Slow tourism, la Via Francigena nel Sud: in cammino verso la Terrasanta

La Via Francigena nel Sud rappresenta oggi quell’antico fascio di vie che i pellegrini percorrevano da Roma fino a San Michele Arcangelo sul Gargano, in Puglia, dove potevano poi imbarcarsi per raggiungere la Terrasanta. Questo tratto fa parte della Via Francigena, oggi ricostruita nelle sue tappe sulla base del diario di viaggio fino a Roma dell’arcivescovo di Canterbury, Sigeric, e ripercorre i passi dei pellegrini diretti in Vaticano e fino a Gerusalemme. Un’esperienza imperdibile per gli amanti dello slow tourism.

 

Persone in cammino
Immagine | Pixabay @Steven Weirather

La via Francigena del Sud

Come per la parte nord, i pellegrini non si muovevano su un unica strada prestabilita, ma i passi da fare venivano pianificati di volta in volta anche a seconda delle condizioni di sicurezza. I pellegrini che da Roma proseguivano il loro cammino verso sud potevano scegliere tra almeno due direttrici principali verso Benevento: la via Appia e la via Prenestina/Casilina/Latina.

Il percorso della Via Prenestina e della Casilina Latina, è stato usato sempre per i transiti a lunga percorrenza per la sua migliore percorribilità e la maggiore salubrità. Questa è stata anche la principale via per i viaggiatori diretti a San Michele Arcangelo sul Gargano. Chi percorreva la Via Francigena del Sud, incamminandosi sulla via Prenestina passava per i centri di Gabii, Palestrina, Anagni, Ferentino, Frosinone, Aquino, Cassino, Venafro, Teano e Benevento.

Chi sceglieva la via Latina attraversava Tuscolo, Artena, per raggiungere Anagni. Diverso era il percorso dell’Appia che costringeva ad allungare di un giorno il cammino, ma era più facile da percorrere con carri e merci, questa strada passava per Ariccia, Lanuvio, sino a Capua dove risaliva per Benevento. Dopo Benevento i viaggiatori raggiungevano la costa attraverso l’Appia Traiana oppure si dirigevano in senso quasi orizzontale verso il Gargano al Santuario di San Michele Arcangelo. Gli imbarchi per la Terrasanta avvenivano nei porti di Otranto e Brindisi.. Il percorso, proprio come oggi, poteva essere percorso in entrambi i sensi.

Lungo queste vie di comunicazione, grazie anche all’ampio numero di viaggiatori che le percorrevano, si sono sviluppati nei secoli importanti centri abitati come Praeneste, Anagni, Cassino. Questo è testimoniato anche dal fatto che lungo la direttrice della Via Prenestina-Latina è presente un patrimonio archeologico e storico unico al mondo, con resti e monumenti che vanno dalle origini della civiltà romana all’epoca moderna.

Il progetto

La Via Francigena del Sud attraversa un’area non compromessa dal forte sviluppo industriale e si mostra ancora quasi integra dal punto di vista naturalistico e ambientale. Lungo il percorso è possibile imbattersi ancora in strutture e servizi che hanno mantenuto la loro vocazione storica connessa alla Via. L’offerta turistica rappresentata dalla Via Francigena del Sud non dà l’occasione al turista di immergersi nel passato e di ritornare a quel modo di percorrere i luoghi e la storia, tipico dei viaggiatori e dei pellegrini di un tempo. Un atteggiamento di scoperta dei dettagli, del patrimonio culturale diffuso, che favorisce lo scambio interpersonale tra chi viaggia e con chi vive sul posto, nel più profondo senso di conoscenza della cultura dei luoghi attraversati, fatta di tradizioni popolari, usi, costumi, prodotti tipici ed anche enogastronomia.

Cartello via Francigena
Immagine | Pixabay @LeDecodeur

Il pellegrinaggio verso la Terrasanta

Numerosi i monumenti che il viaggiatore poteva ammirare lungo il cammino, dall’Arco di Traiano alla Cattedrale di Siponto, passando per i mosaici della Cattedrale di Otranto. Spesso i pellegrini deviavano verso il Monte Gargano percorrendo una a gradini scavata nella roccia, fino al santuario di San Michele, dove chiedevano la protezione dell’Arcangelo Michele, in vista del difficile viaggio verso Gerusalemme. La devozione per il Santo, che secondo la leggenda apparve per tre volte tra il 490 e il 493, poggia sulla tradizione pagana, di cui ha ereditato alcune caratteristiche.

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