Slow Tourism, alla scoperta dei cammini più belli nelle Marche

Lo Slow Tourism nelle Marche è in grado di offrire cammini, escursioni e passeggiate a stretto contatto con la natura. Nel cuore della regione, tra boschi e borghi, è possibile ammirare a perdita d’occhio colline e montagne e respirare aria pulita, oltre che dare al proprio corpo un grande contributo riguardo l’attività fisica. Mettersi in marcia è semplice e sono tanti i percorsi da poter scegliere, a seconda del tipo di strada da intraprendere.

Slow Tourism cammini bosco monti Sibillini
Immagine | Pixabay @Cnippato78

Slow Tourism nelle Marche: i cammini di fede

Tra quelli spirituali e paesaggistici, il cammino della Porta d’Oriente merita certamente una menzione. Lungo 44 chilometri, collega l’antica porta orientale di Ancona con la Basilica di Loreto, passando per Poggio e le campagne del Parco regionale del Conero. La strada si percorre in due giorni e dona l’occasione di riscoprire vecchie tracce del passato: i pellegrini che sbarcavano ad Ancona battevano lo stesso sentiero per proseguire poi lungo la Via Lauretana fino a Roma e Assisi.

Un altro splendido percorso è a cavallo tra l’Umbria e le Marche: la Via di Francesco per Gerusalemme. Lungo 170 chilometri, composto in gran parte da sentieri, mulattiere e sterrati, tocca Assisi, Gualdo Tadino, Fabriano, Osimo e Ancona. Si passa anche per grotte, pievi e chiese che recano tracce del santo. Un altro cammino è quello Francescano della Marca, nato nel 2009 ripercorrendo una delle vie che Francesco utilizzò per le sue predicazioni: la strada unisce idealmente il santuario d’Assisi al sepolcro di Sant’Emidio d’Ascoli. Il più lungo però è il cammino dei Cappuccini: 400 chilometri in 34 giorni da Fossombrone ad Ascoli Piceno, attraversando tutta la dorsale interna delle Marche.

I percorsi tra borghi e storia

Si può andare alla scoperta dei borghi medievali ai piedi dei Monti Sibillini nel Cammino dei Passi Azzurri, che lega tutti i comuni dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. Un lungo anello che parte e arriva a Tolentino, dopo 160 chilometri suddivisi in nove tappe. Partendo dal centro storico di Acoli Piceno, invece, si percorrono in sette tappe cento chilometri in un grande anello che attraversa borghi eretti in passato a difesa della popolazione picena. Questo percorso si può fare anche in mountain bike.

Altro importante cammino è quello delle Terre Mutate, lungo 250 chilometri e che attraversa gli Appennini da Fabriano all’Aquila. Si tratta per la precisione di un percorso solidale, per conoscere e relazionarsi al territorio circostante e comprendere le persone che vivono oggi nei luoghi profondamente trasformati dal sisma. L’itinerario copre infatti anche l’Umbria, il Lazio e l’Abruzzo.

Slow Tourism cammini Marche Monti Sibillini
Immagine | Pixabay @bits4beats

I sentieri tra pianura e montagna

Un cammino naturalistico e paesaggistico da fare è anche il cosiddetto “anello di Giano”: 135 chilometri che parte e termina nella città di Fabriano, attraversata dall’omonimo fiume. Il sentiero è diviso in dieci tappi che porta il turista a scoprire diversi monti, le gole di Frasassi e della Rossa e il fiume Esino. Altro grande percorso è quello dei Sibillini che abbraccia l’intera catena montuosa in 124 chilometri con altezze variabili tra 560 e 1.794 metri sopra il livello del mare. A questo anello sono collegati centri minori poco conosciuti ma ricchi di leggende e tradizione.

Un’ultima grande strada da percorrere è anche l’Alta Via delle Marche, impegnativa e bellissima. Un itinerario di 416 chilometri diviso in 27 tappe che collega tutto l’entroterra marchigiano da Carpegna a Umito nel Parco Nazionale del Gran Sasso e nei Monti della Laga. Un paesaggio mozzafiato che termina con i panorami dei Sibillini, del Monte Vettore e del Lago di Pilato.

Gestione cookie