Forse celata alla conoscenza di molti, Teramo è uno dei quattro capoluoghi abruzzesi, situato nella parte settentrionale della regione. Dall’antica città romana di Interamnia, nota come la “città tra i due fiumi” per la sua posizione tra il Tordino e il Vezzola, accoglie visitatori e turisti con una storia antica e affascinante che viene simboleggiata dai suoi monumenti, custoditi tra il mare Adriatico e le vette del Gran Sasso d’Italia, rispettivamente a soli venti e quaranta chilometri di distanza dal centro cittadino. Incastonata tra colline adornate di vigneti e oliveti, Teramo offre uno scenario affascinante sull’entroterra abruzzese.
Ma Teramo non è solo una destinazione a scoprire per la sua bellezza naturale, dal momento che rappresenta anche un tesoro denso di patrimonio artistico e culturale. Le testimonianze che si sono conservate fino ai giorni nostri narrano storie di epoche diverse, trasformando una visita a Teramo in un viaggio affascinante nel passato, un incontro con una varietà di popoli e culture d’Abruzzo.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come il Duomo di Teramo, risale al XII secolo, ma nel corso degli anni ha subito varie fasi di restauro. La facciata unisce elementi romanici nella parte inferiore a quelli gotici nella parte superiore. L’interno presenta tre stili distinti: il romanico del Duecento, il gotico del Trecento e la Cappella della Sagrestia Nuova del Settecento. Opere d’arte notevoli, come il paliotto d’argento di Nicola da Guardiagrele e il polittico di Jacobello del Fiore, arricchiscono l’altare maggiore. Il campanile, alto circa 50 metri, mostra varie fasi costruttive dal XII al XV secolo. La cripta di San Berardo è stata riportata alla luce dopo quasi 300 anni. Il Duomo si trova in Piazza della Libertà, raggiungibile facilmente a piedi dal Comune, seguendo via San Berardo. Dalla Stazione dei treni, occorrono circa 16 minuti a piedi.
La chiesa di Sant’Anna dei Pompetti, precedentemente nota come chiesa di San Getulio, è situata nel centro storico di Teramo, adiacente al bastione romano di Torre Bruciata. Ciò che rimane oggi rappresenta l’antica cattedrale di Santa Maria Aprutiensis, costruita su resti di una domus romana. L’antica cattedrale, vittima di un incendio nel XII secolo, aveva dimensioni considerevoli e una pianta rettangolare con tre navate. La chiesa attuale, costruita in pietra e laterizio, presenta affreschi risalenti al XII-XIV secolo, tra cui uno del XII secolo raffigurante due angeli che reggono un clipeo con la mano benedicente di Dio.
La Chiesa di Sant’Agostino, costruita accanto all’ex convento omonimo, rappresenta la terza chiesa in ordine di importanza a Teramo. La struttura ha subito un significativo restauro alla fine del XIX secolo, evidente già osservando la facciata con elementi ottocenteschi come rosoni e cornici. All’interno, la chiesa a navata unica custodisce tesori notevoli, tra cui una tela del XVIII secolo che raffigura la Madonna della cintola circondata dai santi agostiniani. La posizione è molto vicina al Duomo e a Piazza della Libertà, raggiungibile in 1 minuto a piedi. Dalla Stazione dei treni, il percorso richiede circa 20 minuti a piedi, seguendo le indicazioni per il Duomo e Corso San Giorgio.
All’interno del nucleo storico di Teramo, a breve distanza dal Duomo, è possibile esplorare i resti di un Teatro Romano eretto nel II secolo d.C. Posti tra 2 e 3 metri al di sotto del livello stradale attuale, questi ruderi rivelano gradinate semicircolari con una capacità di circa tremila spettatori, mentre la cavea presentava un diametro di circa 78 metri. La facciata esterna, probabilmente, si componeva di due ordini sovrapposti di arcate. Il Teatro Romano si trova tra via Teatro Antico e via Luigi Paris, a soli 4 minuti a piedi dal Duomo e da Piazza della Libertà, con la Stazione dei treni a circa 14 minuti di distanza.
Nel cuore storico di Teramo, a breve distanza dal Duomo, si possono esplorare i ruderi di un Teatro Romano costruito nel II secolo d.C. Situati tra 2 e 3 metri al di sotto del livello stradale attuale, i resti svelano gradinate semicircolari con una capacità di circa tremila spettatori, mentre la cavea presentava un diametro di circa 78 metri. La facciata esterna probabilmente consisteva in due ordini sovrapposti di arcate. Il Teatro Romano si trova tra via Teatro Antico e via Luigi Paris, a soli 4 minuti a piedi dal Duomo e da Piazza della Libertà, nonché a 14 minuti dalla Stazione dei treni.
L’Anfiteatro Romano di Teramo, probabilmente risalente al I secolo d.C. e situato nelle vicinanze del Teatro Romano, presenta una pianta ellittica con un perimetro di 208 metri, un’asse maggiore di 74 metri e un’asse minore di 56 metri. Sebbene gran parte dell’ellisse perimetrale sia andata persa, a causa della costruzione del seminario nel XVIII secolo sopra questa struttura, si stima che l’arena originale si trovasse a una profondità di almeno sei metri rispetto al livello attuale. Purtroppo, nel corso del medioevo, sia l’anfiteatro che il teatro romano sono stati utilizzati come cave di materiale per la costruzione di altri edifici cittadini, tra cui il Duomo, dove alcune pietre provenienti dall’anfiteatro sono ancora visibili nelle pareti interne.
Il Castello Della Monica, situato nel borgo omonimo sul colle di San Venanzio, rappresenta una fedele ricostruzione ottocentesca di un villaggio medievale. Progettato dall’artista teramano Gennaro Della Monica, il castello, circondato da vari edifici, si presenta come un nucleo centrale accessibile attraverso un ponte levatoio simulato con torretta di controllo e arco d’ingresso. Caratterizzato da una pianta rettangolare, la facciata presenta tre sezioni divise da pilastroni, con la parte inferiore che ospita un portale romanico-gotico sormontato da una lunetta decorata con un bassorilievo. L’interno è arricchito da decorazioni e opere d’arte ispirate ai castelli gotici e alle cattedrali europee. Per raggiungere il Castello Della Monica da Piazza Garibaldi, basta seguire Corso San Giorgio, svoltando poi alla rotonda in via del Castello.
Creata alla fine del XIX secolo da Pasquale Morgante, la Fontana dei Due Leoni è un’opera scultorea che adornava uno dei pilastri del loggiato del Palazzo Municipale, vicino a Piazza Orsini. Questo gruppo scultoreo presenta un design equilibrato e armonico: due leoni, circondati da rocce, proteggono un catino ovale che raccoglie l’acqua sgorgante dalle loro bocche, simboleggiando i fiumi Vezzola e Tordino. Sopra il gruppo, sono chiaramente visibili lo stemma della città di Teramo e un’iscrizione dedicata ai caduti della Seconda guerra mondiale. Per raggiungere la fontana, basta dirigersi verso Piazza Orsini, a due minuti a piedi dal Duomo e dal Comune.
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