Per chi intende tornare in famiglia nel periodo delle feste una brutta sorpresa: ecco quanto costa prendere un aereo
Ogni anno, con l’approssimarsi delle festività natalizie, migliaia di persone pianificano il ritorno a casa per trascorrere il Natale in famiglia. Ma, come spesso accade, la gioia dell’attesa si scontra con l’amara sorpresa dei prezzi dei trasporti, che per il 2024 hanno raggiunto cifre esorbitanti, arrivando a costare molto più di un weekend in una capitale europea.
Prezzi alle stelle: il paradosso del viaggio interno
In un contesto in cui i collegamenti interni sono già carenti, la richiesta elevata per i viaggi di fine anno sembra ulteriormente accentuare le disparità tariffarie tra voli interni e internazionali. Secondo una ricerca condotta sul sito di comparazione Skyscanner, per tornare in Puglia da Milano il 21 dicembre, un fuorisede deve mettere in conto almeno 130 euro per un volo diretto Milano-Bari con Ryanair, o 138 euro con Easyjet. Entrambe le tariffe non includono il bagaglio, e passano a 244 euro con Ita Airways per chi desidera un biglietto con il bagaglio incluso.
Per rendere l’idea del paradosso, con una somma di gran lunga inferiore è possibile volare verso mete europee come Parigi o Londra, spendendo circa 50 euro per il volo, ben lontano dai 400 euro che si possono raggiungere per una tratta verso il Sud Italia, a seconda delle combinazioni e degli orari.
Le alternative: scali estenuanti e tratte ferroviarie costose
In una situazione così complicata, chi vuole risparmiare trova davanti a sé scelte scomode, come la possibilità di optare per viaggi con lunghe soste intermedie in città europee. Prendiamo, per esempio, la tratta Milano-Bari. Skyscanner suggerisce un volo economico a 102 euro, ma con uno scalo di quasi 14 ore a Budapest, rendendo il viaggio un’impresa logistica. La situazione non cambia molto nemmeno per chi parte da Bologna o da Torino: viaggi con scali di ore in città come Tirana o Barcellona diventano l’opzione più economica per chi desidera risparmiare, sacrificando però tempo prezioso e comfort.
Anche spostarsi in treno non è molto più conveniente. I pochi biglietti ancora disponibili sui treni ad alta velocità da Milano per il Sud hanno prezzi che partono da 117 euro. Per chi parte da Bologna il costo è di 103 euro, mentre da Torino si sale fino a 163 euro. Ancora una volta, sembra che solo Roma mantenga tariffe più accessibili: da qui, chi vola verso Bari o Brindisi può spendere tra i 20 e i 60 euro, mentre con il treno i costi variano tra 30 e 80 euro. Ma se raggiungere Bari e Brindisi comporta costi elevati, la situazione peggiora per chi vuole recarsi nel Salento. Per questa tratta i costi oscillano tra 70 e 300 euro, suscitando frustrazione e malcontento tra i pendolari del Sud.
La denuncia e le richieste di intervento
L’esasperazione per i prezzi proibitivi ha portato il deputato pugliese Andrea Caroppo, vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera, a sollevare il problema a livello nazionale. “Anche quest’anno, tornare in Puglia e nelle altre regioni del Mezzogiorno per le vacanze di Natale sarà un salasso per chi studia e lavora nelle città del Nord Italia,” ha dichiarato Caroppo, sottolineando come molti treni siano già esauriti e i prezzi dei biglietti disponibili siano notevolmente rincarati rispetto al solito.
La denuncia del deputato richiama l’attenzione su una problematica che non riguarda solo la Puglia ma molte regioni del Sud, dove i costi di rientro per Natale stanno diventando insostenibili, limitando la mobilità e creando una netta divisione tra Nord e Sud. Caroppo ha quindi chiesto un intervento tempestivo del governo per calmierare le tariffe e rendere accessibili i viaggi durante le festività.