Le Maldive sono il paradiso terrestre che molti viaggiatori vogliono visitare almeno una volta nella vita. Purtroppo, però, potremmo non avere più molto tempo per farlo. Infatti, il progressivo innalzamento del livello delle acque dovuto ai cambiamenti climatici, presto arriverà a sommergere l’intero arcipelago.
Le Maldive sono proprio la zona più esposta alla crisi climatica perché il terreno di questi atolli è il più basso al mondo, e risente di più dell’innalzamento dell’oceano. L’ONU stima che le acque potrebbero sommergere completamente l’arcipelago già entro il 2050.
Negli ultimi anni sono state prese alcune misure per contenere i danni, come la messa in sicurezza degli isolotti con sabbia dragata dal fondo della laguna, oppure lo stanziamento di blocchi di cemento per frenare le erosioni costiere.
Questo magnifico paradiso tropicale deve essere mantenuto in sicurezza, anche per la grande biodiversità animale e vegetale che accoglie.
Per far fronte a tutte queste difficoltà, un team di architetti olandesi di Waterstudio, in collaborazione con Docklands, ha progettato la “Maldives Floating City”, ovvero una vera e propria città galleggiante, che consentirà il trasferimento di circa 20 mila persone su 200 ettari di terreno con 5 mila abitazioni.
Ovviamente, il progetto tiene conto della sostenibilità, e la Maldives Floating City dovrebbe essere pronta entro il 2027. Probabilmente i primi abitanti vi si stabiliranno entro il 2024.
Ogni modulo abitativo viene dapprima costruito in un cantiere navale e poi rimorchiato nella città galleggiante. Da qui viene fissato ad uno scafo subacqueo di cemento, a sua volta ancorato al fondale tramite delle palafitte in acciaio. In questo modo il blocco abitativo è in grado di ondeggiare seguendo il moto delle acque.
La città avrà la forma di un corallo cerebrale e, oltre ad essere ecosostenibile, sarà anche molto accogliente grazie a casette colorate. Ma sulla piattaforma troveranno posto anche ristoranti, scuole, negozi, hotel e un ospedale. Le 5 mila unità galleggianti saranno collegate da ponticelli di legno e banchine.
Il progetto è stato controllato e valutato molto attentamente da un team di esperti di coralli locali. L’energia sarà rinnovabile e anche i rifiuti verranno smaltiti in modo sostenibile. Saranno usati molti dei materiali locali, per esempio il bambù, cercando di evitare gli sprechi.
Le abitazioni andranno poste a una distanza ben pensata l’una dall’altra, per fare in modo che il sole filtri nell’acqua e arrivi ai fondali. Per gli spostamenti, ovviamente, non saranno utilizzate le automobili, bensì mezzi di trasporto che non inquinino, come biciclette o moto elettriche.
Le case della Maldives Floating City, affacciate sul mare e dotate di vari comfort, saranno all’incirca di 100 metri quadrati, con altri 40 di terrazza sul tetto. I prezzi partono da 250 mila dollari, e gli stranieri che compreranno una di queste case avranno diritto al permesso di soggiorno.
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