Viaggiare è qualcosa di meraviglioso, soprattutto adesso, dopo due anni di pandemia, restrizioni e divieti. Le bellezze del nostro pianeta sono uniche. Ogni angolo del globo racconta una storia, un aneddoto e ha una curiosità. Posti bellissimi da non perdere. Certo, impossibile visitarli tutti, impossibile visitarli in una sola vita, seppur lunga e in salute. Ma vediamo, metaforicamente con lo zaino sulle spalle, quante sorprese ci riservi la Terra.
Isole Galapagos (Ecuador)
L’arcipelago ecuadoregno è formato da 13 isole vulcaniche che si trovano nell’Oceano Pacifico. Scoperte solo a metà del 1500, fino all’800 le Galapagos sono state utilizzate come base da bucanieri, pescatori e balenieri, prima di diventare Parco Nazionale nel 1959. Qui ci sono animali e vegetali davvero unici al mondo. Un vero e proprio regno degli animali, una sorta di mondo perduto: dalle iguane alle tartarughe giganti, passando i leoni marini e gli squali.
Lhasa e il Monte Everest (Tibet)
In un ipotetico viaggio intorno al mondo, non si può non prendere in considerazione l’affascinante Tibet, “il tetto del mondo” per via delle sue vette elevate. Qui si trovano l’ex residenza del Dalai Lama (il magnifico palazzo del Potala) e il tempio di Jokhang, dove i pellegrini vengono a venerare la statua dorata del giovane Buddha. Ma il Tibet è anche la regione del Monte Everest, la vetta più alta del mondo (8.848 mt) che si colloca a metà tra Tibet e Nepal, nonché di diverse altre montagne che superano gli 8.000 metri.
Patagonia (Cile e Argentina)
Restando in Sudamerica, la maggior parte delle persone sogna di percorrere la Patagonia, luogo di paradisi naturali fatti di montagne, laghi e ghiacciai totalmente incontaminati. Una zona del territorio che appartiene in egual misura al Cile e all’Argentina, si trovano alcuni dei parchi naturali più famosi al mondo come il Parco Nazionale Los Glaciares (che include il ghiacciaio Perito Moreno, le vette del Cerro Torre ed del Fitz Roy) e il Parco di Torres del Paine (con la famosissima laguna delle tre torri).
Isole Cook (Nuova Zelanda)
Spostiamoci dal Sudamerica e sbarchiamo in Nuova Zelanda, presso le Isole Cook, un paradiso tropicale circondato dall’Oceano Pacifico e costituito da 15 piccole isole e da numerosi isolotti. Il nome deriva dall’esploratore che più volte visitò questi luoghi, il Capitano inglese Cook nel ‘700. Son tre le principali isole: Raratonga (qui c’è l’unico aeroporto internazionale), Aitutaki e Atiu. Una curiosità: le Isole Cook sono dotate di autogoverno e sono in libera associazione con la Nuova Zelanda, secondo il loro statuto possono divenire indipendenti in qualsiasi momento con un atto unilaterale.
Isole di San Blas (Panama)
Sono vicino al canale di Panama: vi fanno parte 378 tra isole vere e proprie e isolette sabbiose, delle quali solo circa 40 sono abitate. Le Isole San Blas sono una collana di isolette di sabbia bianca e fine, con le palme e un mare cristallino, perfette per chi vuole staccarsi completamente dalla civiltà.
Ngorongoro e Serengeti National Park (Tanzania)
Luogo per chi ama gli animali. Viaggio ed esperienza da fare almeno una volta nella vita: il safari in Tanziania. Infatti, lo Ngorongoro National Park è un parco a dir poco unico, perché si trova all’interno di un cratere di un vulcano estinto. Qualcosa di unico, maestoso. Insomma, un viaggio davvero irripetibile.
Isole Svalbard (Norvegia)
Si arriva in Norvegia, presso le Isole Svalbard. È la zona abitata più a nord del pianeta e il 60% dell’arcipelago è coperto dal ghiaccio. Le isole coprono un’area di circa 60mila metri quadrati e le più grandi sono Spitsbergen, Nordaustlandet ed Edgeøya, con tutti i centri abitati che si trovano sulla prima. Il resto del territorio è occupato da montagne e ampie valli ricoperte dai ghiacci e abitate dagli orsi polari.
Whitsunday Islands (Australia)
Sono 74 isole, per lo più disabitate, che si trovano tra la costa nord-orientale del Queensland e la Grande Barriera Corallina, uno dei paradisi mondiali delle immersioni, con un’incredibile fauna marina. Le Whitsunday sono caratterizzate da spiagge paradisiache di sabbia bianca, foreste tropicali e sentieri escursionistici. La spiaggia più famosa è Whitehaven Beach, un tratto di spiaggia di sette chilometri dai colori a dir poco surreali.
Isole Hawaii (Stati Uniti)
Da un’isola a un’altra si arriva alle Hawaii. Sono otto isole e compongono l’arcipelago. Ci sono paesaggi selvaggi fatti di scogliere, cascate, vegetazione tropicale e spiagge di sabbia dorata, rossa o nera, così come per le onde da cavalcare “in sella” a un surf. La capitale è Honolulu e si trova sull’isola di Oahu, dove non dovrete perdervi la spiaggia di Waikiki Beach così come i monumenti commemorativi della Seconda Guerra Mondiale a Pearl Harbor e North Shore, per veri appassionati di surf.
Cappadocia (Turchia)
Punto di incontro tra Europa Orientale e Asia Occidentale. Un vero e proprio museo a cielo aperto dove ammirare i famosi “camini delle fate” (a Göreme), ma anche delle antichissime città sotterranee, dei canyon dai colori incredibili e delle chiese rupestri con degli affreschi incredibili. Inoltre, in Cappadocia gli uomini hanno realizzato delle opere davvero uniche che lasciano senza fiato, com’è il caso delle città ipogee di Derinkuyu e Kaymakli, delle 100 e più chiese rupestri nell’Inhala Valley, della città abbandonata di Zelve o del castello di Uchisar.