L’Emilia Romagna è una terra dalle mille anime. E’ sinonimo di enogastronomia, ma anche di imprenditorialità, divertimento e vita notturna. E’ poi una delle regioni più verdi d’Italia: dai boschi dell’Appennino, le sue aree naturali si estendono fino alle pinete della riviera.
Sul territorio regionale sorgono ben due parchi nazionali, quello dell’Appennino Tosco-Emiliano, condiviso con la Toscana, e quello delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. A questi si aggiungono un parco interregionale, quello del Sasso Simone e Simoncello, e ben 14 parchi regionali.
Il Parco del Delta del Po, designato nel 1999 Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, si estende su una superficie di oltre 66.000 ettari coprendo ben due regioni. Due parchi tutelano questo comprensorio naturalistico: a nord del fiume, il Parco Regionale del Veneto; a sud, il Parco Regionale dell’Emilia Romagna. Tra le specie che si possono osservare in questa vasta riserva, i maestosi cervi del Bosco della Mesola, i fenicotteri e i cormorani nei canneti tra le lagune salmastre. Da scoprire poi i villaggi di pescatori legati alla raccolta delle vongole o delle anguille (Goro e Comacchio), ma anche vestigia di insediamenti etruschi e romani, mosaici bizantini ed esempi di architettura benedettina ed estense.
Ferrara, Modena e Ravenna sono le tre città d’arte che conservano siti dichiarati Patrimonio UNESCO, ma lungo l’antica Via Emilia si susseguono le città d’arte, da Piacenza fino a Rimini. In Emilia Romagna gli amanti dell’arte non avranno che l’imbarazzo della scelta, tra lo splendore dell’arte bizantina, l’eredità romanica, le architetture rinascimentali dei Ducati e delle Signorie, fino ad arrivare al Manierismo e al Barocco. Tra i siti più importanti ricordiamo il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, i centri storici di Bologna e Ferrara, la Rimini romana, i castelli del Ducato Parmense e Piacentino, dei Conti Malatesta o della Grancontessa Matilde di Canossa, e le corti rinascimentali lungo il Po nel Reggiano.
Città d’arte, cultura e commercio, Bologna è nota come la “Dotta”, per via della sua antica Università, e la “Grassa” per la sua gastronomia. Nel suo centro storico medievale, tra i più estesi e meglio conservati d’Europa, si snodano quasi 40 chilometri di portici, i più lunghi del mondo, sotto cui trovano posto locali, osterie, teatri e botteghe. Simbolo della città, oltre alla Fontana del Nettuno del Giambologna, sono le torri medievali, in particolare quella degli Asinelli alta 98 metri e la sua “gemella” Garisenda, alta 48 metri e citata nell’Inferno di Dante. Non può mancare una visiti all’Archiginnasio, prima sede dell’Alma Mater Studiorum, la più antica Università del mondo occidentale. All’interno si trovano pareti dipinte con stemmi degli studenti e il Teatro Anatomico dove anticamente si svolgevano le lezioni di anatomia.
Molte delle eccellenze gastronomiche per cui l’Italia è famosa nel mondo sono nate in Emilia Romagna: parmigiano reggiano, prosciutto di Parma, aceto balsamico di Modena e di Reggio Emilia, culatello, tagliatelle e tortellini sono diventati dei simboli di italianità. Non a caso la regione ha raggiunto un record in Italia e in Europa per numero di DOP e IGP, al momento 44. Il legame con il mondo gastronomico è così forte che qui è nato un nuovo tipo di museo legato al cibo. Tra tradizione e innovazione, i Musei del gusto propongono una nuova forma di turismo che vuole scoprire la cultura locale attraverso i suoi prodotti enogastronomici. Ad oggi sono ben 26, raccolti qui in una mappa.
Altra peculiarità della regione è l’altissima concentrazione sul territorio di case automobilistiche e motociclistiche, autodromi e musei dedicati alle due e quattro ruote: dai famosi circuiti di Imola e Misano, alle fabbriche e ai musei di celeberrimi marchi automobilistici e motoristici come la Ferrari, la Lamborghini, la Maserati, la Dallara, la Ducati, ai musei e alle collezioni, come il museo dedicato al “Sic” Marco Simoncelli, per finire con le piste di minimoto, kart e i crossodromi. Gli appassionati potranno anche scegliere fra le diverse proposte di esperienze di guida nei circuiti dell’Emilia Romagna.
Emilia Romagna è anche sinonimo di cinema. Qui si sono formati alcuni dei più grandi cineasti italiani, come Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Valerio Zurlini, Florestano Vancini, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Pupi Avati e Giorgio Diritti. Attraverso itinerari specifici, è possibile riscoprire la Bologna di Pier Paolo Pasolini, la Rimini di Federico Fellini o le terre di Don Camillo e Peppone, tra Brescello e la provincia di Parma, oppure ancora ripercorrere i luoghi in cui è stato girato Novecento di Bernardo Bertolucci.
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