La storica funivia che collega Cortina D’Ampezzo al rifugio Faloria, situtato sul comprensorio del monte Cristallo, è stata temporaneamente chiusa a causa della scadenza della certificazione sullo scorrimento delle funi passanti delle cabine. L’Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali), ente di controllo del Ministero per le infrastrutture e trasporti, ha deciso l’interruzione del servizio sabato 15 luglio.
Come raggiungere il rifugio Faloria senza funivia
La certificazione, con una durata di sette anni, è scaduta e la società di gestione non ha potuto rinnovarla in tempo per la stagione turistica in corso. Di conseguenza si dovrà attendere almeno due settimane per la riapertura della funivia. Nel frattempo, per garantire il trasporto dei circa 350 turisti che la utilizzano quotidianamente, è stato messo a disposizione un servizio sostitutivo con jeep fino al rifugio.
È particolare notare che la fama della funivia risiede nella sua utilizzazione come set nel 1993 per le riprese di “Cliffhanger-Ultima Sfida”, un film interpretato da Silvester Stallone.
Questa chiusura temporanea, purtroppo, rappresenta una necessaria precauzione per garantire la sicurezza degli utenti. La società di gestione sta lavorando per ottenere quanto prima la nuova certificazione e ripristinare il servizio regolare. La funivia è un’attrazione turistica di grande importanza per la zona, e la sua riapertura sarà senz’altro molto apprezzata dai visitatori e dagli abitanti di Cortina D’Ampezzo.
Che futuro avrà la storica funivia Faloria di Cortina D’Ampezzo?
Il presidente della società di gestione dell’impianto, Alessandro Menardi, ha reso noto che occorreranno almeno quindici giorni per individuare un’impresa che esegua i lavori necessari, completare l’intervento e ottenere la certificazione richiesta. Nonostante ciò, il servizio di navette continua a trasportare i turisti dal piazzale della stazione fino a Rio Gere, grazie all’utilizzo di comodi e veloci minibus. Da lì, il viaggio prosegue a bordo di fuoristrada fino al rifugio Faloria, a un’altitudine di 2.000 metri. La domenica si registra una buona affluenza, mentre durante la settimana la presenza di visitatori è inferiore.
Menardi ha poi fornito ulteriori dettagli in merito alla questione della certificazione, spiegando che “le norme prevedono la necessità di far scorrere periodicamente le funi portanti, che sostengono le vetture del trasporto passeggeri. A intervalli regolari, quindi, è fondamentale far scorrere queste funi di alcuni metri. Eravamo consapevoli di questa responsabilità tecnica e avremmo dovuto eseguire l’intervento entro la data di apertura, il 23 giugno scorso. Purtroppo, non siamo riusciti a trovare un’impresa in tempo, quindi abbiamo deciso di posticipare l’intervento all’autunno, credendo che la scadenza fosse legata all’anno solare. Tuttavia, la data è definita con precisione, come accade per la revisione di un’automobile. Nonostante il funzionamento ottimale del veicolo, è fondamentale che la documentazione sia in regola. Al momento, stiamo facendo il possibile per accelerare i tempi, ma presumibilmente ci vorranno circa quindici giorni”.