Il mondo è ricco di stranezze e curiosità. E tutti noi possiamo “incontrarle” durante i nostri viaggi intorno al globo. Anzi, la ricerca di questi luoghi per alcuni può essere anche un incoraggiamento per fare le valige, comprare un biglietto aereo e decidere di partire. Ecco tutte le bizzarrie che si possono incontrare “on the road” tra un’esplorazione l’altra in giro per il pianeta. E molte cose rendono unici e indelebili i nostri viaggi.
Monte Everest: in continua crescita
Il Monte Everest è il nostro tetto nel mondo con i suoi 8.849 metri di altezza. C’è una curiosità che pochi sanno: i geologi stimano che la sua crescita continui al ritmo di quattro millimetri all’anno, sospinta dalla pressione di due zolle tettoniche. Arrivare fino al suo campo base (il primo, sul versante sud, si trova a 5.364 metri; il secondo, sul versante nord, è a 5.154 metri) è un’esperienza indimenticabile.
Città del Messico, la città che affonda
Città del Messico, con i suoi oltre nove milioni di abitanti, affonda a una velocità di 10 centimetri all’anno. Per intendere, è 10 volte più veloce di Venezia. Infatti, è stata costruita sul letto cedevole di un antico lago. Senza contare la presenza di numerose falde acquifere sotterranee. Il fenomeno è evidente se si osservano i pavimenti di alcuni edifici e se si considerano i 23 gradini che si è dovuto aggiungere alla rampa che porta al monumento dell’Angelo dell’Indipendenza.
Los Angeles e il fascino del suo antico nome
La conosciamo come Los Angeles, ma si chiamava El Pueblo de Nuestra Senora la Reina de Los Angeles. Un nome sicuramente molto suggestivo che rivela alcune curiosità sulla comunità sorta nel 1781 in prossimità dell’attuale El Pueblo Historical Monument. Adesso da queste parti si trovano numerosi musei, vecchie piazze, mercati animati e atmosfere che ricordano un po’ la città com’era nel XIX secolo.
Londra e la sua metropolitana più antica del mondo
Non tutti sanno, pur non essendo un mistero, che quella di Londra è la metropolitana più vecchia del mondo. I primi sei chilometri, infatti, furono inaugurati nel 1863, tra Paddington e Farringdon, anche se gli antichi treni a vapore saturavano di denso fumo le gallerie. Percorrere la Circle Line odierna tra Paddington e Covent Garden ci fa fare un salto indietro nel tempo. La seconda metro, per la cronaca, fu quella di Budapest (1896), seguita poi da Parigi.
Buenos Aires e la protettrice dei naviganti
Nuestra Señora Santa María del Buen Aire è l’antico nome di Buenos Aires, capitale dell’Argentina. La Vergine in quella città è sempre stata considerata la protettrice dei naviganti. Da qui il nome in suo onore, appunto
Venezia, nella gondola una miniatura della città
Venezia, la nostra Venezia, è una delle città più belle del mondo. Famosa in tutto il mondo ed è anche una delle più visitate, con milioni e milioni di turisti ogni anno. Le gondole, le imbarcazioni della Laguna, sono un simbolo di Venezia. Ma in pochi sanno che racchiudono in sé anche una piccola miniatura della città. Infatti, alcuni elementi della gondola sono un richiamo alla città: la prua, con il suo caratteristico “pettine”, fa riferimento ai sei Sestieri che compongono la Serenissima. Invece, il “ferro”, rivolto all’interno, è un richiamo all’Isola della Giudecca. La parte del pettine simboleggia il cappello del Doge. L’archetto sottostante, infine, è una citazione del Ponte di Rialto.
Grande Muraglia cinese, un mito ricostruito
La Cina non poteva mancare di certo nell’elenco dei paesi che nascondono qualche luogo curioso. Ed eccoci, quindi, alla Grande Muraglia. In primis, però, va sfatata la leggenda che la più grande costruzione militare mai realizzata sia visibile dalla Luna. Non è assolutamente vera. Però, bisogna comunque riconoscere che si tratta di un’opera grandiosa. Oggi sopravvivono duemila dei 7.300 chilometri originari, costruiti tra i VII e il IV secolo a.C., ma non tutti sanno che lunghi tratti della Grande Muraglia sono frutto di una ricostruzione avvenuta in epoca Ming (XIV-XVII secolo d.C.).
Table Mountain, la sua tovaglia e la sua sentinella
Table Mountain e la sua tovaglia di nuvole. Di cosa si sta parlando? Questa montagna, che domina Cape Town, merita di chiamarsi Table non solo perché è piatta, ma anche perché ha una tovaglia. La tovaglia di nuvole, appunto, che in molte occasioni avvolge la sommità del massiccio.
Uluru e la sua ruggine
Ed eccoci, invece, in Australia. Qui si trova Uluru, o Ayers Rock: un enorme monolite di arenaria nel cuore dell’arido Red Centre, nel Territorio del Nord. La città più vicina è Alice Springs, a 450 chilometri di distanza. Uluru è sacro agli aborigeni australiani e si pensa che la sua formazione sia iniziata circa 550 milioni di anni fa. Ed è probabilmente il monolito più grande del pianeta. Il suo rosso non sarebbe così intenso se la sua superficie non fosse ricoperta di ruggine. Merito dell’ossidazione provocata dagli agenti atmosferici all’arenaria che compone l’enorme masso.
L’Antartide e il luogo più freddo del mondo
Il luogo più freddo del mondo si trova in Antartide: la stazione di Vostok è il rifugio ideale per sfuggire dalle temperature troppo torride, visto che la temperatura media annua non supera mai i 55 gradi sotto lo zero, raggiungendo picchi di oltre -75 gradi.
Il deserto del Lut, il luogo più caldo del mondo
Al contrario, il primato della temperatura più alta mai registrata sulla superficie terrestre spetta al deserto del Lut, al confine tra Iran e Afganistan: nel 2005 su questa – che è una delle zone più aride del pianeta – il termometro della Nasa ha superato i 70 gradi centigradi.
La Svizzera e le sue saline
Lo sapevate che anche la Svizzera ha le sue saline? Il paese elvetico è famoso per le sue montagne, la sua neve e il suo cioccolato. Ma c’è anche il sale, che proviene dalle montagne del Paese. Tre sono i giacimenti principali di salgemma derivati dalla presenza del mare nel Triassico: Bex, Schweizerhalle e Riburg.
Le Filippine e le colline di cioccolato
Le Filippine sono famose anche per le colline di cioccolato, che si trovano nell’isola di Bohol. Sono più di 1.200, alte 30-50 metri, e racchiudono grotte e sorgenti. Si sono formate con il deposito di coralli, levigati dall’acqua piovana, coperte di vegetazione e di prati verdissimi. Questi prati che nella stagione calda cambiano colore e diventano color cioccolato. Ci sono varie leggende sulla loro formazione, tra cui le lacrime di un gigante.