Marrakech, le attrazioni da non perdere

Marrakech da sempre affascina e incanta i suoi visitatori con profumi, colori, suoni e panorami inebrianti. Questo luogo esotico è una delle destinazioni più ambite al mondo, quindi ecco una serie di attrazioni da non perdere a Marrakech.

Giardino Majorelle
Giardino Majorelle | Unsplash
@Kostas Fotiadis

Djemaa El Fna

L’UNESCO ha dichiarato Djemaa El Fna un capolavoro del patrimonio mondiale nel 2001 per aver portato in vita leggende metropolitane. Per secoli, Djemaa è stata un palcoscenico per compagnie di danza gnaoua, indovini, acrobati e hikayat (narratori di storie). Oggi se ne sono andati molti degli artisti tradizionali della piazza. Djemaa è ancora il cuore pulsante della medina, e si consiglia di visitarlo almeno per i suoi stand gastronomici. Qui è possibile trovare specialità quali brodo di lumache piccante, cuori allo spiedo, tajine spumeggianti, pesce fritto, brochettes (kebab), harira (una zuppa economica e sostanziosa fatta di pomodori, cipolle, zafferano e coriandolo con lenticchie e ceci).

Medina

Girare fra i tortuosi derb (vicoli) della medina di Marrakesh, la città vecchia, richiede agilità e attenzione: le strade sono affollate di carri trainati da asini e biciclette che sfrecciano sui ciottoli. Ci sono moltissime cose da vedere nella medina, dagli alloggi più lussuosi del mondo, ai tradizionali bagni marocchini o Hammam, alle visite di palazzi, mercati e moschee. La medina è circondata da circa 19 chilometri di mura costruite nel 1122 ed è patrimonio dell’Unesco. Fino a poco più di 100 anni fa, tutta la città di Marrakech e la sua attività commerciale si trovava all’interno di queste mura, prima che iniziasse il suo processo di espansione economica.

Maison de la Photographie

La Maison de la Photographie ospita una serie di mostre che rappresentano una visione del Marocco ormai consegnata alla storia. Esposte si possono trovare fotografie di donne tatuate della montagna dell’Atlante, arabi aristocratici di Fez, servi dagli occhi rotondi e vagabondi vestiti di djellaba che guardano tutti fuori dalle pareti. Uno degli scatti più affascinanti è quello che ritrae Djemaa El Fna come un mercato Amazigh.

Giardino Majorelle

Il giardino è stato realizzato dal pittore francese Jacques Majorelle e coltivato sotto il patrocinio dello stilista Yves Saint Laurent. Il giardino immerge in un’atmosfera da sogno tra sentieri lussureggianti, boschetti di bambù, giardinetti di cactus. All’interno c’è anche lo studio art déco di colore blu elettrico dove dipingeva Majorelle, al cui interno si trova il Musée Berbère, dove è rappresentata in abbaglianti esposizioni di gioielli e manufatti la vasta cultura del popolo Amazigh del Marocco.

Palazzo Bahia
Palazzo Bahia | Unsplash
@rigel

Palazzo Bahia

La Bahia è un palazzo stravagante di 8000 metri quadrati, dal pavimento al soffitto, di intricati intarsi, intonaci e zouak (legno dipinto), e sicuramente uno dei luoghi più strabilianti di Marrakech. Fu costruito dal Gran Visir Si Moussa nel 1860, poi ampliato e arricchito dal figlio Bou’ Ahmed, guidato dal desiderio di accogliere le sue quattro mogli e 24 concubine. Qua si andrà all’avventura girando tra i lussuosi saloni, dalla corte d’onore al Grande Riad.

Hammam

Gli hammam sono tipici bagni di vapore che hanno lo scopo di rinvigorire dopo una giornata di fatica. Il bagno lascia puliti, freschi e pronti per affrontare di nuovo le strade trafficate della medina. Gli hammam sono visti anche come un modo per interagire socialmente e alcuni, come Hammam Mouassine, offrono servizi adatti ai turisti.

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