Islanda, il periodo migliore per visitarla

L’Islanda è un vero e proprio gioiello dell’Europa del nord, che ogni anno richiama milioni di turisti attirati dalla bellezza della natura, dai geyser, dalle Highlands, dalla capitale Reykjavik (la città più popolosa dell’Islanda con 125000 abitanti, circa un terzo della popolazione totale dell’intero paese) e dalla possibilità di ammirare l’aurora boreale. Tutte le stagioni dell’anno sono adatte alla visita di questo fantastico paese, ma alcune sono migliori di altre per fare determinate attività e avere l’occasione di vivere certe esperienze. Come fare per capire quale sia il periodo migliore dell’anno in base alle proprie necessità? Con questa guida cerchiamo di fare chiarezza e aiutarvi a organizzare il vostro viaggio nella “terra del ghiaccio”.

Islanda in autunno

Cascate in Islanda
Immagine | Pixabay @Pexels

Per chi ama visitare luoghi esteri senza la folla dei mesi più gettonati, l’autunno è la stagione migliore dell’anno per visitare l’Islanda. In particolare i mesi più consigliati sono settembre e ottobre, poiché la temperatura media è di circa 10 gradi, dunque non troppo bassa, le strade sterrate delle Highlands rimangono aperte, i colori della natura rendono il paesaggio ancora più particolare e affascinante e la possibilità di vedere l’aurora boreale è ancora più alta.

L’unico problema è il forte vento che soffia durante l’autunno, il quale, in realtà, soffia durante tutto l’anno, dando un po’ di sollievo solo in estate.

Si può godere di parecchie ore di luce, dato che l’alba è intorno alle 6:30 e il tramonto alle 20:30 circa.

Islanda in inverno

L’inverno è, senza dubbio, la stagione peggiore in cui visitare l’Islanda, ma ha anche i suoi lati positivi. Durante l’inverno le temperature sono decisamente basse, con la massima che tocca i 2 gradi, inoltre le precipitazioni sono copiose e portano alla chiusura di diverse strade sterrate.

Inoltre, le ore di luce durante le giornate sono decisamente poche, con il sole che sorge alle 11 e tramonta tra le 15 e le 16.

Quest’ultima caratteristica, però, porta a ottimi vantaggi: l’alta possibilità di ammirare l’aurora boreale e di guardare fantastici panorami lunari.

Islanda in primavera

La primavera è sicuramente la stagione migliore per visitare il paese per chi è amante della natura. Aprile e maggio sono i due mesi perfetti, il primo perché permette ancora di vedere l’aurora boreale e il secondo perché è il mese in cui la natura inizia a fiorire nel paese.

Le temperature sono leggermente più basse rispetto all’autunno, con le massime che oscillano tra i 6 e i 10 gradi.

L’unica pecca di questa stagione è la sua tendenza ad avere condizioni climatiche imprevedibili che potrebbero dare diversi problemi durante il soggiorno.

Highlands Islanda
Immagine | Pixabay @nicos_fotowelt

Islanda in estate

Il periodo più gettonato dai turisti per visitare l’Islanda è l’estate, poiché vengono tutti attirati dalla possibilità di godere di temperature quasi primaverili durante questi mesi, caratteristica che garantisce la possibilità di visitare l’intero paese, cosa difficile durante i mesi più freddi dove molte strade vengono chiuse.

L’estate, inoltre, è il periodo durante il quale avvengono meno precipitazioni nell’arco di un anno.

In questa stagione le ore di sole sono tantissime: l’alba avviene intorno alle 3 del mattino, mentre il tramonto a mezzanotte.

L’estate ha, però, anche degli aspetti negativi, ad esempio è quasi impossibile avvistare l’aurora e, considerata l’elevata richiesta turistica, i prezzi tendono a salire notevolmente.

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