In una città come Tokyo ci sono infiniti tipi di bar tra cui scegliere: bar dei negozi di dischi, pub di birra artigianale, i locali sui tetti e molti altri.
Poi ci sono locali che rientrano in categorie a sé stanti, ispirati da interessi o esperienze particolari, che offrono più di un semplice drink e un’atmosfera divertente.
Avete mai desiderato di bere da una provetta, mangiare zucchero filato in una taverna di fate o fare i geek in un bar a tema ferroviario? Ecco qualche posto da visitare per un’avventura memorabile.
Iniziamo con Bacon, sito nel quartiere di Shin-Okubo tra supermercati coreani, boutique di prodotti per la cura della pelle e pop-up di merchandising dedicati agli idoli K-pop – spesso considerato la Koreatown di Tokyo -.
Aperto nell’estate 2022, Bacon è un bar e locale musicale fondato da Jae Won Koo, l’erede della catena di ristoranti locali di samgyeopsal – pancia di maiale al barbecue – Tonchang.
Bacon deve il suo nome all’attività di famiglia al piano inferiore e al pittore Francis Bacon: lo spazio illuminato al neon richiama l’installazione di Damien Hirst Pharmacy, una scelta deliberata da Koo il quale ha anche installato sgabelli di plastica ispirati alla predilezione dell’artista per le vasche con pareti di vetro e le vetrine trasparenti. Il pienone è sempre per gli eventi semiregolari con DJ durante i fine settimana.
In un ambiente che ricorda un ristorante kappo – significa taglia e cucina, termine usato per indicare un tipo di cucina meno formale che esalta il rapporto tra il cliente e lo chef che prepara e cucina il cibo – di alto livello.
Stiamo parlando del bar Gen Yamamoto di Azabu-Juban, considerato un santuario dei cocktail: Yamamoto crea cocktail con la precisione di uno chef di sushi utilizzando principalmente frutta e verdura di provenienza nazionale.
Adotta una tecnica unica e intuitiva mescolando e misurando a occhio e ricorrendo ai jigger solo per le ordinazioni di liquori.
Yamamoto ha inaugurato il primo cocktail bar omakase – in giapponese significa fai tu ed è al tempo stesso un tipo di ristorante e di modo di mangiare – al mondo dopo il suo ritorno in Giappone nel 2012. Invece di un menù, i clienti scelgono un set di degustazione da quattro, sei o sette drink, il quale viene servito individualmente e i suoi ingredienti vengono spiegati, per un’esperienza unica e intima di 90 minuti.
I suoi cocktail sono ispirati alla stagione, per cui i sapori cambiano continuamente e ogni visita offre un’esperienza nuova. Il bar minimalista di Yamamoto, con i suoi soli otto posti a sedere, favorisce un’atmosfera tranquilla.
Non possiamo non citare il paradiso dei videogiochi, ovvero Tokyo Video Gamers: locale retrò sotto l’arco ferroviario della stazione di Akihabara che si presenta come un mix tra bar, caffetteria e sala giochi.
Il locale offre un menù vario insieme a tantissimi giochi arcade free-to-play, con il timbro dell’approvazione di grandi nomi del settore videoludico come Sega e SNK, il bar offre con orgoglio cocktail a tema da 1300 ¥ ispirati a giochi come Guilty Gear e Kunio-kun.
Anche i bicchieri e i sottobicchieri sono all’insegna di questa estetica videoludica e questi ultimi sono perfetti cimeli da portare a casa.
L’ingresso in questo mondo di gioia pixelata è semplice: ordinando un qualsiasi articolo dal menù si ha accesso gratuito a tutti i giochi classici come Space Invaders, Metal Slug e King of Fighters ’98.
Il personale cordiale non esiterà a fornire informazioni sui giochi e sulle loro caratteristiche, inoltre non esiterà a unirsi a voi per una partita, rafforzando l’atmosfera comunitaria.
Forse ricorderete dai tempi scolastici, durante le lezioni di chimica, di non mangiare o bere mai le sostanze utilizzate per gli esperimenti di laboratorio, ebbene questa regola può essere dimenticata all’Incubator, dove quasi tutti i becher di liquidi colorati sono sicuri per il consumo umano.
Indossate un camice bianco per avere un look da scienziato pazzo prima di sorseggiare da una beuta e fare uno spuntino con fichi disidratati usando una pinzetta.
Invece al secondo piano del Kiha, il ritrovo dei toritetsu – appassionati di ferrovie che si divertono a fotografare i treni – di Tokyo, è arredato come l’interno di un vagone della metropolitana di Tokyo nei minimi dettagli.
Dal portabagagli, le manigle, le pubblicità, i cartelli delle stazioni e le mappe dei percorsi sono tutti autentici e si combinano per ricreare un ambiente così reale che il vostro cervello potrebbe essere indotto a pensare che anche la carrozza si stia muovendo.
Invece del solito cibo da pub, Kiha serve una varietà di cibi in scatola tra cui pesce in salamoia, maiale salato e mais: snack nostalgici consumati sui treni prima che i bento box diventassero la norma.
Tir na nÓg, che significa Terra della Giovinezza, è una taverna seminterrata decorata in modo ornamentale e il suo nome deriva dalla mitologia celtica.
Scendendo le strette scale si trovano centinaia di farfalle e statuette di fate appese al soffito, mentre gli scaffali lungo le pareti sono pieni di piccole bottiglie di vetro di polvere magica scintillante.
Anche il menù delle bevande sembra un libro fantasy, con cocktail come il Pink Tako – un intruglio scuro e fruttato guarnito con tentacoli di calamaro – e il Lilly, in cui il bicchiere è nascosto sotto uno sbuffo di zucchero filato blu.
Infine citiamo Swrl, la fusione tra un’enoteca intima e un gastro pub chic, creata dal famoso barman Shingo Gokan: qui i cocktail a base di vino sono al centro dell’attenzione e la loro preparazione avviene con una leggera rotazione anziché con il tipico shake per mantenere i profili delicati. Questo approccio si traduce in bevande straordinariamente aromatiche e multidimensionali.
Nel menù i cocktail sono suddivisi in Light Body, Medium Body e Full Body, ognuno ispirato a una destinazione diversa e con un vino specifico selezionato da Motohiro Ogoshi, proprietario del moderno ristorante giapponese-vietnamita An Di.
Drink come l’Atene o il Samu rieccheggiano fedelmente i loro omonimi luoghi nel gusto e nello spirito, con prezzi che partono da un ragionevole 1210 ¥
Oltre ai cocktail, Swrl propone una cucina latino-americana rivisitata dallo chef Fumio Yonezawa. Ma la vera trasformazione avviene nei fine settimana, quando la cucina chiude e Swrl si trasforma in un bar a tarda notte, con luci soffuse e musica pulsante, per una perfetta combinazione di mixologia e gastronomia.
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