10 nuovi piccoli comuni sono stati inseriti in questa prestigiosa lista: ecco quali sono e le loro caratteristiche nel dettaglio
L’Italia è un Paese ricco di bellezze uniche, tra cui i fantastici e numerosi borghi che affascinano i turisti di tutto il mondo. La piccola piazza medievale, i vicoli e i passaggi sopraelevati, le case imbiancate con la calce o, al contrario, vivacemente colorate, e le mura avvolte da edera. Ogni elemento caratteristico dei borghi riflette l’abilità dell’uomo di lavorare con eleganza, integrandosi in modo armonioso con il paesaggio circostante in luoghi incredibili. Esistono borghi, però, decisamente più particolari di altri, motivo per cui fanno parte della lista dei Borghi più belli d’Italia. E in questa prestigiosa lista hanno fatto il loro ingresso 10 nuovi borghi tutti da scoprire. Vediamo quali sono.
Salgono a 371 i Borghi più belli d’Italia. Dieci nuovi piccoli comuni, infatti, sono entrati a far parte dell’esclusiva Associazione, dopo aver superato il rigoroso processo di certificazione, basato su 72 criteri. Questi parametri valutano aspetti come il patrimonio artistico, storico, culturale e paesaggistico, le iniziative di tutela ambientale e i servizi offerti sia agli abitanti che ai visitatori. L’ingresso di queste dieci realtà rappresenta un ulteriore successo per l’Associazione, impegnata dal 2001 nella valorizzazione e promozione dei piccoli comuni italiani (con meno di 15.000 abitanti complessivi e non più di 2.000 nel borgo storico).
Un migliaio di altre località sono in attesa di essere esaminate per entrare nella rete. Come sottolineato da Fiorello Primi, presidente dei Borghi più belli d’Italia, “Per i comuni si tratta di un riconoscimento di grande prestigio e di un’importante opportunità di crescita economica e sociale. La selezione, seria e rigorosa, rappresenta una garanzia per i visitatori, italiani e stranieri, e un incentivo per tutti i borghi, anche quelli esclusi, a migliorare la qualità della vita dei residenti e il sistema di accoglienza per turisti e viaggiatori”. Ma quali sono, quindi, i 10 piccoli comuni che sono riusciti a entrare in questa lista così importante? Vediamoli insieme.
Situato in alta Valsesia, nella provincia di Vercelli, Rassa è un affascinante villaggio di montagna attraversato da due limpidi torrenti. Celebre per la produzione di grappe aromatiche e per la tradizionale sagra del mirtillo, il borgo offre numerose attrazioni. Tra queste, l’Ecomuseo del legno e la segheria di Brasei, una rara segheria ad acqua ancora in funzione, e la chiesa parrocchiale di Santa Croce, impreziosita da splendidi affreschi. Gli appassionati di sport all’aria aperta possono esplorare i sentieri per il trekking, seguire l’itinerario di Fra Dolcino che collega Rassa a Trivero, in provincia di Biella, o partecipare al pellegrinaggio verso Oropa. Per gli amanti delle due ruote, c’è anche una pista ciclabile che unisce l’Alpe di Mera alla Val Sorbella e al centro abitato.
Arroccato tra le montagne della Val Sabbia, in provincia di Brescia, il borgo medievale di Bagolino conserva vive le sue tradizioni secolari. Tra queste, spicca il celebre Carnevale, uno dei più antichi del Nord Italia, e la transumanza, che diventa un momento di festa per tutta la comunità. Fiore all’occhiello della gastronomia locale è il Bagòss, un pregiato formaggio a pasta dura prodotto esclusivamente con il latte delle vacche Brune Alpine allevate in zona. Il borgo ospita anche importanti edifici religiosi, come la Chiesa parrocchiale di San Giorgio, che custodisce opere di grandi maestri come Tiziano, Tintoretto e Palma il Giovane.
Conosciuto come il “Balcone di Romagna” per il panorama mozzafiato che si apre dalla sua piazza principale, Bertinoro si trova sulle colline tra Forlì e Cesena. Questa cittadella medievale, circondata da mura e torri e caratterizzata da antiche abitazioni, è anche una rinomata meta enogastronomica. Qui si producono vini pregiati come Albana e Sangiovese, accompagnati dall’inimitabile Piadina romagnola. Tra i luoghi simbolo del borgo figurano la Colonna dell’Ospitalità, il trecentesco Palazzo Ordelaffi, oggi sede municipale, la Torre dell’Orologio e l’imponente Rocca, costruita attorno all’anno Mille, che domina il colle Cesubeo.
Caratterizzato da stretti vicoli e antiche abitazioni in pietra, questo suggestivo borgo della Lunigiana fu in passato il dominio dei marchesi Malaspina, appartenenti al ramo ghibellino dello “Spino Secco.” Mulazzo vanta un legame storico con Dante Alighieri, che vi trovò ospitalità durante il suo esilio da Firenze. Questo rapporto con il Sommo Poeta è celebrato attraverso la Via Dantis, un percorso unico che interpreta la Divina Commedia con sculture in marmo di Carrara realizzate da Giampietro Paolo Paita, e il Museo Casa di Dante, situato in una torre medievale risalente al XIII secolo, dedicato agli studi danteschi.
Arroccato sulle colline della provincia di Ascoli Piceno, Ripatransone è un borgo panoramico che offre viste mozzafiato, spaziando dal Gran Sasso ai Monti Sibillini, fino al Conero e al Mare Adriatico. Il suo centro storico conserva un’impronta medievale, con eleganti palazzi nobiliari che si affacciano su Corso Vittorio Emanuele. Un labirinto di vicoli suggestivi, piccole piazze e scorci pittoreschi, come la scalinata di via Margherita, rendono il borgo un luogo affascinante. Tra le attrazioni principali ci sono cinque musei civici, numerose chiese e il Teatro storico Luigi Mercantini, una perla di architettura e cultura. Ripatransone è inoltre rinomata come Città del Vino e dell’Olio, celebrando le sue eccellenze enogastronomiche.
Nel cuore della verde Valnerina, il borgo di Scheggino affonda le sue radici nel XII secolo, quando nacque come castello medievale per proteggere il territorio del Ducato di Spoleto lungo il fiume Nera. Al centro del borgo, fatto di suggestive viuzze e case in pietra, si erge la Chiesa di San Nicola, di origine medievale ma rimaneggiata nel Cinquecento. Nei dintorni, le Fonti di Valcasana offrono un’oasi naturale incantevole, con acque cristalline alimentate da sorgenti sfruttate fin dall’antichità per l’allevamento delle trote. Circondato da lecci, roverelle e pini d’Aleppo, questo luogo invita a un’esperienza di serenità e armonia con la natura, accompagnata dal mormorio dei ruscelli.
Arroccato sui Monti Prenestini, questo piccolo borgo si sviluppa attorno alle sue pittoresche casette e strette stradine in salita, con la Chiesa della Maddalena a dominare il panorama grazie alla sua imponente cupola. Capranica Prenestina è una delle dieci nuove aggiunte all’Associazione dei Borghi più belli d’Italia. Situato a pochi chilometri da Roma, il borgo rappresenta una tappa significativa lungo il Cammino Naturale dei Parchi, che collega la capitale a L’Aquila.
Immerso nella Valle Peligna, Introdacqua si trova alle pendici del Monte Genzana, circondato da splendidi paesaggi montani. Il borgo è caratterizzato da una torre medievale che domina dall’alto e da un centro storico in cui spiccano le chiese della Santissima Annunziata e della Santissima Addolorata. Questo piccolo centro è noto anche per la sua lunga tradizione musicale, con bande storiche che risalgono alla fine del Settecento.
Affacciato sul Mar Ionio, con una vista che si estende dallo Stretto di Messina a Taormina, Forza D’Agrò è un borgo di antiche origini incastonato nei monti Peloritani, in provincia di Messina. Famoso per essere stato uno dei set siciliani del film Il Padrino di Francis Ford Coppola, il paese offre molte attrazioni storiche. Tra queste, la Chiesa della Santissima Annunziata, la Chiesa della Santissima Trinità, il Convento Agostiniano e i resti del Castello Normanno, tappe imperdibili per chi vuole esplorare il borgo.
Gravina in Puglia entra nella prestigiosa lista dei Borghi più belli d’Italia come “borgo ospite” per due anni (2025-2027). Adagiato sul bordo di una gravina, una profonda spaccatura nel terreno, il borgo è celebre per la sua architettura rupestre, le numerose chiese scavate nella roccia e il suggestivo Ponte dell’Acquedotto, una maestosa struttura ad archi del XVII secolo che unisce le due sponde del torrente Gravina. Situato nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Gravina si trova a soli 15 minuti da Altamura e a mezz’ora da Matera.
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