Organizzare una vacanza in totale autonomia permette di poter gestire i propri spostamenti in libertà, ma spesso impedisce di scoprire curiosità e particolari interessanti del luogo in cui ci si trova, soprattutto se la meta non è tra le più note.
Lasciarsi accompagnare da una guida turistica, invece, consente di approfondire la conoscenza del posto e di arricchire la propria esperienza entrando in maggiore contatto con la storia e la cultura del luogo.
Ecco perché sarebbe sempre meglio sfruttare il supporto offerto da tale figura professionale, così da non perdersi nessuna chicca.
Se state organizzando una vacanza e siete indecisi se optare o meno per un tour che preveda la presenza anche di una guida turistica, ecco qualche valido motivo per cui non dovreste mai rinunciare a tale figura professionale.
Innanzitutto, una brava guida vi permetterà di conoscere meglio gli usi e i costumi del luogo in cui vi trovate, oltre che di approfondire la conoscenza di storia e cultura.
Si tratta, infatti, di una persona che ben conosce il posto in cui opera e che, per questo, sa a quali aspetti dare maggiore importanza e a quali meno.
Una brava guida turistica è quella che spiega la Storia e, al contempo, racconta le storie di vita che compongono la cultura di un popolo.
È colei che riesce a creare una connessione tra il turista e la gente del luogo.
Una guida, per esempio, ha il compito di far capire anche a uno straniero perché il palazzo che si sta visitando è stato costruito in quel modo e qual è stata la risposta da parte dei cittadini, quale il loro pensiero.
Un aspetto apparentemente banale, ma che, invece, può far apprezzare meglio un posto a chi lo visita, regalando emozioni ed esperienze indimenticabili.
Lasciarsi accompagnare da una guida permette, poi, di ottimizzare il tempo.
Essa tiene conto della durata degli spostamenti e sa quali luoghi far visitare e in quanto tempo.
È in grado di indicare le bellezze che non si possono assolutamente perdere e di scartare ciò che, invece, non è indispensabile.
La guida turistica è il compagno di viaggio che aiuta anche a risolvere tutte le problematiche di carattere pratico che possono insorgere durante un viaggio e che prova sempre a trovare le soluzioni migliori per tutti i turisti.
È quella che sa rispondere alle domande più importanti e che sa offrire le informazioni più utili, permettendo così di non sentirsi mai persi e abbandonati, soprattutto in terre straniere.
L’insieme di tutti questi aspetti rende, quindi, la guida turistica una figura fondamentale quando si è in vacanza, soprattutto se il proprio desiderio è quello di immergersi il più possibile nella cultura del luogo in cui ci si trova e di imparare cose nuove.
La guida turistica è quella persona che si occupa di turismo e di ospitalità.
Per essere più precisi, si può definire guida turistica quel professionista che accompagna i turisti in un determinato luogo, facendo scoprire loro storia, cultura e curiosità di quella terra.
Una guida può operare all’interno di un museo, di una piazza storica, di una chiesa, ma anche nel cuore della natura, dove vengono organizzate escursioni di vario genere.
I servizi offerti da una guida turistica variano, infatti, in base al luogo in cui essa opera o a seconda della specializzazione conseguita.
Un aspetto che dovrebbe, però, accumunare tutte le guide è la capacità di instaurare un rapporto di fiducia e rispetto reciproco con i turisti accompagnati, oltre che essere in grado di rispondere alle domande più importanti circa il luogo in cui ci si trova.
Una guida deve essere paziente e deve sapere come relazionarsi con persone di diversa età, estrazione sociale e cultura.
La comunicazione è, infatti, l’aspetto fondamentale in questo lavoro.
Utile per una guida turistica è avere poi una buona memoria, così da potersi ricordare tutto ciò che deve essere raccontato a un viaggiatore, oltre che conoscere varie lingue, così da poter comunicare con più persone.
Il percorso per diventare una guida turistica è abbastanza simile per tutti i professionisti che operano in tale settore.
Solitamente, il percorso di studi più comune è quello che prevede una laurea in Archeologia, Storia dell’Arte, Beni Culturali o Lingue Straniere, sebbene non sia obbligatorio avere una laurea per diventare guida turistica.
Molto importante e utile è conoscere perfettamente l’italiano e avere una conoscenza elevata anche della lingua inglese (o della lingua più utilizzata nel luogo in cui si lavora, ndr).
In Italia, per operare come guida turistica serve aver ricevuto prima un’abilitazione, la quale può essere ottenuta solamente dopo aver superato con successo un particolare esame di Stato.
Si potrà così ottenere il patentino per guida turistica, dopo aver seguito anche dei corsi di formazione, i quali vengono periodicamente organizzati da enti privati o pubblici.
Una volta ottenuti i certificati richiesti, una guida potrà dunque iniziare a operare nei settori che più si avvicinano alla sua specializzazione.
È giusto ricordare, infatti, che esistono molte tipologie diverse di guide turistiche, le quali variano in base al luogo in cui un professionista opera o alle sue competenze.
La più diffusa è sicuramente la guida storica, la quale conosce approfonditamente storia, cultura e tradizioni di un luogo e sa come trasmetterle a un turista.
C’è poi la guida escursionistica, la quale accompagna i viaggiatori nel corso di gita in montagna, arrampicate, camminate nei boschi o in luoghi naturali di vario genere.
In questo caso il suo compito è quello di guidare i viaggiatori negli spostamenti, educandoli su come muoversi in sicurezza e su cosa ammirare durante il tragitto.
Diverso ancora è il ruolo ricoperto dalle guide naturalistiche, le quali operano sempre all’aperto, ma in situazioni meno avventurose rispetto alle guide escursionistiche.
Solitamente tali guide hanno competenze di ornitologia e geologia e sanno quali bellezze naturali far scoprire a un turista.
Competenze diverse per professionalità diverse, tutte accomunate però da alcuni tratti distintivi: l’amore per il racconto, la storia, la conoscenza e il dialogo.
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