frattura sociale vera e propria che portò tutte le risorse verso Marina, ma negli anni il borgo è rinato.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso

Il Gran Sasso è il massiccio montuoso più alto degli Appennini e dell’Italia peninsulare: si trova al confine tra le province dell’Aquila, di Teramo e di Pescara. Si trova qui il parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, istituito nel 1991 ed è uno dei tre parchi nazionali presenti in Abruzzo oltre a essere la terza riserva naturale protetta più grande d’Italia per estensione territoriale. Un luogo da visitare, imperdibile.

Tour enogastronomico

Quella dell’Abruzzo è considerata un’arte culinaria varia e indipendente. E rispecchia la regione in sapori di terra e sapori di mare. Il simbolo sono gli arrosticini, spiedini di carne di pecora tagliata in pezzetti piccoli e cotti rigorosamente sulla brace. Ma non si possono dimenticare salumi e formaggi. O anche la cucina a base di pesce come il brodetto alla vastese, lo scapece alla vastese, il baccalà all’’abruzzese e il Coregone di Campotosto. Uno dei dolci tradizionali è il parrozzo tipico di Pescara. O i cagionetti e i pepatelli, due dolci natalizi tipici della città di Teramo. E sono diverse le produzioni di olio, tra le quali l’Aprutino Pescarese, il Pretuziano delle Colline Teramane, l’olio extra vergine di oliva delle Valli Aquilane e il Colline Teatine. Infine, il vino: è tradizionalmente identificato con il Montepulciano d’Abruzzo, dal colore rosso rubino intenso con sfumature violacee, Ma ci sono anche il Trebbiano, il Montonico, il Pecorino, il Tullum e il Controguerra Passerina.

Redazione Okviaggi

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