Patria del celebre compositore Gioacchino Rossini, città creativa per la musica UNESCO e designata Capitale Italiana della Cultura nel 2024, Pesaro promette un cartellone di eventi imponente con circa 1000 manifestazioni in programma. Il prestigioso riconoscimento che comporta un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione di progetti culturali. La città ha trionfato su altre 10 candidate, confermandosi come un luogo di grande valore culturale. Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha celebrato la vittoria dedicando il riconoscimento a Kharkiv, una città ucraina con una ricca tradizione musicale. Questo gesto simbolico è stato evidenziato dalla presentazione di una foglia di Ginkgo Biloba, sopravvissuta alla bomba atomica di Hiroshima, nei colori della bandiera ucraina.
Ragioni del successo di Pesaro
La giuria, guidata da Silvia Calandrelli, ha sottolineato la solidità del progetto culturale di Pesaro come elemento decisivo per la vittoria. La città ha presentato una candidatura eccellente, basata su un progetto culturale che valorizza un territorio già intriso di storia e dotato di bellezze paesaggistiche. Il progetto propone azioni concrete per favorire l’integrazione, l’innovazione e lo sviluppo socio-economico. La città, già sede del prestigioso Festival Rossiniano, proporrà un percorso culturale basato sull’identità musicale della città. La vittoria non sarà solitaria, poiché è stata attivata una “strategia collettiva” per coinvolgere tutti i 50 Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino, insieme a enti, associazioni e professionisti della cultura. Ecco gli elementi chiave del progetto di Pesaro:
Equilibrio tra Natura, Cultura e Tecnologia: Il progetto pesarese pone una particolare enfasi sull’equilibrio tra natura, cultura e tecnologia, creando un contesto di azione condivisa tra pubblico e privato.
Coinvolgimento delle Nuove Generazioni: Un aspetto distintivo del progetto è il suo impegno nel coinvolgere le giovani generazioni in un programma culturale impegnativo, il che risulta particolarmente rilevante considerando le sfide legate all’incertezza dei tempi.
Valorizzazione del Rapporto tra Città e Territorio: Il progetto si estende in modo articolato a tutti i comuni della provincia, promuovendo la valorizzazione del rapporto tra città e territorio.
Il palcoscenico sarà illuminato da eventi di grande risonanza internazionale, come il Rossini Opera Festival, che si prospetta ancora più straordinario, e la monografica dedicata al maestro trascurato del manierismo, Federico Barocci. Pesaro sarà anche sede della prima nazionale della performance “The Life” di Marina Abramović e del festival KUM!, diretto da Massimo Recalcati.
Cosa vedere a Pesaro
Ma Pesaro non è solo teatro e musica, è anche una città ricca di tesori da scoprire. Pesaro offre una varietà di esperienze, dalle spiagge alla collina, dallo sport alla musica. Inizia il tuo viaggio nell’arte e nella storia in Piazza del Popolo, il uore della città con la fontana “La Pupilla di Pesaro” e altri monumenti come il Palazzo Ducale e il Palazzo Baviera.
Villa Imperiale, progettata da Gerolamo Genga nel Rinascimento, offre un’esperienza architettonica unica con affreschi di artisti come il Bronzino e Dosso Dossi. Immersa in giardini terrazzati, la villa è incastonata nel Parco Naturale Monte San Bartolo, un affascinante promontorio protetto. Prosegui con la “Pala di Pesaro” di Giovanni Bellini, un capolavoro del Rinascimento maturo che si trova nella sala d’onore dei Musei Civici in Palazzo Mosca. Quest’opera affascina per le sue dimensioni monumentali, la precisione artistica, la prospettiva impeccabile, i colori vibranti e la luce pura.
Ai Musei Civici, la pala di Bellini è circondata da altre opere di grande rilevanza, tra cui la “Testa del Battista” di Marco Zoppo, la “Caduta dei Giganti” di Guido Reni e una sontuosa natura morta di Christian Berentz. La collezione include anche maioliche rinascimentali del Ducato di Urbino e ceramiche settecentesche decorate con il motivo “alla rosa”.
Il Museo Nazionale Rossini, ubicato nel suggestivo Palazzo Montani Antaldi, offre uno sguardo approfondito sulla vita e l’opera di Gioachino Rossini attraverso dipinti, busti, spartiti originali e cimeli, tra cui il pianoforte Pleyel appartenuto al compositore. Il museo presenta inoltre supporti multimediali per immergersi completamente nei capolavori musicali di Rossini. Il Villino Ruggeri è invece un edificio Liberty con stucchi zoomorfi e fitomorfi marini.
Un’esperienza unica è offerta dalla Sonosfera, un anfiteatro ecoacustico unico al mondo con 45 altoparlanti e una sfera di proiezione a 360°, perfetto per documentari immersivi ad altissima definizione sonora e visiva.
La città è adornata dall’iconica “Sfera Grande” di Arnaldo Pomodoro, una scultura in bronzo posta sul lungomare, simbolo di Pesaro dal 1998. Quest’opera d’arte svela l’enigma della materia attraverso segni incisi sulla sua superficie levigata e simboleggia l’unione tra uomo e natur.
Esplora ulteriormente la storia e la cultura di Pesaro nel Museo Archeologico Oliveriano, situato nel seicentesco Palazzo Almerici. La biblioteca storica Oliveriana custodisce disegni, manoscritti e una straordinaria mappa del mondo del 1508-10, chiamata il “Mappamondo di Pesaro”.
Infine, delizia il tuo palato con la cucina pesarese, legata al suo mare Adriatico. Gusta piatti deliziosi come i passatelli al pesce, una prelibata ricetta con il marchio De.Co., e deliziati con le specialità culinarie dedicate a Rossini, come i cannelloni alla Rossini e la pizza Rossini. Immancabile un po’ di relax sul litorale di Pesaro: 7 chilometri di litorale che si estendono dal Monte San Bartolo a Baia Flaminia, con spiagge incontaminate e lidi attrezzati. Tra Gabicce Mare e Pesaro si trova il Parco Naturale Monte San Bartolo: questo incantevole promontorio protetto. Il parco offre paesaggi mozzafiato con falesie, grotte e spiagge di ciottoli. Percorrendo i sentieri panoramici, è possibile visitare luoghi come Fiorenzuola di Focara, un affascinante borgo con vicoli e piazzette, e il “tetto del mondo”, un altipiano con una vista superba.
E per una piccola gita fuoriporta…
Fino al 7 aprile, presso il Palazzo Malatestiano, è in corso una mostra-dossier sulla Pala di Fano del Perugino, un capolavoro rinascimentale. Commissionata per la chiesa di Santa Maria Nuova a Fano, l’opera è stata recentemente restaurata, restituendo la sua bellezza originale. La mostra offre un’esperienza immersiva con documenti, schizzi preparatori e materiali correlati per comprendere il contesto artistico e storico. Gli appassionati d’arte possono approfittare di questa opportunità per esplorare la maestria di Pietro Perugino e godere dell’opera restaurata in tutto il suo splendore.
Pesaro si presenta come una destinazione affascinante, un luogo di bellezza artistica e naturale ancora da scoprire. Quest’anno straordinario si prospetta come un’opportunità unica per immergersi nelle sue ricchezze culturali e partecipare a un’ampia gamma di eventi internazionali. La designazione di Pesaro come Capitale Italiana della Cultura 2024 sottolinea il suo impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione di iniziative innovative nel settore.
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