Chi non ha mai avuto nella sua vita il sogno di dormire in un castello? In alcune zone del mondo, così come in Italia, si può fare. Anche in Giappone, a Ozu: qui esiste un hotel in un castello antico, una volta residenza di samurai. Ora, invece, non è più così. A Ozu si arriva attraverso uno stretto passo che si snoda tra le montagne della parte occidentale di Shikoku, la più piccola delle quattro isole principali del Giappone. All’improvviso appare questa fortezza rivestita di legno a quattro livelli risalente al XIV secolo. È un paesaggio molto suggestivo quello che appare, accentuato da una leggera nebbia che si alza dal fiume. Oggi Ozu è una città piena di vita, che attrare molti turisti. E c’è, appunto, la possibilità di dormire nel castello e intorno c’è una fila di eleganti residenze di samurai con ampi giardini. Uno ospitava Shun, un ristorante che serviva la specialità di Ozu, l’imotaki, un tradizionale stufato di pollo, taro e altre verdure. Sul lato opposto della strada, nella tradizionale configurazione di città castello, si trovavano gli stabilimenti dei mercanti e i loro magazzini. Oggi, naturalmente non è più così, e ospitano caffè, bar e un museo di storia locale.
La storia fino ai giorni nostri
Qualche anno fa, nel 2019, la città di Ozu ha intrapreso un piano ambizioso incentrato sul turismo sostenibile, cercando di conservare e convertire le strutture del suo patrimonio in strutture ricettive attraenti e nuove imprese. L’obiettivo era ripristinare Ozu come cuore culturale della regione e attirare sia i turisti sia i residenti. E questa scelta, in effetti, ha avuto un grande successo. Tanto che quattro anni dopo, nel 2023, Ozu è stata nominata una delle 100 migliori destinazioni turistiche sostenibili da Green Destinations, un ente di certificazione ufficiale internazionale e un’organizzazione senza scopo di lucro. Nello stesso anno, ha vinto il primo posto nella categoria Cultura e tradizione dei Green Destinations’ Story Awards, riconosciuto per come ha dato nuova vita alla città riconvertendo i suoi beni culturali. Tra le tante cose nuove che si possono trovare qui, ecco allora una nuova possibilità: dormire in un castello.
Sentirsi un samurai
Chi c’è stato racconta di un’esperienza incredibile: dall’esibizione di arti tradizionali (come la musica di corte gagaku o la danza shintoista kagura), alla cena servita nella torretta del Corano, dove gli ex signori di Ozu – 13 generazioni della famiglia Kato – sorseggiavano sakè mentre osservavano la Luna. Successivamente, gli ospiti dormono nel mastio, un unico pozzo aperto a due piani con traliccio in legno all’interno della torre principale del castello. La colazione viene servita la mattina successiva a Garyu Sanso, una squisita casa da tè costruita da un ricco commerciante negli anni ‘20 nel giardino del castello con vista sul fiume. Insomma, un’esperienza davvero invidiabile. Così come accade per la cena, servita in un grazioso palazzo antico situato ai piedi del castello. Inoltre, affacciati sulla strada, i negozi dell’hotel abbracciano il paesaggio urbano con le sue attività commerciali. Si ha la sensazione di essere in un altro mondo, in un’altra epoca storica. E non solo grazie al meraviglioso castello di Ozu.