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Turbolenze durante il volo? Ecco come comportarsi

Molte persone si chiedono se le turbolenze siano un fenomeno pericoloso durante i voli. È importante conoscere il nemico affinché si possa affrontarlo senza timori e con razionalità. Le turbolenze si verificano quando l’aereo incontra correnti ascendenti o discendenti ad alta quota, che provocano i famosi scossoni e sobbalzi.

Tuttavia chi lavora nel settore assicura che non c’è motivo di preoccuparsi. Il rischio che l’aereo precipiti a causa di queste turbolenze è estremamente basso. Il vero pericolo risiede in violenti scossoni che possono provocare danni fisici a bordo.

Secondo la Federal Aviation Administration, nel corso di un anno negli Stati Uniti si registrano circa 60 incidenti dovuti a turbolenza, principalmente con assistenti di volo feriti. Considerando i circa 800 milioni di passeggeri totali ogni anno, il numero di infortuni tra i civili è inferiore a 20 e costituisce un’eventualità estremamente rara.

Secondo una ricerca fatta dall’Università di Harvard, gli aerei sono i mezzi più sicuri, con la probabilità di una su 11 milioni di perder la vita durante un volo. In confronto, se decidere di spostarvi utilizzando la macchina, la probabilità di non uscirne vivi sono di una su 185.000. Se il vostro mezzo di trasporto è una bici, la probabilità sarebbe una su 10.000 e in moto una su 5.000.

La verità è che non esistono casi di un aereo che sia precipitato a causa di turbolenze. Gli aeroplani sono stati creati per resistere a qualsiasi condizione imprevista, e questo tiene conto anche di un urto con volatili o fulmini. È quindi evidente che l’aviazione civile sia il massimo della sicurezza e che questa sia una priorità per l’intera industria aeronautica e per gli ingegneri che li costruiscono.

Turbolenze in volo: cosa sono e sono davvero pericolose?

La turbolenza aerea è generata dal rimescolamento dell’aria causato dall’interazione tra masse di aria calda e fredda. Viene talvolta erroneamente associata alla sensazione di caduta libera, conosciuta come “vuoto d’aria”. Tuttavia, l’aria è sempre presente a supportare l’aereo, generando la forza di portanza sulle ali che contrasta la forza di gravità e consente all’aereo di volare, insieme alla spinta dei motori.

I veri danni durante queste turbolenze sono causati dai bagagli che possono cadere dalle cappelliere, dai pesanti carrelli che scorrono lungo il corridoio e dal pericolo di essere sbalzati nel soffitto, nel caso in cui non si fossero allacciate le cinture di sicurezza. Tuttavia, nonostante queste preoccupazioni, i veri pericoli sono rappresentati dalle correnti discendenti fortemente improvvise, conosciute come “downburst”. Se intercettate durante l’atterraggio, possono spingere violentemente il velivolo verso il basso, con conseguenze estremamente pericolose.

Un sistema di avanzati radar meteorologici permette alla torre di controllo e al pilota di valutare il rischio in tempo reale e rimandare, se necessario, l’atterraggio.

Foto | Maksymowicz @Canva – okviaggi.it

In caso di perturbazioni in quota, il principale stress per gli aerei è rappresentato dalla grandine e dai fulmini. É importante notare che con i cambiamenti climatici in atto, occorre prepararsi al fatto che le turbolenze e i temporali saranno sempre più frequenti. Tuttavia, a prescindere da quanto le condizioni meteorologiche possano essere impegnative, un volo con problemi di origine meteorologica sarà, nella maggior parte dei casi, causato dall’errore umano, e quindi, quanto possibile, è sempre meglio evitare le condizioni sfavorevoli. Infine, sebbene sia possibile che un aeroplano possa subire danni durante una grandinata o durante un temporale, gli aerei sono testati e progettati per resistere a questo genere di stress. In sintesi, l’aeronautica è in grado di far fronte alle perturbazioni, ma è importante mantenere il massimo livello di attenzione e cautela.

Prima di essere autorizzato al decollo, un aereo deve superare rigorosi test d’impatto al fine di simulare lo scontro con oggetti di varie dimensioni. In particolare, per valutare la resistenza delle parti più esposte su vetri, strutture portanti e motori, vengono utilizzate gelatine balistiche con una massa di 1-2 kg che vengono sparate alla velocità del suono, generando carichi di decine di tonnellate su un’area ristretta e potenzialmente causando ampi danni al velivolo. Alla luce degli ultimi studi, sembra che la probabilità di schiantarsi in volo contro un volatile sia pari allo 0,06%. Anche in caso di collisione, la probabilità di non uscirne vivi è dello 0,00009%.

Gli aerei commerciali sono in grado di evitare stormi di uccelli durante il decollo e l’atterraggio, ma se mai dovesse verificarsi un impatto, sappiate che il velivolo, che si muove a una velocità di 400-500 km/h, non subirà grossi danni contro un uccellino di circa 500 grammi.

La sicurezza è sottoposta a severi controlli periodici e i passeggeri e l’equipaggio possono affidarsi a procedure all’avanguardia che tutte le compagnie aeree applicano e aggiornano.

Come affrontare una turbolenza

Non importa quanto un passeggero abbia la capacità di rimanere calmo, la turbolenza improvvisa e intensa in volo può mandare in tilt chiunque anche chi è solitamente un volatore impavido, perchè questa situazione può trasformarsi in un vero e proprio incubo per chiunque.

Tuttavia, sappiamo veramente quanto siano pericolose le turbolenze? E, soprattutto, esiste un modo per affrontarle con serenità? Ci sono dei modi per affrontarle con calma e tranquillità.

La regola numero uno è seguire alla lettera le istruzioni del pilota, che vi avviserà quando c’è una turbolenza in arrivo e vi chiederà di allacciare la cintura. Per evitare di far volare oggetti in giro e rischiare di fare del male a qualcuno, ricordate di riporre gli oggetti che avete nelle apposite cappelliere e sotto il sedile.

Tuttavia, affrontare una turbolenza può suscitare ansia e paura. È importante ricordare che gli aerei sono progettati appositamente per resistere a forti turbolenze. Per alleviare lo stress, si può cercare di distrarsi guardando fuori dal finestrino o utilizzando tecniche di rilassamento. In particolare, i piloti affermano che impugnare la penna con la mano non dominante e scrivere il proprio nome su un foglio può aiutare a focalizzarsi e a rilassarsi.

Ecco anche un’ altra idea per trovare il coraggio necessario durante una turbolenza: prendete una bottiglia d’acqua mezza vuota e rovesciatela. Vedrete che l’acqua si inclinerà lateralmente seguendo il movimento dell’aereo. Questo è un chiaro segnale che non c’è alcun rischio e che la sensazione di turbolenza è maggiore della turbolenza stessa.

Dalma Bonaiti

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