L’inverno è finito e si sa, Parigi è una delle delle destinazioni classiche designate per la primavera. Attualmente però la città e molte altre zone della Francia sono in preda a proteste piuttosto infuocate.
Che cosa sta succedendo a Parigi e soprattutto come si devono comportare i viaggiatori che vogliono visitare una delle destinazioni più popolari al mondo? Ecco come viaggiare in sicurezza.
Gli avvenimenti degli ultimi giorni a Parigi
Parte della popolazione francese non è soddisfatta della riforma pensionistica del presidente Emmanuel Macron, che aumenterà l’età pensionabile da 62 a 64 anni e, soprattutto, è arrabbiata per il fatto che abbia usato i poteri costituzionali per far passare la riforma.
La risposta è caratterizzata da scioperi e proteste di piazza, alcune delle quali sono sfociate in veri e propri scontri violenti e distruzione.
Per questo che girano sul web immagini di rifiuti ammassati nelle strade di Parigi, treni cancellati in tutto il Paese o auto in fiamme durante le proteste.
La nuova legge non è ancora in vigore, ma i principali sindacati che sostengono lo sciopero hanno giurato che le manifestazioni continueranno fino a quando Macron non annullerà la riforma.
Dove sono i principali punti di crisi
Parigi e la maggior parte delle grandi città come Lione, Marsiglia, Lille, Bordeaux e Rennes sono state colpite dalle proteste, mentre nelle destinazioni più rurali o piccole – come gran parte della Costa Azzurra – la vita continua più o meno agli stessi ritmi.
È sicuro visitare la Francia? Copertura trasporti e attrazioni turistiche
Le manifestazioni a Parigi e in altre parti della Francia potrebbero diventare violente e potrebbero verificarsi delle interruzioni del traffico stradale, mentre gli scioperi potrebbero creare dei disagi e interruzioni dei servizi.
La maggior parte degli incidenti legati all’attuale indignazione sembrano essere relativamente isolati, quindi è possibile che i viaggiatori evitino di esserne coinvolti, a patto di tenersi informati su quanto sta accadendo.
Come sempre, si consiglia ai viaggiatori di assicurarsi di avere una copertura assicurativa adeguata.
La maggior parte dei voli a lungo raggio non ha subito ripercussioni, ma c’è stato un certo impatto sul traffico aereo europeo e nazionale a corto raggio.
Un recente sciopero nazionale ha portato alla riduzione della capacità dell’aeroporto di Orly, vicino a Parigi, ma non di Charles de Gaulle, che gestisce la maggior parte dei voli internazionali.
Per quanto riguarda treni e trasporti pubblici sono i settori in cui i visitatori potrebbero risentire maggiormente degli effetti degli scioperi.
Nei giorni di sciopero, che attualmente si verificano una o due volte a settimana, è improbabile che la metropolitana di Parigi funzioni e fino al 25% dei treni ad alta velocità TGV interurbani sono in genere cancellati.
La bicicletta e gli spostamenti a piedi rimangono i modi migliori per spostarsi a Parigi, con strade bloccate nei giorni di sciopero che rendono sconsigliabili anche i taxi.
La maggior parte delle attrazioni turistiche rimane aperta, tranne nei giorni di sciopero. Per esempio, sia la Torre Eiffel che Versailles sono state chiuse durante i recenti giorni di sciopero nazionale. Vale la pena controllare i siti web delle attrazioni prima di visitarle.
È possibile fare un viaggio senza problemi a Parigi e in Francia?
Sebbene sia ancora possibile recarsi a Parigi e trascorrere una vacanza sicura, è altamente possibile che le visite attuali non siano influenzate dalle proteste in corso, soprattutto per quanto riguarda i trasporti.
Detto questo, essendo una città vibrante che copre una vasta area metropolitana con più di 11 milioni di abitanti, anche in tempi normali Parigi può riservare imprevisti.
I visitatori dovrebbero tenersi informati su ciò che accade nel luogo in cui si trovano ed essere preparati ad affrontare situazioni inaspettate e in divenire.
Per rimanere aggiornati si possono visitare i siti web ufficiali delle compagnie di trasporto come RATP per la metropolitana di Parigi e i treni regionali, SNCF per i treni interurbani e Air France.