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Food & Drink

Quali sono i piatti tipici della Groenlandia? Eccone 4 da provare

Quando si parte in viaggio, oltre all’itinerario e alle attrazioni principali da visitare, uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione (e noi italiani in questo siamo bravissimi e molto precisi) è, naturalmente, il cibo. Infatti, prima di partire in viaggio è assolutamente fondamentale studiare le tradizioni culinarie e i migliori piatti del luogo in cui ci si sta per recare, in modo tale da trovarsi preparati quando si è in viaggio e non perdersi nessun piatto tipico del luogo. Se il prossimo viaggio che avete in programma è la Groenlandia, allora questo è l’articolo perfetto per voi! Vediamo, infatti, quali sono i piatti tipici della più grande isola del mondo.

Tutti i piatti da provare almeno una volta in Groenlandia

La tradizione culinaria della Groenlandia è profondamente radicata nella solida coesione sociale della vecchia comunità di cacciatori, dove la condivisione della cattura era fondamentale per la sopravvivenza. Il clima e l’ambiente naturale artico conferiscono un carattere unico alla cucina groenlandese. Gli ingredienti di base includono pesci, uccelli marini, selvaggina (come tricheco, renna, cervi, pernice, foca e balena) e bacche selvatiche. Le verdure e la frutta devono essere importate dall’estero a causa delle condizioni climatiche estreme.

La dieta tipica della Groenlandia, quindi, si basa principalmente su ingredienti provenienti dal mare e dalla selvaggina. Questa dieta ricca di carne fornisce le proteine necessarie per affrontare i lunghi e freddi inverni artici.

Suaasat | Pixabay @olyboly – Okviaggi

La Groenlandia vanta una ricca cultura venatoria, radicata nelle tradizioni dei piccoli villaggi e nel senso di comunità che caratterizza la condivisione del cibo con i vicini e gli amici. Molti abitanti della Groenlandia continuano a fare affidamento sulla caccia come principale fonte di sostentamento, preservando le antiche tradizioni tramandate dalle generazioni precedenti. Queste tradizioni venatorie coinvolgono la caccia a cervi, alci e altre specie di selvaggina, oltre alla pesca di animali marini, data la vicinanza dell’oceano.

Indipendentemente dall’alimento consumato, in Groenlandia la condivisione del cibo è un valore fondamentale. Molti ristoranti offrono buffet con piatti tipici groenlandesi, dove gli ospiti possono scegliere tra una varietà di prelibatezze. I pasti abbondanti sono comuni e le famiglie spesso condividono il cibo con altri membri della comunità. In Groenlandia, il cibo diventa un’occasione per socializzare e rafforzare i legami attraverso la condivisione. Ma vediamo, nello specifico, i piatti tipici di questo luogo.

Il kiviak

Un piatto tipicamente consumato a Natale in Groenlandia è il kiviak. Si tratta di un cibo tradizionale che comprende carne di gazza marina fermentata all’interno della pelle di foca. Quest’ultima può contenere diverse centinaia di uccelli e, una volta sigillata, viene posizionata sotto un cumulo di rocce per diversi mesi fino al periodo natalizio. Durante le festività, è consuetudine dissotterrare il kiviak per consumarlo rigorosamente crudo.

Il mattak

Un’altra specialità natalizia della Groenlandia è il mattak, preparato con la pelle di balena (tipicamente di balenottera, beluga o narvalo) e un sottile strato di grasso al suo interno. Tradizionalmente consumato crudo, oggi può essere preparato anche impanato, fritto o in salamoia. Oltre alla Groenlandia, il mattak è diffuso anche nella cucina di altri popoli artici, come gli Inuit, i Chukchi e i Nenet. Questo piatto è ricco di vitamina C e riveste un ruolo fondamentale nella dieta degli indigeni dell’Artico.

La suaasat

Un’altra prelibatezza tradizionale groenlandese è la suaasat, una zuppa fatta con carne di foca bollita, cipolle e patate. Nel caso non sia disponibile la carne di foca, questa può essere sostituita con carne di balena, bue muschiato o uccelli marini.

L’Osyrat Kornbröd

Quali sono i principali alimenti di un viandante? Nell’antichità, coloro che conducevano una vita nomade dovevano semplificare le loro abitudini culinarie, adattandole alla vita da viaggio. I popoli norreni, provenienti dalla Scandinavia, si stabilirono nel corso del tempo in varie regioni, dall’Europa settentrionale all’Islanda, fino alla Groenlandia e oltre. Questo stile di vita li spinse a sviluppare tecniche culinarie adatte al viaggio. I cereali coltivati dai Vichinghi sulle loro terre giocavano un ruolo fondamentale nella dieta quotidiana di questi guerrieri. Tra gli ingredienti principali figuravano l’avena e l’orzo, raccolti per produrre farina, che veniva poi trasformata in impasto e cotta su una piastra posta sopra una fiamma libera. Questa ricetta è ancora oggi popolare in Groenlandia, e costituisce quello che oggi viene chiamato “Osyrat Kornbröd”.

Come abbiamo visto, molti dei piatti tipici in Groenlandia vengono consumati a Natale, ma quali sono le tradizioni tipiche del luogo in questo periodo? Vediamole insieme.

Le tradizioni di Natale in Groenlandia

Il Natale è arrivato in Groenlandia nel 1700 con l’arrivo dei missionari cristiani, diventando una festività di grande importanza festeggiata con fervore e gioia. Le strade dei villaggi si illuminano, le case e i negozi si adornano con decorazioni natalizie classiche e nelle chiese o negli spazi pubblici vengono allestiti i tradizionali presepi. Il Natale in Groenlandia solitamente si celebra la sera del 24 dicembre e durante l’intera giornata del 25 dicembre. Nei villaggi Inuit, le famiglie si visitano reciprocamente e organizzano feste, condividendo caffè, torte e scambiandosi regali avvolti in vivaci carte colorate.

Tradizioni natalizie in Groenlandia | Pixabay @KseniiaKapris – Okviaggi

I regali tradizionali includono modellini di slitte, coppie di zanne di tricheco lucidate, abiti artigianali o guanti fatti con pelle di foca. Durante la Vigilia di Natale, è consuetudine per i bambini cantare davanti alle case del villaggio, ricevendo in cambio dolci natalizi o piccoli doni. La maggior parte delle persone partecipa alla messa nella Chiesa del villaggio alla Vigilia di Natale, molti indossando i tradizionali costumi locali. Alcuni uomini possono indossare giacche a vento bianche, riservate per occasioni speciali. Come in Lapponia e in altre regioni nordiche, alla Vigilia di Natale si fa visita al cimitero per accendere candele in memoria dei defunti.

Gli alberi di Natale sono abbelliti con candele, cuori di carta, ornamenti luminosi e talvolta piccole rappresentazioni degli stivali tradizionali di pelle di foca, chiamati kamik. Di solito vengono addobbati la sera del 23 dicembre. Dato che in Groenlandia non ci sono alberi, gli alberi di Natale devono essere importati, spesso dalla Danimarca. Coloro che non possono permettersi un albero di Natale spesso optano per un tradizionale albero di legno ricoperto di erica. In ogni villaggio è tradizione posizionare un grande albero di Natale sulla cima di una collina nei dintorni, in modo che sia visibile a tutti. Questi alberi vengono preparati e decorati in anticipo, pronti per l’inizio dell’Avvento.

Un’altra decorazione natalizia tradizionale sono le stelle rosse e arancioni illuminate appese alle finestre delle case, simili alla Stella di Natale (fiore). Durante il periodo natalizio in Groenlandia, oltre il Circolo Polare Artico, il sole non sorge mai, quindi queste stelle contribuiscono a portare un po’ di luce.

Durante la notte di Natale è consuetudine che gli uomini si prendano cura delle donne, servendo cibo e caffè e mescolando il pasto per loro. Dopo la cena di Natale, è tempo di giochi. Uno dei giochi più popolari è quello di passarsi sotto il tavolo un oggetto rotondo, umido e ruvido, come ad esempio un uovo congelato avvolto in pezzi di pelliccia di volpe bagnata.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica

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