Cosa fare e vedere in Corea del Sud, la meta emergente del 2025

Il 2025 si avvicina e in molti stanno iniziando a programmare i viaggi per il prossimo anno. Ecco perché la Corea del Sud è la scelta ideale

Nel 2025, la Corea del Sud si candida a diventare una delle destinazioni più ambite a livello globale, con l’ambizioso obiettivo di accogliere 30 milioni di visitatori internazionali entro il 2027. Ma cosa rende questo Paese così unico? La Corea del Sud sta rapidamente conquistando il panorama turistico mondiale grazie a un piano strategico che mira a trasformarla in una meta imprescindibile. L’obiettivo è arrivare alla cifra di 20 milioni di turisti già entro il 2024, puntando poi a una crescita ancora più significativa nei tre anni successivi. Alla base di questa visione c’è una combinazione vincente di cultura, tecnologia e innovazione. La K-culture, cioè l’insieme delle espressioni culturali coreane, rappresenta il fulcro di questo successo, trainata dalla popolarità globale del K-pop, delle serie televisive coreane e della cucina tradizionale. Ma quali sono le migliori attrazioni di questo Paese così affascinante? Scopriamole insieme.

Le attrazioni da non perdere durante un viaggio in Corea del Sud

La Corea del Sud è un Paese dalla storia complessa, ufficialmente riconosciuto come nazione solo nel 1953, quando l’armistizio pose fine alla guerra di Corea e sancì la divisione della penisola in due stati distinti, separati da una zona demilitarizzata (DMZ). Nonostante le difficoltà del passato, la Corea del Sud è riuscita a preservare tradizioni millenarie e una cultura ricca di peculiarità, guardando al tempo stesso verso il futuro. Questo mix unico ha trasformato Seoul in una delle città più moderne e tecnologiche del pianeta, un centro pulsante che unisce mercati vivaci, antichi palazzi storici, ristoranti di alta cucina, quartieri di tendenza e festival di fama internazionale.

Seoul
Seoul | Pixabay @Mlenny – Okviaggi

 

La Corea del Sud è una terra affascinante, dove celebrazioni vivaci e paesaggi mozzafiato convivono con tracce di una storia millenaria e una rapida industrializzazione che ha generato non poche contraddizioni. La popolazione, nota per la sua cordialità, vive in un territorio ricco di contrasti, in cui montagne ricoperte di pini si affacciano su spiagge incontaminate, mentre città dinamiche e cosmopolite si alternano a campagne punteggiate di risaie e campi coltivati. Il paesaggio prevalentemente montuoso del suo territorio ha permesso a molte aree di conservare il loro carattere autentico, regalando alla Corea del Sud alcuni tra i parchi nazionali più spettacolari di tutta l’Asia. Ma vediamo più nel dettaglio le sue attrazioni migliori.

Seoul

Una visita alla Corea del Sud non può prescindere dalla sua capitale, Seoul, una metropoli moderna e vibrante. Tra le città più densamente popolate al mondo, la capitale coreana combina avanguardia tecnologica e cultura pop con elementi tradizionali come mercati locali, street food, antichi palazzi e templi buddisti. Tra le principali attrazioni si distingue il Palazzo Gyeongbokgung, emblema del passato regale. Altri luoghi imperdibili includono il Palazzo Changdeokgung, famoso per il Giardino Segreto, e il Palazzo Changgyeonggung, un tempo dimora dell’imperatore di Goryeo. La piazza Gwanghwamun, teatro di eventi culturali, e il Tempio Jogyesa nel quartiere Jongno, rappresentano tappe imprescindibili per chi vuole scoprire l’anima storica della città.

Gyeongju

Nell’elenco delle mete più significative della Corea del Sud si colloca Gyeongju, situata nella provincia del Gyeongsang Settentrionale e affacciata sul Mare del Giappone. Nota come la capitale culturale del paese, questa città è un vero e proprio museo a cielo aperto. Antica capitale del regno di Silla, Gyeongju offre un viaggio indietro nel tempo. Tra i luoghi di maggiore interesse spiccano il Tempio di Bulguksa, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 1995, e la Grotta di Seokguram, un importante centro spirituale.

Busan

Busan, la seconda città più grande della Corea del Sud, è famosa per le sue spiagge e il porto internazionale. La città è circondata da montagne come il monte Geumjeong, una destinazione popolare per il trekking. Tra le attrazioni principali figura la Torre di Busan, alta oltre 120 metri, che offre una vista panoramica unica. Gli amanti dell’arte contemporanea possono visitare la Kim Jae Sun Gallery, mentre il Villaggio Culturale Gamcheon, conosciuto come il “Machu Picchu di Busan,” rappresenta una tappa suggestiva, con le sue case colorate disposte su una collina.

Andong

Situata nella provincia settentrionale del Gyeongsang, Andong è famosa per essere un importante centro del confucianesimo in Corea. La città conserva un fascino tradizionale, rappresentato al meglio dall’Hahoe Folk Village, dove a settembre si tiene il festival delle maschere in legno. Questo villaggio, circondato dal fiume e da montagne ideali per il trekking, era la sede storica del clan Ryu di Pungsan e ospita ancora oggi riti sciamanici come il byeolsin-gut.

La DMZ

Uno dei luoghi più simbolici e carichi di tensione è la Zona Demilitarizzata (DMZ), situata lungo il 38° parallelo e che separa la Corea del Sud dalla Corea del Nord. Questo territorio neutrale, largo circa 4 chilometri, è accessibile solo tramite visite guidate autorizzate che partono da Seoul, poiché l’area è sottoposta a rigidi controlli militari. La DMZ è una delle zone più militarizzate al mondo, simbolo delle divisioni geopolitiche della penisola coreana.

La DMZ
La DMZ | Pixabay @Stephen_Barnes – Okviaggi

 

Ulsan

Ulsan, situata a nord di Busan e affacciata sul Mar del Giappone, è il principale polo industriale del paese. Tra i luoghi da non perdere si trova il Tempio di Daewangam, situato su una scogliera che offre una vista spettacolare. Il Museo di Ulsan, invece, permette di approfondire la storia e la cultura locale attraverso una ricca collezione di manufatti.

La cucina coreana

Tra le esperienze imprescindibili durante un viaggio in Corea del Sud figura senza dubbio l’esplorazione della sua tradizione gastronomica. Con radici antichissime, la cucina coreana si basa principalmente su riso, carne e verdure, accompagnati da contorni chiamati banchan. Ingrediente simbolo della cultura culinaria locale è il kimchi, insieme a doenjang, pasta di peperoncino e salsa di soia. Ogni regione del paese vanta specialità proprie, riflettendo una filosofia basata sull’obansaek – la teoria dei cinque colori, ispirata alla medicina tradizionale orientale. Tra i piatti più rappresentativi figurano le zuppe guk e jjigae, quest’ultima più simile a uno stufato, che offrono un perfetto equilibrio di sapori.

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