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Destinazioni

Weekend in Val d’Orcia, un itinerario tra i borghi antichi

Volete vivere la Toscana, ma senza incappare nelle solite mete turistiche? La Val d’Orcia, allora, fa per voi! Preparatevi a meravigliarvi tra borghi antichi, viste pazzesche, casali isolati e tanta quiete. La Val d’Orcia si trova a sud della Toscana, tra le province di Siena e Grosseto, e l’intera area è riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Foto | Unsplash
@Luca Florio

Cappella della Madonna di Vitaleta

Una prima piccola tappa è la Cappella della Madonna di Vitaleta, luogo di culto rurale incorniciato tra i cipressi e sperduto in mezzo alle colline.

La sua prima apparizione in un documento risale al 1590, e si narra che fu proprio la Vergine a suggerire a una pastorella che in una bottega di Firenze avrebbe trovato la statua da porre nella chiesa di Vitaleta.

Visitarla al tramonto regala una vista molto suggestiva, ergendosi tutta sola tra i campi.

San Quirico d’Orcia

Questo è un borgo antichissimo di origine etrusca. Come gli altri borghi è abbastanza piccolo e quindi visitabile in poco tempo, ma regala attrazioni davvero interessanti.

Si consiglia una prima tappa a Pieve dei santi Quirico e Giulitta, il principale luogo di culto in stile romanico di San Quirico, le cui prime notizie risalgono all’VIII secolo. L’esterno è piuttosto spoglio, ma camminando per caso tra le stradine di questo paesino, le sue facciate in pietra e la svettante torre campanaria offrono uno scorcio inaspettato.

La seconda attrazione è la Chiesa di San Francesco, anch’essa piuttosto spoglia all’esterno, ma è proprio questo tipo di architettura in pietra, che si confonde con il resto delle abitazioni, a caratterizzare il borgo. All’interno, invece, si può ammirare la Vergine attribuita ad Andrea della Robbia.

Interessante una visita al Giardino delle Rose, conosciuto anche col nome di Horti Leonini, un giardino rinascimentale attorno alla Chiesa di Santa Maria Assunta. Al suo interno si trova il monumento in onore di Cosimo III de’ Medici.

Bagno Vignoni

Questo delizioso borghetto è celebre per ospitare le terme naturali. Nella piazza centrale, inoltre, si trova una grande piscina rettangolare di acqua termale calda.

Qui si trova anche il Parco dei Mulini, in cui si trovano, per l’appunto, le rovine degli antichi mulini costruiti dai romani. Da questo parco si può scendere verso le pozze termali. Munitevi, quindi, di costume da bagno e preparatevi a cercare un angolino di relax!

Foto | Unsplash
@Claudio Carrozzo

Castiglione d’Orcia

Il borgo storico di Castiglione offre numerosi B&B, e può essere un’idea fermarsi qui per la notte. In realtà il percorso più consigliato è quello che vi suggerisce l’intuito: ogni angolo del borgo è bellissimo, quindi la cosa migliore è non porsi una meta precisa.

L’attività obbligata è, però, la salita fino alla Rocca di Tentennano o Rocca d’Orcia, dalla cui cima godrete di una vista davvero stupenda su tutti i borghi e le colline circostanti.

Pienza

Pienza è l’ultima tappa di questo itinerario. Vivamente consigliati il Palazzo Borgia, in cui ha sede il Museo Diocesano. La sua collezione ospita arte senese trecentesca e arredi liturgici donati da Pio II alla cattedrale di Pienza.

Seconda attrazione è il Municipio di Pienza, con il suo portico a tre archi e la torre dell’orologio. La facciata è adornata con graffiti e stemmi in pietra dei vari podestà che dimorarono qui, di papa Pio II Piccolomini, e del comune di Pienza.

Pienza è caratterizzata da una serie di pozzi, tra cui il più celebre è il pozzo dei cani, in piazza Pio II. Potreste divertirvi a trovare gli altri: all’interno del Palazzo Borgia, fuori dal Palazzo Piccolomini, in Piazza di Spagna, in Via Case Nuove e, infine, il pozzo del Conservatorio.

Ultima tappa di Pienza è la Pieve di Corsignano, per raggiungere la quale occorre camminare per circa 1 km, ma percorrendo una piacevole via panoramica. La pieve risale al VII secolo e, nonostante anche questa architettura (come le precedenti) sia priva di ornamenti di sorta, ha una bellezza che risalta grazie alla sua immersione nella natura.

Blu Di Marco

Sono laureanda in Lettere moderne presso l’Università Statale di Milano. Appassionata di libri da quando ero in pancia, potrei dire di vivere in una casa di carta. Dal 2021 sono editor e autrice anche per Giovani Reporter

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