I borghi dell’Etna, 8 luoghi da visitare

L’Etna, oltre alle sue bellezze naturali, nasconde anche borghi magnifici che vale assolutamente la pena visitare. Ecco quali sono i più belli

L’Italia è un Paese ricco di bellezze uniche, tra cui i fantastici e numerosi borghi che affascinano i turisti di tutto il mondo. La piccola piazza medievale, i vicoli e i passaggi sopraelevati, le case imbiancate con la calce o, al contrario, vivacemente colorate, e le mura avvolte da edera. Ogni elemento caratteristico dei borghi riflette l’abilità dell’uomo di lavorare con eleganza, integrandosi in modo armonioso con il paesaggio circostante in luoghi incredibili. Esistono borghi, però, decisamente più particolari di altri, come quelli che si trovano nella zona dell’Etna. Ecco quali sono i più belli.

Tutti i borghi più belli che si trovano alle pendici dell’Etna

Attorno all’Etna, il vulcano siciliano (tra i più famosi al mondo, anche e soprattutto perché risulta essere il vulcano attivo più alto d’Europa) dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2013, si trovano affascinanti borghi che appaiono sospesi nel tempo. Le case, costruite con pietra lavica generata dalle eruzioni nel corso dei secoli, e le stradine strette e sinuose si integrano perfettamente con l’ambiente circostante. In questi luoghi, il tempo sembra rallentare, permettendo ai visitatori di immergersi nella genuinità della vita siciliana. Ogni pietra narra una storia di fuoco, passione, distruzione e rinascita, regalando al paesaggio un fascino inimitabile. Ma quali sono i borghi più belli che si trovano in questo luogo? Ecco la lista dettagliata.

Nicolosi

Il primo borgo che esploriamo è Nicolosi, noto come la Porta dell’Etna per la sua posizione strategica, che lo rende un punto di accesso privilegiato al vulcano. Il monastero di San Nicolò la Rena, fondato nel 1150 e probabilmente all’origine del nome della città, oggi ospita la sede del Parco dell’Etna, il primo parco naturale istituito in Sicilia nel 1987, con i suoi 59 mila ettari di foreste, sentieri e panorami unici. Salendo verso il Rifugio Sapienza, a 1.900 metri di altitudine, si può prendere la funivia che porta fino a 2.500 metri, offrendo una vista spettacolare che, nelle giornate più serene, si estende fino a Malta. Nel centro storico di Nicolosi, la Chiesa Madre dello Spirito Santo merita una visita, con il suo bel campanile in pietra lavica, progettato da Giovanni Battista Vaccarini dopo le devastanti eruzioni e terremoti del 1669 e 1693.

Nicolosi
Nicolosi | www.nicolosietna.it – Okviaggi

 

Zafferana Etnea

Andiamo ora verso Zafferana Etnea e Milo, passando per Pedara, dove in piazza Don Diego si può ammirare la basilica di Santa Caterina Alessandrina (1563), un magnifico esempio di chiesa in pietra lavica dell’Etna. Continuando verso nordest, attraversando Trecastagni e Viagrande, si arriva a Zafferana Etnea. Da piazza Belvedere si gode di una vista spettacolare che si estende dalla Calabria fino al Golfo di Siracusa. Da non perdere una visita alla chiesa di Santa Maria della Provvidenza, che si erge candida alla fine di una scalinata in pietra lavica, e alla Casa Museo dell’Apicoltore per scoprire il famoso miele locale. Un’altra tappa obbligata è la storica pasticceria Donna Peppina, dove assaporare la tipica siciliana, un calzone fritto ripieno di formaggio tuma e acciughe, e i biscotti sciatori, friabili dolcetti al latte ricoperti di cioccolato fondente.

Milo

Non lontano, attraversando una strada immersa tra querce, lecci e castagni, si giunge a Milo. Questo piccolo borgo, rinomato per il vino e la musica, era amato da artisti come Franco Battiato e Lucio Dalla, che qui trovavano rifugio. In loro onore, in piazza Belvedere si erge un gruppo scultoreo in bronzo.

Randazzo

Un’altra tappa imperdibile è Randazzo, soprannominata la Città delle cento chiese, molte delle quali ancora esistenti. Tra antiche chiese e palazzi nobiliari, si trovano circa 50 murales realizzati negli anni ‘90, che raccontano la storia e il fascino dell’Etna, conosciuto dagli arabi come Mongibello. In meno di mezz’ora si può esplorare le chiese di Santa Maria Assunta, splendido esempio di gotico nel quartiere Latino, e San Martino nel quartiere Lombardo, famosa per il suo maestoso campanile, considerato tra i più belli della Sicilia. Altra tappa è la chiesa di San Nicolò nel quartiere Greco, caratterizzata da una solenne facciata barocca. Nella piazza di fronte, si trova la statua che simboleggia l’unione dei tre quartieri, raffigurata dal Gigante Piracmone, affettuosamente chiamato Rannazzu Vecchiu dai residenti. La via degli Archi, con il suo basolato di pietra lavica, offre una passeggiata affascinante.

Maletto

Un altro borgo degno di visita è Maletto, celebre per le sue fragole, protagoniste di un festival estivo. Da qui partono sentieri di trekking verso i crateri spenti dell’Etna, come monte Scavo e monte Pomarazzo. In centro, merita attenzione la Chiesa Madre, arricchita da una scenografica scalinata in pietra lavica.

Castiglione di Sicilia

Questo borgo dell’Etna si trova su un promontorio che regala panorami mozzafiato sulle vallate dell’Alcantara e dell’Etna. Le sue vie anguste e in salita, il castello normanno e i resti di un’antica fortezza bizantina narrano secoli di storia, mentre le vigne circostanti danno vita ad alcuni dei migliori vini dell’area etnea.

Castiglione di Sicilia
Castiglione di Sicilia | Pixabay @aluxum – Okviaggi

Bronte

In appena quindici minuti si arriva a Bronte, famosa per il suo pregiato pistacchio, conosciuto come “oro verde” di Sicilia. Il centro storico custodisce la Chiesa Madre del XVI secolo, dedicata alla Santissima Trinità e conosciuta come La Matrice. A poca distanza si trova il Real Collegio Capizzi, fondato nel XVIII secolo dal sacerdote Ignazio Capizzi per l’educazione dei giovani, la cui ricca biblioteca è visitabile su prenotazione. Infine, c’è il Castello Nelson, un complesso architettonico originariamente costruito come abbazia nel XII secolo e donato nel 1799 da Ferdinando di Borbone all’ammiraglio Horatio Nelson per i suoi meriti. Oggi il castello è un museo multimediale con cinque stanze immersive che offrono un affascinante viaggio nella storia.

Castelmola

Castelmola si erge a 500 metri sul livello del mare e conta circa 1.100 abitanti. Una passeggiata tra i vicoli, caratterizzati da casette di pietra, botteghe artigiane e negozi di specialità locali, rappresenta un’attività che affascina i turisti in visita. La storia del borgo è millenaria e non tutti i suoi periodi sono ben documentati dagli esperti. Sicuramente, era uno dei punti di avvistamento utilizzati dagli abitanti per prevenire eventuali attacchi nemici, chiunque essi fossero, considerando che, come per l’intera Sicilia, molte dominazioni si sono susseguite nel tempo. Tra le attrazioni imperdibili c’è il Duomo, una piccola chiesa rispetto alle cattedrali delle città, situata in una piazzetta del borgo, da cui si gode di una meravigliosa vista sul Mar Ionio e su Taormina, che apparirà ai visitatori come se fosse ai loro piedi. Inoltre, è consigliata una visita alle rovine dell’antico castello, che ha dato il nome al borgo; qui si può seguire un breve percorso guidato per scoprire la travagliata storia di Castelmola e dei poteri che vi si sono alternati nel corso dei secoli.

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