La Glasgow di oggi può essere considerata una specie di miracolo: solo 20 anni fa, la città scozzese era considerata un miscuglio senza speranza di povertà, disoccupazione e violenza urbana.
In pochi anni l’Europa ha assistito, in alcuni casi incredula, al passaggio da città malfamata a capitale del design e della cultura.
Com’è avvenuto il miracoloso passaggio? Semplice: Glasgow ha puntato sulle cose che ha di buono, le ha valorizzate e pubblicizzate: i musei, ad esempio, sono organizzati, con collezioni interessanti (Burrell collection, Galleria Arte Moderna e Museo Kelvingrove) e tutti gratis. L’architettura di Ronnie Mackintosh (Lighthouse, School of Art) figlio di Glasgow, è stata rivalutata e fatta diventare strumento di promozione turistica.
Glasgow ha puntato sugli appassionati di design e architettura, che prendono un aereo solo per andare a vedere un edificio, ma anche sui bambini, con lo Science Centre e ha rivisto anche la gastronomia che aveva quasi irrimediabilmente distrutto la propria reputazione con cibo di scarsa qualità.
Insomma, è una città che vale la pena visitare. Forse non è la prima scelta per molte persone, ma è certamente un posto da scoprire. Noi vi consigliamo le cose più importanti da vedere nella città!
Glasgow: ecco cosa vedere in città
Iniziamo con George Square, la grande piazza dedicata a Re Giorgio III di Inghilterra che venne costruita interamente a partire dal 1782. Per i primi anni non fu un granché ed assomigliava soprattutto ad una distesa di fango e acqua sporca dove si macellavano i cavalli.
Fu dal 1820 che George Square assunse, progressivamente, la forma attuale: si aggiunsero le case in stile georgiano, gli hotel, la stazione della ferrovia Glasgow-Edimburgo e, infine, l’edificio più importante: le Glasgow City Chambers.
Le statue della piazze raccontano dei più importanti personaggi scozzesi ma manca, per assurdo, proprio Re Giorgio III che per una serie di motivi storici e personali non è mai riuscito a salire dove ora c’è Sir Walter Scott, considerato lo scrittore nazionale scozzese.
Seguono Robert Burns, poeta, James Watt, inventore di cui dovreste ricordare il nome ogni volta che accendete una lampadina e altri personaggi più o meno importanti di Scozia.
La furia distruttiva delle guerre di religione, che per secoli hanno imperversato nel Regno Unito, ha per fortuna rispettato la Cattedrale di Glasgow.
Nel VII secolo circa, San Mungo, oggi patrono di Glasgow, fondò qui una piccola cappella che nel corso dei secoli ha assunto il maestoso aspetto gotico attuale.
All’interno, nella Lower Churc, c’è l’altare sotto il quale si ritiene sia sepolto il santo. Da non perdere una visita al vicino Sant Mungo Museum of Religiuos Life and Art e la vicina Provand’s Lordship, abitazione del 1471 dove viveva uno dei canonici della Cattedrale, considerata la più antica casa di Glasgow.
Non dimenticate una passeggiata al cimitero monumentale dietro la cattedrale, un piccolo Père-Lachaise scozzese con circa 50.000 tombe e 3.500 monumenti funebri.