Dall’Alto Adige arrivando fino in Calabria, ecco alcuni dei luoghi più carichi di fascino e mistero della penisola
I borghi delle streghe in Italia sono luoghi carichi di fascino e mistero, perfetti per chi desidera scoprire un passato avvolto nelle leggende. Questi paesini, disseminati da nord a sud, offrono atmosfere uniche tra casette di pietra e vicoli che sembrano custodire antiche storie. Alcuni di essi furono abitati da fattucchiere, donne ritenute in possesso di poteri magici. In autunno, con l’aria più fredda e le giornate più corte, questi borghi diventano ancora più suggestivi, creando un’atmosfera quasi sinistra. Visitare questi luoghi è come fare un viaggio indietro nel tempo, alla ricerca di misteri che ancora oggi affascinano.
Triora
Triora, situato in provincia di Imperia a circa 800 metri di altitudine, è uno dei borghi più iconici legati alla stregoneria in Italia. Arroccato sulle montagne della Valle Argentina, Triora è famoso per i processi alle streghe che si svolsero tra il 1587 e il 1589, durante i quali 35 donne e un uomo furono accusati di stregoneria. Il borgo, con le sue case in pietra e il paesaggio mozzafiato, offre una finestra sul passato, mantenendo viva la memoria di quei tragici eventi. Oggi, il Museo Etnografico e della Stregoneria permette ai visitatori di approfondire la storia delle streghe di Triora, mentre la Cabotina, situata appena fuori dal paese, è il luogo leggendario dove si dice che le streghe si incontrassero per i loro sabba.
Rifreddo
Rifreddo, in provincia di Cuneo, è un piccolo borgo ai piedi del Monviso e del Monte Bracco, noto anch’esso per i suoi processi alle streghe. Con una popolazione di poco più di mille abitanti, Rifreddo conserva un fascino antico e un patrimonio storico importante. Qui, nel 1495, si svolse un processo alle “masche”, donne che si credeva avessero poteri magici. La storia del borgo risale alla seconda metà del primo millennio, con tracce documentarie che testimoniano la sua antica esistenza. Tra i tesori da visitare, il palazzo comunale del XV secolo e il monastero cistercense di Santa Maria della Stella, che risale al XIII secolo, rappresentano due tappe fondamentali per chi vuole scoprire la storia locale.
Cimego
Cimego, oggi una frazione di Borgo Chiese in provincia di Trento, è un altro borgo legato alle leggende delle streghe. Sebbene non esista più come entità amministrativa autonoma dal 2016, la sua storia è ancora viva, soprattutto durante i mercatini di Natale, dove si celebra il passato stregonesco della zona. Tra le streghe più note di Cimego ci sono Nicolina, condannata al rogo nei primi del 1500, e Brigida, che riuscì a sfuggire alla stessa sorte grazie alla sua astuzia. Il borgo medievale di Quartinago, con i suoi edifici storici, è una tappa obbligata per chi vuole immergersi nelle atmosfere misteriose del passato.
Il Massiccio dello Sciliar
Sebbene non sia un borgo vero e proprio, il massiccio dello Sciliar in Alto Adige merita una menzione per il suo legame con le streghe. Qui, su questo altopiano nel cuore delle Dolomiti, si racconta che le streghe si riunissero per i loro sabba, scatenando temporali e influenzando la vita degli abitanti della zona. Le “panche delle streghe”, delle formazioni rocciose perfette per sedersi, e il sentiero delle Sorgenti delle Streghe sono due dei luoghi più emblematici della zona. Le leggende delle streghe dello Sciliar sono tramandate da generazioni e continuano ad attrarre visitatori curiosi e appassionati di misteri.
Calcata
Calcata, in provincia di Viterbo, è un borgo arroccato su una rupe di tufo, famoso non solo per le sue storie di streghe, ma anche per essere un rifugio per artisti e bohémiens. Si dice che tra le sue stradine risuoni ancora il canto delle streghe, specialmente quando soffia il vento. Calcata ha vissuto un periodo di abbandono a causa di timori sulla stabilità del tufo su cui è costruito, ma negli anni ’60 è tornato a ripopolarsi grazie a una perizia che ha dissipato i dubbi e all’arrivo di artisti da tutto il mondo. Oltre alle sue leggende misteriose, Calcata offre un’atmosfera unica, sospesa tra sogno e realtà, dove ogni angolo sembra raccontare una storia.
San Lupo
San Lupo, in provincia di Benevento, è legato alla leggendaria janara, la strega di Benevento. Le janare si diceva si riunissero lungo il fiume Sabato, sotto un albero di noce, e fossero in grado di compiere incantesimi terribili. Tra le storie più inquietanti legate a San Lupo, c’è quella di una fanciulla bellissima, nata da un Sabba, che fu accusata di stregoneria e gettata in un torrente dal ponte delle Janare. La sua apparizione, danzante sulle rive del fiume, è ancora oggetto di racconti popolari. Oltre alle sue leggende, la zona di Benevento vanta anche importanti tesori storici come la chiesa di Santa Sofia, un sito UNESCO di origine longobarda.
Uggiano
Nel Salento, Uggiano la Chiesa è un borgo che vanta numerose leggende legate alle streghe. Qui, sotto un albero di noce nei pressi del mulino a vento, si dice che le streghe si riunissero per i loro sabba. Tra le storie più curiose c’è quella di un oste la cui moglie partecipava a questi riti, costringendo infine le streghe a nascondere l’albero alla vista di tutti. Oggi, si racconta che di notte, tra le campagne intorno a Uggiano, si possano udire canti misteriosi. Oltre al suo lato misterioso, Uggiano è famoso per i suoi monumenti, tra cui la Cripta di Sant’Elena, che risale all’epoca bizantina, e il menhir di San Giovanni Malcantone, un megalite alto quattro metri.
San Fili
San Fili, noto come il “paese delle magare”, si trova in provincia di Cosenza e rappresenta una tappa obbligata per chi vuole scoprire la tradizione delle guaritrici calabresi. Le magare erano donne esperte nelle erbe medicinali, che sapevano curare i malanni del corpo e dell’anima. San Fili è anche legato alla leggenda della Fantastica, una figura spettrale capace di volare, vestita da sposa ma con un aspetto inquietante. Il borgo è famoso anche per le sue numerose chiese, tra cui spicca la chiesa della Madre Santissima Annunziata, un edificio dalla storia antica che testimonia la devozione secolare degli abitanti del luogo.