La fonte dell’eterna giovinezza? Viaggiare! Ecco come e perché questa attività aiuta a rallentare l’invecchiamento
Chi è che non ama viaggiare? Conoscere luoghi nuovi, scoprire attrazioni uniche al mondo, ammirare paesaggi da cartolina e visitare monumenti che hanno fatto la storia è una passione che accomuna tantissime persone in tutto il mondo, ma quello che in pochi sanno è che questa attività è anche parecchio salutare! Un recente studio, infatti, ha dimostrato come viaggiare (soprattutto per turismo) aiuti a… rimanere giovani! Se siete interessati ai metodi per rallentare l’invecchiamento, quindi, prendete in mano un mappamondo e decidete quale sarà la vostra prossima destinazione! Ma in che modo viaggiare aiuta a rimanere giovani? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Ecco perché viaggiare rallenta l’invecchiamento
Si sente spesso dire che qualsiasi pretesto è valido per viaggiare, ma il risultato di una ricerca recente ha dato un nuovo motivo più che valido per fare le valigie e andare a visitare un altro Paese. Questa ricerca condotta da Fangli Hu presso l’Università Edith Cowan di Perth, infatti, ha applicato la teoria dell’entropia al turismo, dimostrando che viaggiare aiuta a rallentare l’invecchiamento e a migliorare la salute complessiva del nostro organismo. Viaggiare, quindi, è considerato un investimento nella qualità della vita, con un ritorno garantito: non solo offre la possibilità di vivere nuove esperienze e conoscere culture diverse, ma contribuisce anche al benessere fisico e mentale. Ma vediamo più nel dettaglio lo studio.
I risultati della ricerca
Lo studio condotto da Fangli Hu, pubblicato sul Journal of Travel Research, ha applicato il concetto di entropia ai viaggi, esplorando la connessione tra salute, invecchiamento e il disordine caratteristico di un sistema fisico. Ma cos’è l’entropia? Si tratta di una misura fisica in termodinamica che rappresenta la tendenza naturale verso il disordine e la variazione tra stati diversi. La ricercatrice ha spiegato sul sito dell’università: “L’invecchiamento è un processo inevitabile, ma anche se non può essere fermato, è possibile rallentarlo”.
Di conseguenza, viaggiare si rivela uno dei modi più efficaci non solo per prevenire un invecchiamento accelerato ma anche per migliorare la salute fisica e mentale, due elementi essenziali per mantenere un equilibrio generale. I benefici di cui parla la ricerca si amplificano quando si esplorano destinazioni sconosciute e si interagisce con persone nuove.
Le tipologie di viaggi che riducono l’entropia
Non tutte le forme di viaggio si adattano perfettamente ai risultati dello studio australiano. I viaggi più efficaci per il benessere sono quelli che espongono le persone a nuovi ambienti e includono attività fisica e interazioni sociali positive. A questo proposito, la ricercatrice ha affermato: “Viaggi che comprendono escursioni, scalate, lunghe camminate o cicloturismo, associati alla salute, diventano ancora più benefici se svolti in ambienti inesplorati e in compagnia di nuove persone. Tali esperienze innescano risposte di stress controllato, aumentano il metabolismo e rafforzano il sistema immunitario. In sostanza, il corpo sviluppa una maggiore resilienza, rilasciando ormoni che favoriscono la riparazione dei tessuti e aumentano i tassi metabolici”.
Al contrario, situazioni di forte stress, traumi o malattie incrementano l’entropia e compromettono il benessere. Questo rischio può essere maggiore durante viaggi avventurosi dove l’esposizione a pericoli o problemi di salute è più elevata. Lo studio, quindi, sottolinea l’importanza di selezionare con cura la destinazione e di viaggiare in modo sicuro per ottenere i vantaggi associati al rallentamento dell’invecchiamento.
Chi desidera trarre il massimo dai benefici del viaggio dovrebbe optare per esperienze specifiche, come attività all’aperto o percorsi a piedi. Camminare, passo dopo passo, è considerato uno dei metodi migliori per rallentare l’invecchiamento, così come trascorrere il più tempo possibile immersi nella natura. Tra le nuove tendenze, emerge il Silent Travel, un tipo di viaggio che consente di disconnettersi dal ritmo frenetico della vita moderna per riscoprire la natura, le proprie priorità e sé stessi.
Sempre più persone sono alla ricerca di un viaggio più consapevole, che non richieda di recuperare energie dopo la vacanza stessa. Ora che nuovi benefici sono stati dimostrati, è probabile che questo numero continui a crescere.
Inoltre, è importante dire che sono stati avviati nuovi studi per approfondire gli effetti positivi del turismo sulle persone con demenza lieve, con risultati preliminari che suggeriscono che viaggiare possa migliorare la loro qualità di vita e rallentare il processo di deterioramento cognitivo.