Famosa per Venezia e per i paesaggi variegati, bagnata da quattro laghi e dal Mare Adriatico, la regione del Veneto è tutta da scoprire. Si tratta della quinta più visitata in Europa e della prima in Italia per Eurostat, con 19,6 milioni di arrivi e 69,2 milioni di turisti secondo gli ultimi dati del 2018. Divisa in 563 comuni e 7 province, è una terra variegata che offre storia, paesaggi e bellezza a tutto spiano.
Il Veneto risulta già abitato nella preistoria e poi tra il IX e l’VIII secolo a.C., come dimostrano alcuni insediamenti nelle principali città venete. I veneti sono alleati dei romani a partire dal III secolo a.C.: in epoca augustea il territorio viene inserito nella Regio X Venetia et Histria, che ha come centro Aquileia, e sotto Diocleziano diventa “provincia” estendendosi fino all’Adda. La cristianizzazione della regione parte da Aquileia.
Dopo l’Impero romano è la volta della dominazione gota, terminata in seguito all’invasione dei bizantini nel VI secolo d.C. Nel 568 arrivano anche i Longobardi e la commistione barbarica porta una divisione tra la zona continentale e quella costiera della regione. Si formano i ducati di Vicenza, Verona e Ceneda. Dopo l’avvento di Carlo Magno si afferma Venezia, sviluppatasi attorno al polo mercantile di Rialto. L’arrivo degli Ungari nel 900 provoca un vuoto di poteri e una conflittualità nel territorio fino alla metà del decimo secolo. Tra il XII e il XIII secolo si sviluppano poi i comuni, le signorie e si assiste all’ascesa del Ducato di Venezia.
Nel corso del Cinquecento la repubblica veneziana, detta “Serenissima”, espande i propri possedimenti arrivando in Romagna, Trentino meridionale, Gorizia, Trieste e persino in Puglia. Gioca un ruolo di rilievo nella storia moderna italiana fino a quando nel Seicento, dopo vari scontri con i turchi, tenta di difendere gli ultimi possedimenti marittimi e di promuovere una parziale riorganizzazione dell’esercito di terra. Si sistema in maniera definitiva accanto all’Austria, tramontando dopo aver retto quel modello politico per un millennio.
Con Napoleone il territorio veneto passa all’Austria e ci rimarrà fino al trattato di Campoformio del 1866, anno in cui Venezia viene annessa al Regno d’Italia. Nella Grande Guerra ha un ruolo decisivo per via del fronte italo-austriaco con le battaglie sull’altopiano dell’Asiago, sulle Dolomiti e lungo il Piave. L’armistizio viene firmato il 3 novembre 1918 a Villa Giusti, Padova. Nel secondo conflitto mondiale Treviso e Verona subiscono pesanti bombardamenti e la regione in generale subisce l’occupazione nazi-fascista.
Senza ombra di dubbio, Venezia è il cuore pulsante del turismo in Veneto. Le persone possono ammirare Piazza San Marco con la basilica, il campanile e il Palazzo Ducale, fare un giro nel ghetto ebraico, sul Canal Grande e sopra i vari ponti passeggiando per la città. Senza contare Murano, Burano e Torcello da visitare con un tour in barca per scoprire le vetrerie, i merletti artigianali e le case colorate. Verona è invece la città dell’amore per antonomasia, grazie all’intramontabile Romeo e Giulietta di Shakespeare. Oltre al famoso balcone di Giulietta è visitabile l’Arena, il Ponte Pietra, la Piazza dei Signori e delle Erbe, la Torre dei Lamberti risalente a 800 anni fa.
Padova è sede dal 1222 di una delle università più antiche del mondo, ma da ammirare ci sono anche la Cappella degli Scrovegni di Giotto, Palazzo della Ragione, la Basilica di Sant’Antonio e il Prato della Valle, piazza seconda in grandezza dopo quella Rossa di Mosca. Completano un ampio tour panoramico Vicenza, Treviso e Asolo con le loro piazze e Cattedrali. Asolo, in particolare, viene acclamato come uno dei borghi più belli d’Italia con tanti prodotti tipici.
Il lago di Garda sicuramente ha tante località da vedere e attività da svolgere, a cominciare dal parco divertimenti di Gardaland famoso in tutto il mondo. Peschiera del Garda è considerato il cuore pulsante della località, con le passeggiate nel centro storico e la fortezza. Anche Bardolino merita con il suo lungolago, mentre Torri del Benaco e il Castello Scaligero meritano altrettanta attenzione da parte dei turisti. Altri laghi dov’è possibile visitare borghi e paesaggi sono il Misurina, il Santa Croce e il Revine.
Jesolo è l’apice del turismo balneare con tanto di spiagge attrezzate per gli amici a quattro zampe. Anche Caorle è in grado di offrire uno scorcio dell’Adriatico con oltre 250 strutture alberghiere, case vacanza, villaggi turistici e campeggi. Bibione è invece la prima spiaggia in Italia dove è vietato fumare.
Tra i comuni più caratteristici da visitare ci sono Chioggia, nella Laguna Veneta e denominata appunto “la piccola Venenzia”, Bassano del Grappa, nota per l’asparago bianco e “la città degli scacchi” perché viene svolta in piazza da tradizione una partita con personaggi viventi. Qui è famoso anche il ponte vecchio sopra cui passeggiare, ma anche il Castello degli Ezzelini al Duomo.
Per gli appassionati di escursionismo, naturalmente c’è Cortina d’Ampezzo con le sue Dolomiti, la Basilica dei Santi Filippo e Giacomo e i musei. Ci sono anche le note Tre Cime di Lavaredo, con la più alta meta delle imprese di ogni alpinista che si rispetti. Tra i monti veneti è incstonato il lago di Alleghe, sopra cui si specchia il Monte Civetta. Bellissimi e da scoprire anche il Parco giardino Sigurtà, il più bello d’Italia nel 2013 e il secondo più bello d’Europa nel 2015 grazie a più di un milione di tulipani, la cosiddetta “Strada del Prosecco” tra Conegliano e Valdobbiadene e il Parco regionale veneto del Delta del Po con la più vasta estensione di zone umide protette d’Italia.
Tanti sono i piatti tipici veneti: la polenta, la soppressa (derivata dal maiale), i cicchetti veneziani (pezzo di pane con sopra varie pietanze), il risotto col radicchio di Treviso, pasta e fagioli, i casunzei (ravioli a mezzaluna con ricotta e barbabietole oppure rape), il risi e bisi (riso e piselli), i bigoli in salsa (simil bucatini grossi e porosi), il baccalà alla vicentina, il fegato alla veneziana, il broetto (brodo in cui si cucina il pesce), l’anguilla, il musét col cren (cotechino col rafano), i crostoli e le frittelle.
Sul bere invece ci sono i due capisaldi della tradizione alcolica: il Prosecco e lo spritz. Ma tra i maggiori vini si ricordano anche l’Amarone della Valpolicella, il Soave, la Lugana, il Lessini Durello, il Colli Euganei e il Bardolino. Sono inoltre prodotti innumerevoli vini da vitigni internazionali come Sauvignon, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Carménère.
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