Quante volte canticchiamo il ritornello di Azzurro, immaginandoci a bordo di un “treno dei desideri, che nei miei pensieri all’incontrario va”. Sicuramente, per il momento una fantasia del genere è ancora poco probabile, ma, se possibile, si può andare molto vicino a un’atmosfera fiabesca su rotaie. Basta solo guardare verso le Alpi. Infatti, come ogni anno, anche nel 2023 sarà possibile salire a bordo del caratteristico treno della linea Vigezzina-Centovalli, immerso nei boschi di faggi, abeti, larici colorati dei toni autunnali, tra rosso, arancione, giallo, attraversando confini internazionali, da Domodossola a Locarno.
Infatti, dal 14 ottobre 2023 riapre a grande richiesta il percorso autunnale per eccellenza, offerto dalla linea internazionale ferroviaria Vigezzina-Centovalli, solo in autunno, lungo un percorso naturale tra Piemonte e Svizzera che consente di viaggiare a bordo di un treno del foliage. Appellativo non scelto a caso, dal momento che ai passeggeri comodamente seduti in carrozza si aprirà davanti agli occhi un quadro multicolore, con i boschi che si tingono di tutte le tonalità del dell’autunno. Uno vero e proprio spettacolo della natura da vivere, attraverso distese incontaminate e vallate selvagge.
Anche per quest’anno, ogni giorno, la compagnia attiverà diversi treni che collegano i due capolinea, Domodossola e Locarno, attraversando il confine nazionale, nel cuore di un paesaggio mozzafiato, che si estende lungo un percorso di 52 km con vedute spettacolari e scorci panoramici accesi dai caldi colori autunnali.
Grazie alla linea Vigezzina-Centovalli, le carrozze di un treno ordinario si trasformano in un osservatorio speciale, dove insieme tra i viaggiatori abituali si inseriscono anche i turisti alla ricerca della bellezza colorata della natura. Ecco il punto di forza del treno del foliage: un percorso che consente di esplorare paesaggi poco conosciuti, passando di borgo in borgo, immersi nel caldo abbraccio dell’autunno.
Ormai da diversi anni, la tratta internazionale che collega Domodossola a Locarno consente, tramite l’acquisto di un ordinario un biglietto andata e ritorno, con la possibilità di una tappa intermedia, di visitare la valle che dal confine del Piemonte si addentra nel Canton Ticino, raggiungendo le sponde del lago di Locarno
Per quest’anno, le prenotazioni apriranno il 18 settembre 2023, sia on-line, sul sito ufficiale della ferrovia Vigezzina-Centovalli, sia in presenza, presso la biglietteria di Domodossola, o presso la stazione di Santa Maria Maggiore. L’acquisto del titolo di viaggio, valido per uno o due giorni, include:
Per la stagione 2023, la tratta Domodossola-Locarno della linea Vigezzina-Centovalli sarà attiva dal 14 ottobre all’11 novembre. Per accedere al suggestivo treno del foliage, il tariffario dei biglietti, si suddivide tra titoli di prima e di seconda classe, a seconda dei giorni di viaggio:
Inoltre, si fa presente che i bambini e i ragazzi di età compresa tra i 6 e i 16 anni non compiuti pagano la metà, mentre al di sotto dei 6 anni viaggiano gratis se non occupano un posto a sedere.
Quindi, ancora una volta, nel periodo compreso tra i mesi di ottobre e novembre 2023, gli amanti dell’autunno potranno viaggiare a bordo del treno del foliage e compiere un indimenticabile viaggio immersi nei colori del Piemonte e del Canton Ticino. Infatti, il classico treno blu e bianco della ferrovia transalpina Vigezzina-Centovalli attraversa, in circa due ore, 83 ponti e 31 gallerie passando per vallate, boschi e borghi circondati dalla natura incontaminata.
Il percorso, da Domodossola a Locarno, attraversa la Valle Vigezzo e le Centovalli, passando per il lago di Locarno e il Lago Maggiore, durante il tragitto ci sarò l’occasione di visitare anche caratteristici borghi tra cui quello di Santa Maria Maggior, di Malesco, di Villette e quello di Re, che in questi mesi propongono numerosi appuntamenti culinari, feste e sagre.
Ma veniamo ora a esplorare le meraviglie dei due capolinea del treno del foliage. Da un lato, Domodossola, citta piemontese dal fascino medievale, situata nel fondovalle del fiume Toce, all’imbocco di sette valli alpine. Il centro storico, intrecciato in romantiche piazze e piccole vie, è costellato di edifici e monumenti storici, sospesi nel tempo. Le passeggiate all’interno del cosiddetto “Borgo della cultura” possono coinvolgere anche la visita in uno dei tanti cittadini. In particolare, quest’anno, ai visitatori di è consigliata la mostra «Il gran teatro della luce. Tra Tiziano e Renoir», che si terrà fino al 7 gennaio 2024 negli spazi di Palazzo San Francesco, sede delle ricche collezioni dei Musei Civici.
Dall’altro capo della linea del treno del foliage troviamo Locarno, gioiello dei cantoni svizzeri, rinomata a livello mondiale grazie al Festival internazionale del Film. Anche in questo caso, il fascino dei musei della città si alterna alla tranquillità di parchi immersi nel verde, che affacciano sul Lago Maggiore, circondati dalle montagne.
E non finisce qui. Come si diceva, durante il viaggio del treno del foliage si potrà optare per una sosta intermedia e approfittarne per visitare Ponte Brolla o il paesino di Intragna, sospeso tra i boschi in Canton Ticino. Ma anche Malesco in Val Vigezzo o il Santuario della Madonna del Sangue del paese Re.
Le località che potrete visitare durante il percorso del treno del foliage, da Domodossola, in Piemonte, fino a Locarno, in Svizzera, sono le seguenti:
Non solo foliage, ma è garantita un’esperienza a 360° delle Alpi e della natura incontaminata tra Italia e Svizzera. Infatti, la ferrovia Vigezzina-Centovalli ha inaugurato una serie di percorsi ed esperienze turistiche che permettono ai visitatori, anno dopo anno, di immergersi in paesaggi suggestivi e scoprire le località lungo il confine.
Non a caso un altro percorso che riscuote molto successo tra i viaggiatori della ferrovia è il cosiddetto “Trenino Verde delle Alpi”, che collega sempre la città piemontese Domodossola con un’altra perla dei cantoni svizzeri, Berna. Questo trenino si inerpica in montagna offrendo visioni panoramiche attraverso ampie finestre sulle terrazze soleggiate del Vallese e le montagne dell’Oberland Bernese con Kandersteg. Sul lato nord delle alpi comincia la discesa verso il lago di Thun e il trenino raggiunge Berna, capitale federale della svizzera con la città vecchia patrimonio UNESCO in poco più di 2 ore.
Nello specifico, il percorso del cosiddetto Trenino Verde delle Alpi si estende lungo la valle del Rodano, percorrendo la nota tratta chiamata “rampa sud”. Costeggiando i pendii soleggiati delle montagne, il convoglio arriva a superare un dislivello di 450 m, prima di giungere a Goppenstein, considerata una sorta di porta d’ingresso alla valle del Lötschen.
Questa linea ferrovia, che risale agli inizi del XX secolo, fu costruita da oltre 3000 lavoratori, la maggior parte dei quali di nazionalità italiana, che si trasferirono a Naters, Kandersteg, Goppenstein e Frutigen.
Inoltre, da Kandersteg, la tratta del Trenino Verde delle Alpi prosegue verso Frutigen in direzione nord, attraverso la cosiddetta “rampa nord”. Si tratta di un percorso molto suggestivo, con una pendenza di oltre il 27‰, lungo una linea ferroviaria che attraversa una galleria elicoidale di 1655 m, tunnel bui e viadotti spettacolari. Da Frutigen, il percorso conduce a Spiez e poi a Thun , dove sarà possibile ammirare la nota la cittadina sul lago definita “la porta di accesso all’Oberland Bernese”. Infine, dal paesaggio alpino di Thun il trenino continua fino alla valle dell’Aare, fermandosi a Berna, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio mondiale UNESCO.
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