Età e viaggi, ecco come cambiano le abitudini con il passare del tempo

I viaggi non sono uguali a tutte le età: ecco come cambiano le nostre vacanze (e le abitudini) con il passare degli anni

Avete mai pensato a quanto l’età possa influenzare le decisioni sulla meta del proprio viaggio e sulla sua organizzazione? Soprattutto negli ultimi anni, la differenza tra i più giovani e i senior in termini di viaggio sta diventando sempre più marcata, ma in che modo? In occasione della TTG Travel Experience 2024, il sito SiViaggia ha organizzato un evento in cui ha presentato, in collaborazione con Interface Tourism Italia, società milanese specializzata in marketing e comunicazione, un panel intitolato “Gli anni cambiano, i viaggi rimangono: come bisogni, influenze, canali e preferenze evolvono in funzione dell’età dei viaggiatori”. Vediamo tutto ciò che è emerso dagli studi ed è stato presentato in questo panel.

Come cambiano i viaggi in base all’età: i risultati dello studio

Si discute sempre più frequentemente delle buyer personas, gruppi fittizi di individui con interessi e caratteristiche comuni, utilizzati per identificare gli obiettivi aziendali e definire le strategie più efficaci per attrarre e coinvolgere questi segmenti di pubblico. I nuovi profili di viaggiatori e le loro peculiarità sono emersi chiaramente dall’ultima indagine condotta a settembre 2024 da Interface Tourism, basata su oltre 4.000 interviste a cittadini italiani raccolte tramite The European Traveler Intelligence Monitor (ETIM), piattaforma di business intelligence dedicata al settore turistico.

Come è stata condotta l’indagine

Con un campione di 20.000 persone intervistate ogni sei mesi in 13 Paesi europei, la piattaforma ETIM raccoglie milioni di dati per fornire un’analisi approfondita delle tendenze di viaggio. È la prima piattaforma in grado di delineare un profilo dettagliato del viaggiatore attraverso sondaggi che esaminano le intenzioni dei turisti prima che effettuino una prenotazione. Queste informazioni permettono di creare profili precisi dei viaggiatori e delle loro abitudini, facilitando ai responsabili del marketing turistico l’elaborazione di strategie efficaci e una presa di decisioni rapida.

Cosa ha rivelato l’indagine

I risultati hanno tracciato un quadro preciso dei viaggiatori italiani suddivisi per fasce d’età, mettendo in evidenza le differenze significative tra le generazioni, che oggi costituiscono elementi chiave per le strategie aziendali nel settore turistico.

Dall’indagine sono emersi tratti distintivi interessanti che identificano diversi gruppi di target in base all’influenza dei media, al ruolo delle agenzie di viaggio, al livello di autonomia dei viaggiatori individuali, nonché in funzione delle spese e delle motivazioni che guidano l’organizzazione dei viaggi. I dati complessivi consentono di costruire modelli comportamentali utili per delineare i profili delle cosiddette buyer personas, che sono sempre più centrali nelle strategie aziendali e negli obiettivi degli operatori turistici, mirati a catturare e fidelizzare queste nicchie di mercato.

Come i media influenzano i viaggi

Negli ultimi anni, la frammentazione dei canali di comunicazione ha reso necessario instaurare nuovi dialoghi con il consumatore finale, e il settore dei viaggi non fa eccezione a questa trasformazione. Dalla ricerca emergono dati variegati, già considerando solo la televisione; se è prevedibile che per Senior e GenX i programmi di viaggio abbiano un impatto significativo, sorprende l’influenza che la pubblicità televisiva esercita anche su Millennials e GenZ.

Allo stesso modo, mentre le riviste cartacee di lifestyle e viaggi mantengono una forte presa sulle generazioni più mature, le versioni digitali sono apprezzate in modo piuttosto trasversale, riuscendo a coinvolgere anche i più giovani. Le nuove generazioni, inoltre, sono sempre più influenzate dalle serie TV e dai servizi di streaming on demand, che diventano fonti primarie per scoprire destinazioni e ispirarsi per esperienze di viaggio, insieme ai film, compresi quelli proiettati al cinema. I blog, a differenza dei social media che continuano a crescere in popolarità, esercitano un’influenza limitata su una piccola nicchia, mentre i podcast, nonostante il grande interesse iniziale, faticano ancora a imporsi come un canale di comunicazione di massa.

Il ruolo delle agenzie di viaggio

I tradizionali intermediari turistici continuano a essere un punto di riferimento sicuro e indispensabile per le generazioni più anziane, ma non si riscontrano differenze significative nel livello di fiducia tra Boomers e le generazioni X, Y e Z, che si mantengono costanti. Si distingue, tuttavia, una preferenza marcata per le Online Travel Agencies tra i Millennials, che riflette una tendenza già consolidata tra i Senior. Un aspetto interessante è che la propensione a prenotare pacchetti di viaggio aumenta progressivamente con la distanza della destinazione ed è inversamente proporzionale all’età: l’analisi rivela infatti che i viaggi domestici vengono più spesso acquistati in forma di pacchetto dai Senior, mentre per le destinazioni europee la vendita di pacchetti rimane costante tra le diverse generazioni. La tendenza cambia, però, quando si parla di viaggi intercontinentali, dove sono piuttosto i membri della GenY, seguiti dalla GenZ, a rivolgersi alle agenzie di viaggio per ottenere un prodotto completo.

Le differenze sostanziali in base all’età

I desideri di viaggio, legati a esperienze, attività e temi, sono estremamente vari e mostrano significative differenze tra le generazioni. Queste differenze permettono di delineare profili più accurati delle personas, aiutando i brand turistici a segmentare meglio la loro offerta e a perfezionare le strategie di marketing. Nonostante ciò, l’attrazione per spiagge, attività all’aperto e esperienze storico-culturali è condivisa da tutte le fasce d’età, rappresentando tre delle principali motivazioni di viaggio.

Approfondendo, i Senior mostrano una particolare preferenza per l’interazione con la popolazione locale e per i momenti dedicati al benessere, un desiderio che condividono con i Millennials e, in misura minore, con la GenZ. La GenY si distingue per un sorprendente interesse verso le esperienze spirituali, oltre a un forte apprezzamento per le avventure gastronomiche, che comunque piacciono anche ad altre generazioni. La GenZ, ovvero i più giovani, si differenzia per il desiderio di vita notturna, come previsto, ma anche per lo shopping, l’approfondimento di abilità specifiche (come apprendere una nuova lingua o dipingere), e la pratica di sport. Per i Millennials e la GenZ, partecipare a eventi sportivi è una motivazione rilevante nella scelta della destinazione. In generale, l’uscire dalla comfort zone è un forte incentivo per i più giovani, in particolare per i Centennials, molto più che per le generazioni più anziane.

Un’altra caratteristica fondamentale per la GenZ è la possibilità di creare contenuti da condividere sui social media. I Millennials, invece, cercano esperienze di lusso e trattamenti esclusivi, come un maggiordomo privato o un servizio di personal shopper, oltre a essere attratti da sistemazioni di alto livello. Al contrario, i Senior sono maggiormente interessati a tour guidati che offrano una profonda comprensione del territorio e della cultura locale.