È una delle modalità di viaggio più apprezzate d’Europa. Stiamo parlando del cicloturismo, sempre più in voga tra i viaggiatori del vecchio continente.
Salire in sella a una bicicletta permette, infatti, di visitare una varietà di luoghi spesso irraggiungibili con altri mezzi di trasporto e di farlo strizzando un occhio all’ambiente e anche al proprio portafogli.
Il cicloturismo è green, è più economico e permette di restare in forma. Tre punti a favore e che stanno redendo gli itinerari in bicicletta sempre più ricercati.
Il termine cicloturismo indica essenzialmente quella tipologia di viaggio che vede la scelta di una bicicletta come mezzo con il quale spostarsi.
Alcuni tratti del proprio itinerario (solitamente quelli iniziali o finali) possono essere percorsi servendosi anche di altri mezzi (generalmente treno, autobus, nave o auto), ma la maggior parte del viaggio consiste nel pedalare, pedalare e pedalare ancora.
Tutto ciò che serve è il giusto equipaggiamento, tanta voglia di partire all’avventura e alla scoperta delle bellezze del Pianeta e ovviamente una bicicletta.
L’amore per la natura e il desiderio di volersi tenere in forma, poi, possono sicuramente aiutare.
In pianura, in montagna, in collina, al mare o in città. Il cicloturismo si può praticare ovunque.
Basta avere le gambe per non smettere di pedalare alle prime difficoltà e conoscere i luoghi in cui si decide di viaggiare.
Per un cicloturista è, infatti, molto importante studiare mappe e percorsi prima di salire in sella e partire, così da non doversi trovare costretto ad affrontare situazioni spiacevoli ed evitabili.
Essendo un metodo di viaggio che si basa essenzialmente sulle proprie capacità fisiche, è opportuno che ogni cicloturista componga il proprio itinerario tenendo conto dei propri limiti, così da potersi divertire e non soffrire uno sforzo eccessivo.
Il primo consiglio utile per fare cicloturismo consapevole è quello di munirsi di pochi, ma essenziali strumenti, che potrebbero tornare molto utili nel proprio viaggio.
Tanto dipende ovviamente dal luogo che si decide di visitare, ma ciò che non dovrebbe mai mancare nel bagaglio di un cicloturista sono delle mappe del territorio in cui si sta pedalando, una bussola, dell’acqua potabile, uno strumento per accendere il fuoco (accendino, fiammiferi o acciarino) e un kit medico di primo soccorso.
Tutti oggetti che possono essere riposti nello zainetto che generalmente viene caricato sulle spalle o nel proprio bikepacking, ovvero lo zaino che viene posizionato solitamente sul portapacchi della propria bici.
Fondamentale è, poi, la scelta della bicicletta. Essa varia in base all’esperienza del singolo ciclista e al tracciato che si decide di percorrere.
Biciclette da corsa saranno perfette per coprire lunghe distanze su asfalto o qualche tratto su strade bianche, dove potreste optare anche per una bici gravel.
Per percorsi fuori strada, più adatte sono, invece, le mountain bike.
Un’opzione valida per chiunque resta anche quella della bicicletta con pedalata assistita, un mezzo sicuramente più pesante, ma che contribuirà sensibilmente a diminuire la fatica.
Detto di equipaggiamento essenziale e bici da usare, un altro aspetto importante al quale ogni cicloturista deve prestare attenzione è dove poter pernottare durante i propri viaggi.
Moltissime sono ormai le strutture in tutta Europa che permettono di depositare la propria bicicletta in un’area protetta dell’albergo e di trascorrere in tutta tranquillità la notte in una camera, dove recuperare le forze per poter poi ritornare in sella il giorno successivo.
Tante di queste strutture offrono anche un servizio di supporto e officina, in caso in cui si necessiti di rimediare a qualche rottura meccanica del proprio mezzo, oltre che un servizio di noleggio per chi non disponesse invece di una bici propria.
Aspetti che rendono tali strutture sempre più popolari e attrattive per i cicloturisti, invogliati a trascorrere anche diverse notti in questi alberghi.
In Spagna, per esempio, le notti trascorse lontane da casa dai cicloturisti sono aumentate del 34% tra il 2015 e il 2019, periodo in cui tredici milioni sono stati i pernottamenti nelle strutture sopra citate.
La dimostrazione di come il cicloturismo sia un trend in costante crescita ormai da anni, tanto da aver superato ampiamente le crociere in quanto ad attrattività in Europa.
La recente pandemia e lo sguardo sempre più attento al rispetto della natura hanno, poi, contribuito ad accrescere ulteriormente il suo successo, essendo i viaggi in bicicletta il modo perfetto per spostarsi all’aria aperta, inquinando poco e tenendosi in salute.
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