Trovare un buon ristorante all’estero può diventare una delle scelte più importanti dell’interno viaggio, dal momento che si vuole godere della cucina locale come di un’opportunità unica per immergersi nella cultura del posto. Tuttavia, questa ricerca può spesso risultare una sfida, considerando che ci si trova in un ambiente sconosciuto e spesso lontano dalla propria zona di comfort culinaria. Navigare tra le opzioni, cercare autenticità e garantire una piacevole esperienza gastronomica richiede una combinazione di ricerca, raccomandazioni e un pizzico di avventura. Per questo, oggi vogliamo aiutarvi con una piccola guida dei ristoranti più buoni di Seattle.
Il cibo di Seattle è una deliziosa rappresentazione della diversità culinaria che caratterizza questa vivace località che si affaccia sull’Oceano Pacifico Nord-occidentale. La città è famosa per la sua tradizione nella cucina di pesce fresco, come documentato dal celebre mercato di Pike Place, dove è possibile acquistare prelibatezze come il salmone selvatico dell’Alaska e il granchio reale del Pacifico. Ma la scena culinaria di Seattle va ben oltre il pesce: i ristoranti della città offrono una vasta gamma di cucine internazionali, da quella asiatica a quella italiana, passando dai sapori etnici a quelli diispirazione nord-occidentale. Insomma, se siete desiderosi di esplorare nuovi sapori o semplicemente volte gustare il meglio delle specialità del Pacifico Nord-occidentale, Seattle offre un’esperienza culinaria tale da soddisfare qualsiasi palato. Pertanto, scopriamo quali sono alcuni dei migliori ristoranti della città in base a una recentissima classifica stilata dal New York Times.
Mangiare in questo ristorante non è un’esperienza culinaria come le altre.Infatti, stando a quanto promette la pagina ufficiale, Archipelago offre un assaggio della cucina del Pacifico nord-occidentale attraverso sapori filippino-americani progressisti, in una esplorazione “dell’identità di una regione, un viaggio personale per rivelare una ricchezza di risonanza nella nostra diversificata comunità”. Infatti, nel locale, gli chef si muovono agilmente tra i tavoli con i vassoi in mano, offrendo ai commensali seconde porzioni e sincerandosi che la cena sia di loro gradimento, con un indole accogliente e generosa simbolo della cultura filippina. Gli artefici del viaggio culinario alla base di Archipelago sono Aaron Verzosa e Amber Manuguid, talentuosi chef che sono in grado di raccontare attraverso i loro piatti la tradizione portata sul Pacifico nord-occidentale dagli immigrati filippini, ormai parte integrante della nazione.
A Seattle, le scelte di cucina vietnamita sono diverse, ma Ba Bar spicca senza dubbio per lo stile e il gusto autentico del pho, la classica zuppa preparata con pasta lunga a base piatta e con carne di manzo. Il segreto sta nell’uso di ossa di midollo di bovini biologici allevati al pascolo, che vengono pazientemente cotte a fuoco lento per ben 24 ore. Il risultato è un brodo straordinario, caratterizzato da un equilibrio avvincente di sapori intensi, con note di zenzero, completate dalla vivacità dei peperoncini in salamoia. Da non perdere anche i Chả Giò, tradizionali involtini vietnamiti, dalla croccantezza irresistibile. Inoltre, anche il menu dei cocktail degno di nota, merito di bevande dal gusto tropicale a base di tamarindo, ananas e orzata. Il Ba Bar è l luogo ideale dove gustare le ali di pollo vietnamite, magari accostandole a una birra fionda Wenatchee.
Bateau è un’esperienza senza eguali nella tradizione delle steakhouse negli Stati Uniti. Infatti, la chef Renee Erickson ha portato la sensibilità culinaria del Pacifico nord-occidentale, per cui è nota con il suo gruppo di ristoranti Sea Creatures, riversandola in un nuovo contesto che rappresenta l’apoteosi per ogni “carnivoro” che si rispetti. All’ingresso del locale, una grande lavagna elenca le bistecche del giorno, ma Bateau offre anche tagli meno noti, come la culotte e il berretto di groppa, dal momento che lo spirito della cucina è quello di valorizzare al meglio ogni tipologia di carne. Infatti, nel tentativo di veicolare un approccio sostenibile all’utilizzo degli ingredienti, la chef ha creato contorni particolari, come lo stinco affumicato e speziato e la mousse di fegato di manzo, per ottimizzare l’uso dei ritagli e delle altre componenti di matrice bovina.
Situato in un minuscolo angolo della città, questo locale offre una sola specialità: il pollo fritto, avvolto da una crosta incredibilmente croccante, che può essere ordinato sia a pezzi singoli sia nella modalità della casa per eccellenza, ovvero lo Stick, uno spiedino di venti centimetri di carne marinata con cura per 12 ore. In particolare, la panatura del pollo è il risultato di un mix di quattro amidi privi di glutine. Ogni turista, può scegliere di gustare il menù di The Chicken Supply, che vanta una selezione di piatti filippini curati dallo chef e co-proprietario Paolo Campbell, nel piccolo locale o mentre passeggia nel quartiere circostante di Phinney Ridge.
Canlis è da lungo tempo uno dei ristoranti più rinomati negli Stati Uniti e ciò che lo ha reso un’icona gastronomica negli ultimi 73 anni è la sua capacità di evolversi con i tempi, mantenendo salda l’essenza che lo ha sempre distinto. La sua sala da pranzooffre una vista mozzafiato sul Lago Union, mentre il servizio è da sempre famoso per la sua attenzione ai dettagli. Sotto la guida dell’attuale chef Aisha Ibrahim, che vanta esperienzen in ristoranti di fama mondiale come il Manresa in California e l’Azurmendi in Spagna, Canlis offre un menu mirato e lussuoso. Le presentazioni dei piatti, come l’ippoglosso con geoduck e una salsa di burro kasu e piselli, sono veri capolavori e si sposano in maniera armoniosa con una profondità e una varietà di sapori che lasciano un’impronta indelebile. Altrettanto curata e di classe, la carta dei vini offre una selezione di bel 2.600 etichette, curata da Linda Milagros Violago.
In una città come Seattle, da sempre legata alla tradizione culinariana dei frutti di mare, è paradossale che uno dei migliori luoghi dove gustarli sia una tavola calda informale, dove si ordina direttamente al bancone. Tuttavia, questo è precisamente il fascino di Local Tide, dove lavora dei veri esperti della friggitura, capaci di lavorare con qualsiasi ingrediente, dal filetto di sogliola di Dover in pastella, alle ostriche locali in crosta di sale, fino al delizioso toast con gamberetti. Nel menù è da segnalare il Dungeness, il rotolo di granchio spezzato a mano e servito su un morbido panino suddiviso in due parti, in una sinfonia di burro, dolcezza e cremosità.
Sebbene il locale goda di uno spazio ridotto, il team composto da Evan Leichtling e Meghna Prakash sfrutta al massimo ogni centimetro quadrato di Off Alley. La signora Prakash gestisce con maestria la sala del ristorante, occupandosi anche della superba carta dei vini. Nel frattempo, il marito, lo chef Leichtling, che ha lavorato all’Akelarre, ristorante con tre stelle Michelin di San Sebastián, in Spagna, compie le sue magie in cucina. I piatti, realizzati con ingredienti del Pacifico nord-occidentale, sono un vero spettacolo per i sensi: trippa brasata con spugnole e peperoni ñora, cirripedi a collo d’oca con salsa all’aglio scalogno carbonizzato, testa di maiale fritta con ciliegie conservate e cipolle Walla Walla.
Gestito dalla chef Janet Bacerra, Pancita ha debuttato come pop-up, ottenendo un successo immediato. Adesso, nel suo locale, Becerra, che vanta uno stage a Città del Messico, propone gustosi menù del giorno, in cui fonde le tradizioni culinarie messicane, rivisitandole con un gusto moderno. Infatti, le classiche tostadas, tortillas di mais croccante, sono condite con tonno bianco, avocado, porri fritti e maionese Kewpie alla morita-chile, mentre i tacos vengono farciticon suadero gocciolante e ricco e completati da salse di tomatillo e peperoni.
Pochi luoghi a Seattle possono competere con questa panetteria ben nascosta sulle rive di Portage Bay per una deliziosa colazione. L’invitante menu di prodotti da forno rende difficile resistere alla tentazione di ordinare e trovarsi un posto presso uno dei tavoli all’aperto. Tra le specialità: il croissant al cardamomo, lo school bun, una brioche danese farcita di crema alla vaniglia e marmellata di fragole, e, ovviamente, il tipico sandwich con uova e formaggio.
Spinasse è spesso citato come il miglior ristorante italiano nella città: il suo piatto più famoso, i tajarin con burro e salvia, è considerato uno dei migliori esempi della cucina nostrana a Seattle. Aperto nel 2008, Spinasse nasce come una modesta e rustica trattoria italiana, con posti a sedere condivisi e un’attenta dedizione alla pasta fatta a mano e alla tradizione culinaria del nord Italia e in particolare del Piemonte. Nel corso degli anni, l’eccezionale impegno per la qualità ha portato Spinasse a guadagnarsi un posto di rilievo tra i ristoranti italiani di Seattle, accumulando un’encomiabile reputazione tra la critica gastronomica e guadagnandosi una schiera di affezionati seguaci. A partire dal 2015, ne ha assunto il timone lo chef Stuart Lane, il quale si occupa anche del menù dell’adiacente Artusi, il bar “fratello” di Spinasse, che offre una selezione straordinaria di quattro tipologie di pasta fatta a mano ogni sera, a un prezzo molto più accessibile del locale originario.
Con oltre un decennio di storia, questa trattoria nel cuore di Seattle è diventata un punto di riferimento amato nel quartiere di Beacon Hill. Infatti, le pizze napoletane del Bar del Corso sono un omaggio all’autenticità del Bel Paese: cotte in un tradizionale forno a legna italiano, sono caratterizzate da una croccantezza perfetta e il giusto tocco di sapore nostrano. Lo chef Jerry Corso, che gestisce il ristorante insieme a sua moglie, Gina Tolentino Corso, condisce con maestria le pizze appena sfornate, direttamente davanti ai suoi clienti. Oltre al menù fisso, che comprende la classica margherita e la piccante pizza al salame, il menù del Bar del Corso offre specialità giornaliere che possono includere creazioni stagionali come quelle con spugnole e cipolline, ma anche una selezioni di piatti unici come il polpo alla griglia con fagioli corona e ’nduja.
Nascosto nel piano terra di un edificio di Capitol Hill, Blotto è una gemma gastronomica che sforna pizze dal sapore tradizionale. Con uno stile volutamente sfuggente, le pizze da 16 pollici sono caratterizzate da una crosta sottile in pieno stile newyorkese, ma è la salsa di pomodoro il vero punto forte, unita all’uso abbondante del pecorino, che conferisce quella speciale nota salata al piatto. Infatti, i latticini e i formaggi sono i protagonisti della cucina di Blotto: dalla mozzarella stagionata ai formaggi a latte crudo. Ma il menù di pizze offre anche specialità elaborate con ingredienti stagionali, come il cavolo riccio in invero e i piselli in primavera. Inoltre, per fare in modo che l’esperienza culinaria non risulti mai banale, i condimenti delle pizze vengono cambiati ogni tre settimane.
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