La città di Venezia continua ad essere una delle mete più ambite – spesso è la prima in classifica – dai turisti stranieri che finalmente sbarcano nel Bel Paese, tuttavia continua ad essere una delle più costose.
Non solo, l’aumento che negli ultimi mesi ha afflitto i più disparati aspetti della nostra vita e delle nostre spese, ha colpito anche il cuore del turismo in Italia, e gli ultimi dati confermano che Venezia sta diventando sempre più cara.
Un aumento smisurato del soggiorno
Se si pensa ad un soggiorno nella pittoresca laguna del capoluogo veneto, si stima che l’affitto di cabine sulla spiaggia sia aumentato del 20% in quattro anni, raggiungendo addirittura una spesa di 515 euro al giorno.
Ma non si parla solo di aumenti smisurati per i pernottamenti: l’accesso al Lido di Venezia comporta ulteriori spese, dai parcheggi coperti che possono costare fino a 45 euro al giorno, fino al traghetto per spostarsi, che può costare dai 13 ai 26 euro a veicolo più 9,5 euro per passeggero.
Anche gustarsi la cucina italiana diventa proibitivo
E finora non abbiamo contemplato i costi del vitto, un’esperienza a cui nessun turista straniero vuole rinunciare nella “terra promessa” della cucina italiana.
Rimanendo in laguna, i prezzi dei ristoranti sulla spiaggia sono alti, un antipasto di crostacei può toccare i 38 euro mentre un piatto di ravioli al baccalà arriva a 23. Gli aperitivi con giusto qualche stuzzichino nella regione patria dello spritz è raro che ammontino sotto ai 15 o 20 euro a persona, e le colazioni non riescono proprio a dare il buongiorno non appena si legge lo scontrino.
Gli aumenti dei prezzi potrebbero essere in parte giustificati dai costi rincarati dell’energia, ma in realtà si stima che questi non superino il 5-7%, il che non riflette l’amara sorpresa del conto a fine pasto.
Un recente calo di turismo in Veneto
A fronte di questi grandi aumenti a spese dei turisti, si potrebbe pensare che gli albergatori e i ristoratori della laguna stiano stappando bottiglie per festeggiare, invece non è proprio questo il caso. Gli ultimi dati riportano anche che le prenotazioni alberghiere in Veneto sono in calo, con un tasso di occupazione del 74% rispetto all’88% dell’anno precedente.
L’unica cosa che non sembra essere aumentata nel 2023 – ma solo perché è da anni che segue dei prezzi di listino fissi – è un’altra esperienza che funge da biglietto da visita per la Serenissima: un giro in gondola, il cui costo ufficiale è dal 2014 di 80 euro per mezzora, fino a 100 euro durante le ore serali.
Qualche consiglio per risparmiare a Venezia
Pare allora che Venezia si dovrà organizzare, altrimenti il costo per il turismo locale – la principale fonte di guadagno della città – sarà ancora più alto da pagare.
Per il momento, dovremo accontentarci di alcuni tips per risparmiare durante un soggiorno nel capoluogo veneto, che forse, ancora per poco, offriranno un compromesso sostenibile ai turisti per non rinunciare a tutte le meraviglie che la laguna offre.
Oltre al consiglio sempiterno di prenotare con largo anticipo, si consiglia di optare per un soggiorno al di fuori delle zone più turistiche, come ad esempio i quartieri di Cannaregio o Dorsoduro, dove i prezzi restano ancora più o meno abbordabili. Oppure, si invitano tutti coloro che spendono più di un giorno in città ad acquistare una Venezia Card, per ottenere notevoli sconti sui mezzi di trasporto e sulle principali attrazioni.
Infine, per quanto riguarda il vitto, si consiglia di scovare i ristoranti con menù fissi a prezzi fissi, che rimangono una delle alternative più convenienti per assaporare la cucina locale, senza esagerare con i costi.