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Esperienze

Slackpacking, il nuovo trend dei viaggi zaino in spalla

Partire all’avventura portando con sé solamente uno zaino leggero? Ora è possibile. Tutto ciò che vi servirà è l’aiuto di un collaboratore e tanta voglia di esplorare.

Sono gli elementi alla base dello slackpacking, la nuova tipologia di viaggio zaino in spalla che sta iniziando a spopolare in tutto il Mondo.

Chi non ha mai sognato di prendere uno zainetto, riempirlo con lo stretto necessario, uscire di casa e partire all’avventura?

Un senso di libertà totale che oggi è possibile vivere proprio grazie allo slackpacking.

Che cos’è lo slackpacking?

Lo slackpacking è il nuovo trend che permette di viaggiare leggeri.

Non va confuso con il già affermato backpacking, ovvero quel tipo di viaggio che viene effettuato portando con sé un grande zaino in spalla, utile a contenere tutto ciò che servirà nel corso della vacanza. Un vero e proprio bagaglio, insomma.

Di quest’ultimo, lo slackpacking può definirsi, però, un parente molto stretto, in quanto anche questo nuovo genere di viaggio richiede l’utilizzo di uno zaino. Molto più leggero.

Lo slackpacking prevede, infatti, che ogni persona viaggi con un piccolo zainetto, nel quale viene riposto esclusivamente lo stretto indispensabile, lasciando che di tutto il resto si occupi un collaboratore.

Chi pratica slackpacking non dovrà, dunque, fare altro che riporre in uno zaino tutti gli oggetti che gli serviranno nel corso della singola giornata di viaggio e trovare, poi, un compagno di avventura che avrà il compito di portare a destinazione tutto ciò che potrebbe servire durante la vacanza.

Foto | Pexels @AndreaPiacquadio

Come praticare lo slackpacking

Come anticipato, tutto ciò che serve per praticare lo slackpacking sono uno zainetto e un collaboratore.

Entrando più nello specifico, lo zaino personale dovrà essere organizzato pensando che al suo interno dovranno essere trasportati solamente oggetti e viveri che possono servire in una singola giornata.

È proprio questa la rivoluzione portata dallo slackpacking, grazie al quale non ci si deve più preoccupare di trascinarsi dietro ogni giorno anche ciò che sicuramente non servirà durante il tragitto a piedi.

Occuparsi di tutto l’extra è, infatti, compito del collaboratore (un amico o una persona pagata per svolgere questo ruolo).

È lui che dovrà portare, anche comodamente in auto, tutto il necessario a destinazione, dove voi troverete tutto già pronto.

Un esempio? Una tenda per dormire, i viveri per la cena, un ricambio di vestiti e tutto ciò che vorrete trovare una volta giunti alla fine del vostro percorso quotidiano.

Ogni giorno non vi servirà, dunque, che concordare con il vostro collaboratore in quale luogo ritrovarvi a fine giornata e lasciare che sia lui a trasportare in auto il peso maggiore a destinazione.

Foto | Pexels @LucasAllmann

Perché lo slackpacking piace?

Lo slackpacking permette a chi lo pratica di viaggiare leggero, dando così la possibilità anche ai meno allenati di raggiungere luoghi che richiedono un certo impegno fisico.

Portare sulle spalle un classico zaino pesante da backpacking non è, infatti, alla portata di tutti.

Dover trasportare per tutto il viaggio parecchi chili extra è molto faticoso e richiede un buon allenamento.

Per questo, lo slackpacking sta iniziando a essere visto come un’alternativa più gradevole dagli appassionati delle avventure zaino in spalla, alla ricerca di viaggi più leggeri.

Grazie allo slackpacking, infatti, anche i viaggi più avventurosi e nei luoghi più inesplorati possono diventare alla portata di un sempre maggior numero di persone.

Perfetto per gli amanti del trekking, che potranno così concentrarsi esclusivamente sul percorso giornaliero da compiere, senza doversi preoccupare di scegliere un tracciato più semplice di un altro, sul quale magari sarebbe più complicato trascinare uno zaino pesante.

Perfetto anche per famiglie di ogni età. Bambini e anziani sono sicuramente avvantaggiati dalla possibilità di compiere un viaggio con un peso sulle spalle sensibilmente ridotto rispetto a quello che troverebbero in una classica avventura di backpacking.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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