Inflazione, quest’anno le vacanze costeranno fino al 40% in più

Brutte notizie per i viaggiatori italiani. Le vacanze estive 2023 potrebbero finire con il costare fino al 40% in più rispetto alla spesa sostenuta lo scorso anno, rendendo così più difficoltoso per diversi turisti decidere di fare i bagagli e partire per qualche giorno di relax o di avventura.

La crescita dell’inflazione e l’aumento dei prezzi non hanno risparmiato, infatti, neppure il settore del turismo, il quale resta comunque in forte ripresa dopo i difficili anni della pandemia.

Nonostante saranno costretti a pagare più che in passato, tantissimi sono però i viaggiatori che hanno già scelto di non restare a casa, ma di partire, con la consapevolezza che al loro ritorno il portafogli potrebbe ritrovarsi sensibilmente più leggero.

Inflazione e rincari

A causa dell’aumento dei prezzi e della crescita dell’inflazione registrati negli ultimi mesi, alberghi, voli, trasporti e servizi presenteranno un conto sicuramente più salato a chi deciderà di regalarsi una vacanza la prossima estate.

Per essere più precisi, i primi rincari i viaggiatori italiani potranno già riscontrarli nelle imminenti vacanze di Pasqua.

Tanti sono, infatti, i voli il cui prezzo è già stato raddoppiato, così come molti sono gli hotel e gli alberghi che hanno aumentano sensibilmente i costi di pernottamento.

Un trend che continuerà a peggiorare sempre più con l’avvicinarsi dell’estate.

Come dichiarato dagli addetti ai lavori, le spese di alloggio per le vacanze estive 2023 hanno già fatto registrare un aumento del 30%, derivante dalla crescita dell’inflazione e dalla crisi energetica.

Anche i voli sono aumentati di un 10%, mentre, parlando di traghetti, il costo di un singolo biglietto sarà tra il 5% e il 10% superiore a quello dello scorso anno. Un rincaro, in questo caso, dovuto anche all’introduzione della tassa di sbarco nelle isole, alternativa a quella di soggiorno.

Anche quest’ultima non sarà risparmiata. Molte città hanno, infatti, approfittato del via libera del Governo per portare il valore della tassa di soggiorno fino a 10 euro a persona (il massimo consentito) e, secondo una ricerca dell’Osservatorio Nazionale JFC, nel 2023 questa tassa subirà un aumento del 9,5%.

Chi deciderà di trascorrere qualche giorno al mare, dovrà invece aspettarsi un rincaro del 20% per quanto riguarda il noleggio di ombrelloni e sdraio.

Primo piano di una piscina di un resort al tramonto
Foto | Pexels @DanielFrese

Vacanze molto più care

Considerando ogni parametro e sommando tutti i diversi aumenti di prezzo, le vacanze estive 2023 per molti italiani potrebbero arrivare a costare fino al 40% in più rispetto a quanto speso lo scorso anno.

Tradotto: circa 500 euro in più per famiglia. Non certo una cifra da sottovalutare.

E la situazione non migliora se, al posto della vacanza fai-da-te, si decidesse di rivolgersi a un’agenzia di viaggio, alla ricerca di sconti o promozioni.

Anche in questo caso è stato, infatti, già registrato un aumento del 30% dei pacchetti viaggio venduti, come rilevato dalla FIAVET, ovvero la Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo.

Situazione che peggiora ulteriormente se si decidesse di partire nella settimana di Ferragosto.

Una vacanza per una famiglia composta da due adulti e due bambini, in questo periodo, potrebbe finire con il costare anche 4.000 euro per il solo alloggio.

Jeep con tavole da surf appoggiate sul tetto e il mare come sfondo
Foto | Pexels @Pixabay

Gli italiani vogliono viaggiare

Se molti saranno gli italiani che decideranno di ridimensionare le proprie aspettative e concedersi una vacanza più moderata, a causa di questi rincari, altrettanti sono quelli che hanno già deciso di non rinunciare ai propri programmi.

Stando a un’analisi fatta dall’Osservatorio Compass e relativa alle vacanze 2023, tante famiglie hanno dichiarato di essere disposte a spendere fino a 500 euro in più rispetto a quanto pagato nel 2022, per una spesa totale di quasi 2.000 (più di un terzo dei viaggiatori spenderà addirittura 2.400).

Il 54% degli italiani organizzerà in totale autonomia la propria vacanza, mentre il 28% ha già deciso di rivolgersi ad agenzie di viaggio specializzate.

Un italiano su dieci proverà, invece, ad abbassare i prezzi partendo all’avventura, ovvero senza prenotare nulla in anticipo e scegliendo cosa acquistare e a che prezzo una volta in viaggio.

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