Le Panchine Giganti sono un fenomeno che ha preso piede in Italia nel 2010 grazie al designer americano Chris Bangle e ad oggi se ne contano 283 (altre 56 sono in fase di realizzazione).
La prima è stata installata dal designer a Clavesana, in Piemonte e, nel giro di poco tempo la panchina è diventata un’attrazione turistica.
Così Chris Bangle e sua moglie Catherine hanno deciso di dar vita al Big Bench Community Project, progetto che ben presto ha superato i confini regionali arrivando in altre zone d’Italia, come in Toscana.
Il progetto è volto a sostenere le comunità locali e le realtà artigiane che operano nello stesso territorio, inoltre la presenza di una Panchina Gigante si è rivelato un modo per attirare turisti, aiutando così a incentivare il turismo alla scoperta del territorio e di quello che offre.
L’idea di realizzare le panchine di enormi dimensioni non è inedita, ma lo è per il contesto in cui esse vengono costruite: una zona facilmente raggiungibile e in una posizione panoramica.
Le panchine non possono essere realizzate mediante fondi pubblici e devo seguire delle precise indicazioni di forma, colore e dimensione: lo stesso Chris Bangle è disponibile a fornire gratuitamente i propri disegni e la propria consulenza per la realizzazione del progetto di una nuova Big Bench.
“Le Panchine Giganti sono spesso conosciute per immagini, ma una volta che si siede su una di esse e si prova la sensazione di godersi la vista come se “si fosse di nuovo bambini”, si vive un’esperienza intensa, da condividere con gli altri.” afferma lo stesso Chris Bangle.
Dove sono le panchine giganti?
Dalla prima Panchina Gigante sorta sul terreno della Borgata di Clavesana nella provincia di Cuneo, le Panchine Giganti si sono diffuse in tutta Italia.
La regione fin da subito maggiormente interessata da questo fenomeno è stata proprio il Piemonte: qui nel giro di poco tempo sono nate tante Panchine Giganti soprattutto nelle Langhe e nel Monferrato, due zone molto rinomate a livello turistico.
Dopo il Piemonte, anche la Lombardia, in modo particolare nella zona del Lago d’Iseo e dell’Oltrepò Pavese, e l’Emilia Romagna.
A marzo 2023 le Panchine Giganti certificate dal progetto BBCP sono circa 283 e il numero è destinato ad aumentare. Il Piemonte pullula di panchine giganti, ma se ne trovano anche in Veneto, in Toscana, in Liguria, in Sicilia e in Valle d’Aosta.
In questi ultimi anni ne sono nate anche al di fuori dall’Italia come in Germania, in Spagna, in Belgio e nel Regno Unito.
Come trovare le panchine giganti
Trovare le Panchine Giganti non è per niente difficile ed è anche divertente. Ci sono due modi per trovarle, una attraverso il sito web di BBCP oppure attraverso l’app tabUi che permette di raggiungere facilmente le Big Bench grazie alla loro geolocalizzazione.
L’applicazione è sviluppata per un contesto molto più ampio che comprende anche ristoranti, SPA, cantine, hotel e tante altre strutture suddivise per categoria: l’obiettivo è quello di aiutare il turista a scoprire e conoscere il territorio e le sue ricchezze.
Nel sito web di BBCP nella sezione “Scopri le panchine” del sito è disponibile una mappa con la loro geolocalizzazione.
Ogni panchina è indicata con un simbolo rotondo colorato dello stesso colore effettivo della Big Bench e se sulla mappa trovate un simbolo grigio con il contorno tratteggiato, significa che la Panchina Gigante è in costruzione e a breve sarà inaugurata.
Zoommando o inserendo il vostro indirizzo, potrete scoprire quali sono le Panchine Giganti presenti nelle vostre immediate vicinanze.
Il passaporto delle Panchine Giganti
Il progetto delle Panchine Giganti ha predisposto anche un passaporto sul quale ottenere il timbro di ogni Big Bench, di modo da poter certificare la propria visita, annotare la data e riportare anche un vostro pensiero.
L’obiettivo è quello di collezionare più timbri possibili, poiché ogni Panchina Gigante ha il suo logo con il nome del paese in cui si trova. Il passaporto delle Panchine Giganti è acquistabile al costo di 6 Euro presso una serie di esercizi aderenti all’iniziativa il cui elenco completo è disponibile anche sul sito del BBCP.
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