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Destinazioni

East Side Gallery Berlino, il muro che racconta la storia

9 novembre del 1989. Un giorno che il Mondo non potrà mai dimenticare.

È la data della caduta del Muro di Berlino, quella sterminata distesa di ferro e calcestruzzo che per quasi 30 anni divise fisicamente Berlino Est da Berlino Ovest ed emotivamente il Mondo intero, attanagliato dalla paura che la Guerra Fredda aveva instillato nella mente di chiunque.

Un simbolo, il Muro, che vive ancora oggi, grazie all’East Side Gallery, un vero e proprio museo d’arte per le vie di Berlino.

Un Mondo diviso

Costruito a partire dal 13 agosto del 1961, il Muro di Berlino fu utilizzato dalla DDR (Repubblica democratica tedesca) per dividere letteralmente l’attuale capitale della Germania in due aree: Berlino Est e Berlino Ovest.

Il Muro fu eretto a sorpresa, in una giornata di ferie d’estate per il popolo di Berlino, ignaro di quello che si sarebbe ritrovato a vivere nei decenni successivi.

Fu uno dei risultati della spartizione dei territori avvenuti al termine della Seconda Guerra Mondiale e, nella sua versione finale, il Muro toccò una lunghezza totale di 43 chilometri, ai quali vennero aggiunti 302 torri di osservazione, 20 bunker e 8 porte di passaggio.

Oggi di quel muro restano, fortunatamente, soltanto pochi tratti, diventati un simbolo di libertà e un punto di ritrovo per vecchie e nuove generazioni.

Chi la Guerra Fredda l’ha vissuta e chi invece vuole studiarne la storia, mantenuta in vita anche grazie al lavoro di diversi artisti provenienti da tutto il Mondo.

Unsplash | Yc Liao

L’East Side Gallery: un museo a cielo aperto

Lunga circa 1,3 Km, l’East Side Gallery è la sezione più lunga ancora esistente del Muro di Berlino.

Per visitarla basta dirigersi a Mühlenstrasse, tra il ponte Oberbaum (Oberbaumbrucke) e la stazione (Ostbanhof), dove a catturare l’occhio dei visitatori è un vero e proprio museo a cielo aperto.

Nel 1990 più di 100 artisti provenienti da oltre 20 Paesi diversi nel Mondo si riversarono, infatti, in questa via di Berlino, dove iniziarono a decorare artisticamente i pezzi del Muro rimasti in piedi.

L’intento fu, ovviamente, quello di celebrare la caduta del Muro avvenuta qualche mese prima, lanciando allo stesso tempo messaggi di libertà e amore.

Tra le opere più celebri in questa area si trova il famosissimo “Fraternal Kiss” di Dimitrij Vrubel, raffigurante un bacio tra il leader russo Leonid Brezhnev e quello della Germania dell’Est Erich Honecker.

Un’immagine che tutti hanno visto almeno una volta nella vita, così come il “Test the Best” di Birgit Kinder, murales che ritrae un’auto Trabant (uno dei simboli della Germania dell’Est) sfondare il Muro di Berlino.

Sono solo due esempi dei tantissimi dipinti presenti nell’East Side Gallery, tutti posti sotto tutela e conservati con opere di restauro.

Unsplash | Lily

Simboli in tutta Berlino

Oltre che grazie all’East Side Gallery, il ricordo del Muro di Berlino è tenuto vivo anche in altre aree della città attraverso diversi monumenti.

Un esempio è il Berlin Wall Memorial in Bernauer Strasse, al quale fa seguito il Berlin-Hohenschonhausen Memorial e la zona del parco di Mauerpark.

In tutta la città di Berlino il tratto in cui sorgeva il vecchio muro è stato poi segnalato attraverso la posa di alcuni ciottoli della memoria.

Un insieme di simboli necessari per mantenere vivo, anche nelle nuove generazioni, il ricordo di un passato che non deve essere dimenticato.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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