Ogni volta che prendete un’auto per andare in stazione o in aeroporto e poi salite su un treno o un aereo che vi permetta di raggiungere la vostra destinazione, da dove poi salite su un taxi, una moto o un autobus, per arrivare al vostro hotel, state effettuando un viaggio multimodale.
Una pratica, ormai, diffusissima in tutta Europa e che anno dopo anno continua a registrare numeri in crescita.
Sempre più persone decidono, infatti, di viaggiare utilizzando in sequenza diversi mezzi di trasporto per muoversi dal punto di partenza a quello di arrivo.
Tutto ciò rende il proprio spostamento più rapido e semplice da effettuare.
Viaggi multimodali, cosa si intende
Con l’espressione trasporto multimodale si indica quel sistema di viaggio che prevede l’utilizzo combinato di molteplici modalità di trasporto.
Esse possono essere il treno, l’aereo, la nave, l’auto, la moto, la bicicletta o qualsiasi mezzo vi permetta di spostarvi da un punto A a un punto B, completando così il vostro tragitto.
Il trasporto multimodale è, quindi, ciò che quasi tutti utilizzano inconsapevolmente durante la maggior parte dei propri viaggi.
Permette di ottimizzare le risorse e di ridurre i costi di spostamento, migliorando allo stesso tempo efficienza e sostenibilità del sistema dei trasporti nel suo complesso.
I viaggi multimodali coinvolgono mezzi di trasporto indipendenti tra loro e, per questo, non vanno confusi con i viaggi intermodali, dove l’intero itinerario è organizzato e controllato da un unico ente.
Nei viaggi multimodali si è soliti, infatti, passare da mezzi privati a mezzi statali, intervallando il loro utilizzo in base alla propria necessità e senza seguire un programma già prestabilito da terzi.
Un trend in crescita
L’utilizzo dei viaggi multimodali sta diventando sempre più di moda, anno dopo anno, presso i viaggiatori di tutta Europa.
Secondo un ultimo rapporto prodotto da Free Now, una società di car-sharing (joint venture di Daimler Ag e BMW Group), sui 48 milioni di persone che compongono la propria utenza, il numero dei passeggeri che utilizzano opzioni di trasporto multimodale è cresciuto del 27% tra il 2021 e il 2022.
Un dato che riguarda l’Europa e che permette di capire come i viaggi multimodali rappresentino un trend in continua crescita nel vecchio continente.
Numeri ancora più impressionanti si ottengono, poi, se si valutano solamente le opzioni di mobilità elettrica o car-sharing, settori in cui si è registrato un +221% di utilizzo da parte dei passeggeri di Free Now.
Stando a questo studio, il 91% dei cittadini europei presta molta attenzione ai mezzi di trasporto che sceglie di utilizzare, cercando sempre più spesso opzioni che possano essere sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Sempre secondo lo studio effettuato da Free Now, il 73% dei viaggi multimodali in Europa è stato effettuato con scooter elettrici, mentre il 27% con e-bike, con il Regno Unito che si è affermato come uno dei Paesi in cui la micromobilità è cresciuta maggiormente: +200% nel 2022.
Perché i viaggi multimodali sono importanti
Un sempre più massiccio utilizzo di viaggi multimodali, soprattutto nelle grandi città, contribuirebbe sensibilmente a diminuire le emissioni di CO2 e il conseguente inquinamento.
Se ogni viaggiatore iniziasse, infatti, a condividere il proprio mezzo di trasporto con chi è diretto nella stessa direzione, il numero di auto sulle strade sarebbe sicuramente inferiore e l’ambiente ne gioverebbe.
Un veicolo condiviso può essere utilizzato, in media, fino a sei volte più spesso che un’auto privata e ciò significa che, in una città completamente a mobilità condivisa, basterebbe il 10% delle auto oggi in circolazione per spostarsi da un punto all’altro.
Meno emissioni, meno inquinamento, più spazi liberi e aria pulita.
Sono i vantaggi che si potrebbero ottenere continuando a utilizzare sempre più spesso i viaggi multimodali.