Descrivere la Sicilia è impossibile in un solo racconto. Terra di mare, di sole, di storia e di tradizione, questa Regione riesce a incantare a ogni ora e stagione dell’anno. Impossibile da visitare in una sola volta per via della sua vastità, ci si può però far trascinare dal ritmo dei suoi abitanti e delle loro leggende, dalla loro meticolosità e simpatia. Perché i siciliani saranno sempre ospitali con chi verrà a bussar loro la porta, si sa. Indecisi da dove partire? Vi proponiamo cinque mete e cinque specialità da non perdere assolutamente.
Cosa vedere in Sicilia
Fare un solo itinerario è impossibile. Che si vada al centro, nel versante orientale, o al mare, vi perderete nella bellezza dei territori e delle usanze. La Sicilia infatti, oltre ad avere una densità abitativa notevole, è costellata di tantissimi accenti che cambiano da un paese all’altro, così come le tradizioni. Partiamo dalla punta, da Catania, la città cha nasce ai piedi dell’Etna: di un profondo colore nero come la lava del vulcano, Catania è una città che affaccia su acque blu e cristalline, che contrastano violentemente con i colori urbani. Luogo di ritrovo di giovani e turisti, Catania è famosa anche per le sue Università: dai teatri, al mercato del pesce, fino alle centinaia di chiese che la caratterizzano, non potrete farvi scappare una granita mentre siete a passeggio. Se siete di passaggio in città vi consigliamo di visitare la Cattedrale di Sant’Agata, una vera e propria chicca barocca in pieno centro. Ricostruita numerose volte a seguito di due forti terremoti e di un incendio, al suo interno sono custoditi i resti del giovane compositore Vincenzo Bellini (1801 -1835), riportato nella città natale nel 1876, a seguito dell’iniziale sepoltura nel cimitero parigino di Père-Lachaise. Una curiosità che lega Catania a Napoli, oltre alla presenza in entrambe dei vulcani, è la presenza di una parte ‘sotterranea’ della città, nascosta nel sottosuolo, con gallerie estese per centinaia di metri.
Poco distante troviamo Taormina, probabilmente la città più chic della Sicilia: affacciata sul mare, ospita uno dei più grandi teatri della Sicilia antica ancora oggi usato per prestigiosi eventi culturali. Perennemente presa d’assalto dai turisti, vale la pena godersi la sua bellezza la sera, quando la città si svuota. Scendendo ci si imbatte nell’isola di Ortigia, che costituisce la parte più antica della città di Siracusa, un’altra perla da non perdere. Ortigia, già famosa per i profumi, è rinomata per la sua architettura dorata, le sue piccole spiagge, e i ristoranti lussuosi sparsi per tutta la città. Se decidete di passare da qui, fermatevi ad ammirare la bellezza del Tempio di Apollo, costruito dall’architetto Cleomene nel 580 a.C. e dedicato al dio del sole. Arrivando nel centro dell’isola sarà impossibile non rimanere abbagliati dal Duomo, che si trova nella magnifica Piazza Minerva. Col finire della giornata questa puntualmente si anima di gente e di luci: vi consigliamo perciò di sedervi sui gradini della chiesa, o di fermarvi semplicemente nel centro della piazza, solo per osservarne la sua maestosità e la sua bellezza. Scegliete infine di dormire nell’isola per farvi coccolare dal rumore delle onde del mare: un’esperienza incredibile.
Viriamo verso Palermo, dall’altra parte: tra suoni, colori, e profumi, la città offre in un unico mix la raffinata eleganza del barocco e del rococò, con la vivacità dei mercati rionali e la bontà dello street food. Tra il Teatro Massimo, i mercati storici di Ballarò, Il Capo e la Vucciria, il Palazzo dei Normanni, e la Chiesa della Martorana non saprete dove iniziare il vostro tour. Partendo proprio dalla Martorana, questa chiesa è considerata una delle più affascinanti strutture bizantine in Italia, ed è stata per questo motivo inserita nei beni tutelati dall’Unesco. Da non perdere, tuttavia, sono anche le Catacombe dei Cappuccini, ovvero il cimitero del Convento dei Frati Cappuccini. Il centro storico cittadino di Palermo è diviso in 4 diversi quartieri e rioni, con il quartiere Kalsa che, da un punto di vista storico-culturale, è riconosciuto come il più importante: impossibile da perdere. Seguendo l’itinerario arabo-normanno che caratterizza il capoluogo, il Duomo di Monreale è un’altra tappa irrinunciabile: distante appena 5 chilometri da Palermo, questo nel 2015 è entrato a far parte del Patrimonio Unesco.
Cosa mangiare in Sicilia
Quando si parla di cibo in Sicilia potrebbero accendersi delle discussioni. Se si pensa ad esempio alle ‘arancine’ o ‘arancini’, a seconda del fatto che ci si trovi a Palermo o Catania, noi vi consigliamo una cosa: ordinarne e gustare. Lasciando perdere le chiacchiere: questa è una tipica palletta di riso riempita con sugo di carne, formaggio e piselli, e fritta nell’olio bollente. Buona anche a colazione, fidatevi. Non potrete passare dalla Sicilia senza provare la granita: particolarmente consigliata con il caldo estivo, si trova però tutto l’anno in svariati gusti.
Non è un gelato, né un dessert: tuttavia si mangia a colazione, a metà mattinata, nel pomeriggio o come pranzo. Cioccolato, caffè, mandorla, o pistacchio, è perfetta con la sua brioche servita calda. Pane e panelle è invece il tipico panino di Palermo fatto con le “panelle”, cioè delle frittelle di farina di ceci. Concludiamo consigliandovi i rinomati cannoli con la ricotta, o le tipiche paste di mandorla.