Cambiamento climatico, 5 luoghi destinati a sparire
I danni che la natura riporta di anno in anno a causa del cambiamento climatico sono molteplici: l’aumento del livello dei mari, il riscaldamento degli stessi, la siccità e il conseguente ritirarsi dei laghi e dei fiumi sono solo alcune delle conseguenze che è possibile già toccare con mano e che porteranno nei prossimi anni a danni veramente importanti, anche in ottica turismo.
Quali sono i 5 luoghi che spariranno nei prossimi decenni?
Ci sono alcuni luoghi che potrebbero risentire più degli altri degli effetti del cambiamento climatico e che è consigliabile visitare il prima possibile, così da poterle ammirare in tutta la loro bellezza.
Al primo posto troviamo le Maldive. Secondo gli esperti l’80% delle isole che compongono questo arcipelago sarà completamente inghiottite dall’acqua entro il 2120. Il livello del mare sta aumentando e i primi segni di questo fenomeno sono già osservabili. Ciononostante la fase critica è lontana e al momento è ancora possibile visitare questo angolo di paradiso in tutto il suo splendore.
Venezia fa parte di quei luoghi che, secondo gli esperti, sono destinati a sparire in futuro. Una delle più belle e affascinanti città italiane, con i suoi canali, la sua storia, la sua architettura e la sua arte, sta letteralmente affondando, poco per volta. Anche in questo caso la sparizione definitiva non avverrà tanto presto, ma gli esperti hanno comunque sottolineato che questo fenomeno si sta verificando con una velocità cinque volte superiore a quella stimata in precedenza.
La Grande Barriera Corallina in Australia. Il più grande organismo vivente presente sulla Terra, lungo 2300 km, che comprende migliaia di barriere coralline, oltre 600 tipi di coralli duri e molli e che ospita innumerevoli specie di pesci e molluschi, sta scomparendo a causa dell’aumento dell’acidità delle acque. Negli ultimi 30 anni i coralli hanno perso sempre più colore e oltre la metà della Grande Barriera Corallina ha smesso di esistere. La sua definitiva scomparsa è prevista nei prossimi venti anni, per questo motivo consigliamo di non perdervi per nulla al mondo questo spettacolo della natura.
Il Mar Morto. Il mare dove le forme di vita non crescono a causa dell’elevata salinità, ma che presenta importantissime proprietà curative, è destinato a sparire in futuro. Secondo gli esperti l’acqua regredisce di un metro ogni anno, il che potrebbe portarlo al completo prosciugamento già nei prossimi decenni. Anche qui vi consigliamo di andare il prima possibile per vivere l’esperienza di nuotare in un mare in cui è impossibile andare a fondo e di fare i famosi trattamenti con i fanghi.
Il Taj Mahal. In questo caso non si parla di scomparsa, ma anche il Taj Mahal in India sta pian piano scolorendo a causa dell’inquinamento e del cambiamento climatico. Il mausoleo, costruito tra il 1632 e il 1654, facente parte delle “Sette meraviglie del mondo moderno” si stima potrebbe essere chiuso entro il 2030, il che rappresenterebbe una grande perdita per quanto riguarda una delle mete più visitate al mondo ogni anno, oltre che per tutta l’umanità.
Il riscaldamento globale e l’inquinamento sono due problemi che hanno ricevuto l’attenzione di tutto il mondo negli ultimi anni. L’auspicio è quello di poter trovare la soluzione per evitare numerosi danni, intanto noi vi consigliamo di recarvi nelle località descritte per ammirare queste meraviglie prima che sia troppo tardi.
Federico Liberi
Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”.
La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica