Scopri cosa fare ad Ascoli Piceno: itinerari storici, musei, piazze incantevoli e luoghi imperdibili nei dintorni
Ascoli Piceno, capoluogo della provincia omonima nelle Marche e situata vicino al confine con l’Abruzzo, è una città che vanta una ricca storia e un fascino unico.
Dalla bellezza del suo centro storico in travertino agli interessanti musei, passando per le famose olive all’ascolana e le spiagge della provincia, Ascoli Piceno è la meta perfetta per un weekend fuori dall’ordinario. Ecco alcuni suggerimenti su cosa visitare in città e nei dintorni!
Una visita ad Ascoli Piceno deve assolutamente cominciare dal suo incantevole centro storico, noto per la sua perfetta armonia architettonica. Camminare tra le sue stradine e piazze è come fare un viaggio nel passato.
Il fulcro del centro storico è Piazza del Popolo, dove si affacciano alcune delle principali attrazioni della città, come la maestosa Chiesa di San Francesco, il sontuoso Palazzo dei Capitani del Popolo e vari palazzi rinascimentali. Senza dubbio, questa è una delle piazze più suggestive d’Italia, resa ancora più affascinante dalla pavimentazione in travertino e dai portici che la circondano, ospitando negozi e locali. Qui troverete anche lo storico Caffè Meletti, una tappa obbligata per chiunque visiti Ascoli.
Tra i gioielli di Piazza del Popolo spicca il Palazzo dei Capitani del Popolo, uno dei simboli della città. Costruito tra il XIII e il XIV secolo, fu eretto sulle rovine di tre edifici preesistenti, e la sua torre venne trasformata in campanile.
Nel corso dei secoli, il palazzo ha avuto diverse funzioni, ma è stato soprattutto la sede dei governatori di Ascoli. Qui passarono personaggi illustri come i re di Napoli, gli Sforza, il Papa e i podestà quando divenne la Sede dei Governatori Pontifici. Oggi ospita il Comune di Ascoli, e anche se non tutto l’edificio è visitabile, è possibile accedere ai suoi interni durante mostre ed eventi temporanei.
Uno dei lati di Piazza del Popolo è dominato dalla grandiosa Chiesa di San Francesco, il centro della vita religiosa cittadina, in contrasto con il potere politico rappresentato dal Palazzo dei Capitani.
La costruzione della chiesa iniziò nel 1258, in risposta alla crescente comunità francescana formatasi ad Ascoli dopo la visita di San Francesco nel 1215. Il Santo rimase in città per diversi mesi, attirando molti giovani verso la vita religiosa e favorendo la nascita dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Anche se la facciata principale non si affaccia su Piazza del Popolo ma su Via del Trivio, la chiesa conserva uno stile gotico predominante. L’interno, austero ma imponente, colpisce per i grandi archi gotici e le volte in stile romanico.
Ascoli Piceno è una città che incanta con il suo mix perfetto di storia, cultura e bellezze architettoniche, rendendola una meta imperdibile per chi cerca una pausa dal quotidiano.
Oltre a Piazza del Popolo, un’altra piazza imperdibile di Ascoli Piceno è Piazza Arringo, situata a meno di cinque minuti a piedi dalla prima. Piazza Arringo, più ampia ma meno armoniosa rispetto a Piazza del Popolo, deve il suo nome alle antiche assemblee popolari che vi si tenevano. Per secoli, le due piazze si sono contese il ruolo centrale nella vita politica e religiosa della città.
Piazza Arringo è circondata da splendidi edifici nobiliari, tra cui il Palazzo dell’Arengo, sede della Pinacoteca Civica, e il Palazzo Episcopale, che ospita il Museo Diocesano. Qui sorge anche il maestoso Duomo di Sant’Emidio, dedicato al patrono della città e protettore contro i terremoti. All’interno del Duomo, non può mancare una visita alla cripta, dove è custodito il mausoleo di Sant’Emidio, oltre a opere d’arte di grande valore, come il Polittico del Crivelli.
Come menzionato, il Palazzo dell’Arengo, situato in Piazza Arringo, ospita la Pinacoteca Civica, uno dei più importanti musei della città, fondata il 4 agosto 1861.
Nonostante le dimensioni contenute, la Pinacoteca custodisce opere di grande valore, risalenti al periodo dal 1400 a oggi. Tra queste spiccano i dipinti di Carlo Crivelli, celebre maestro veneziano del Quattrocento, le cui opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. Oltre ai capolavori di Crivelli, i visitatori possono ammirare opere di artisti come Tiziano, Guido Reni, De Ferrari, Magnasco, Mancini e Morelli, esposte nelle eleganti sale del palazzo.
Sul lato opposto di Piazza Arringo rispetto alla Pinacoteca Civica si trova il suggestivo Palazzo Panichi, che ospita il Museo Archeologico Statale, inaugurato nel 1981.
Il museo espone una vasta collezione di reperti, che vanno dal Paleolitico fino all’epoca romana, tutti provenienti dalla provincia di Ascoli Piceno. La collezione continua ad arricchirsi grazie agli scavi archeologici nella zona. Il museo si sviluppa su tre piani, ognuno dedicato a un periodo storico: uno alla Preistoria, uno alla Civiltà Picena e uno all’epoca romana.
Ai margini del centro storico si trova uno dei più affascinanti esempi di architettura fortificata rinascimentale in Italia: il Forte Malatesta, facilmente raggiungibile a piedi anche da Piazza del Popolo. È uno dei monumenti più significativi di Ascoli Piceno, assolutamente da visitare.
Il Forte Malatesta, originariamente costruito con scopi difensivi, si trova sulla sponda sinistra del fiume Castellano. Nel corso dei secoli è stato più volte distrutto e ricostruito. La fortificazione risale al 1349, quando divenne un castello medievale. Tra il 1828 e il 1878, fu utilizzato come carcere. Oggi, invece, ospita il Museo dell’Alto Medioevo, dove sono esposti reperti importanti come i corredi funerari provenienti dalla necropoli longobarda di Castel Trosino.
Durante l’epoca romana, Ascoli Piceno era un importante centro dell’Impero, grazie alla sua posizione strategica lungo la via Salaria, che collegava Roma alla costa adriatica. Una delle testimonianze più significative di quel periodo è il Ponte di Solestà, situato nella parte nord del centro storico.
Per raggiungere il ponte, si può percorrere la suggestiva Via delle Stelle, una strada pittoresca fiancheggiata da antichi palazzi, resti di vecchie botteghe e splendidi scorci sul fiume Tronto. Oggi, il Ponte di Solestà è un luogo romantico, perfetto per ammirare il tramonto e trovare un po’ di tranquillità in città.
Oltre al Ponte di Solestà, un’altra importante eredità dell’epoca romana sono i resti del Teatro Romano, situati nella parte occidentale del centro storico, ai piedi del Colle dell’Annunziata.
L’antico teatro è stato riportato alla luce grazie a una serie di scavi effettuati tra il 1932 e il 1959, e alcune parti sono esposte al Museo Archeologico. Questo spazio, che in passato fungeva da centro per comizi e intrattenimento, è tuttora un importante punto di riferimento per la vita culturale della città, ospitando spettacoli durante la bella stagione.
Sant’Emidio, patrono di Ascoli Piceno, è legato a diversi luoghi sacri della città, oltre al Duomo. Uno di questi è il suggestivo Tempietto di Sant’Emidio alle Grotte, situato sulla sponda opposta del fiume Tronto, ma comunque facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico.
Questo piccolo tempio barocco, costruito nel 1721, è integrato completamente nella roccia, creando un luogo di grande fascino. Il tempietto fu edificato per ringraziare Sant’Emidio per aver protetto la città dal terremoto del 1703. Il sito è aperto al pubblico solo il sabato e la domenica pomeriggio, perciò è consigliabile pianificare la visita in base a questi orari.
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