White Lotus e il turismo: quando le serie TV trasformano le destinazioni di viaggio

Le serie TV influenzano sempre più le scelte di viaggio, e “White Lotus” ne è un esempio perfetto. Boom di turisti nelle location

Negli ultimi anni, il potere delle serie televisive nel plasmare le scelte di viaggio è diventato sempre più evidente. Tra le produzioni che hanno avuto un impatto straordinario sul turismo, “White Lotus” si distingue come un fenomeno che ha dato vita a un vero e proprio “effetto White Lotus”. Questo termine descrive l’attrazione magnetica che la serie esercita su un pubblico facoltoso e amante del lusso, in cerca di esperienze esclusive in località da sogno, tra hotel sfarzosi e scenari mozzafiato.

La trama della serie, che ruota attorno a turisti benestanti e affascinanti, è avvincente e coinvolgente, eppure nasconde un lato oscuro che tiene gli spettatori con il fiato sospeso. Mentre le location incantevoli e l’atmosfera paradisiaca delle strutture di lusso catturano l’immaginazione, c’è sempre un elemento di tensione e mistero che si insinua tra le righe della narrazione. La prima stagione è stata ambientata alle Hawaii, la seconda a Taormina, in Sicilia, e la terza in Thailandia, tutte location che hanno visto un’impennata esorbitante di prenotazioni a seguito della loro apparizione sul piccolo schermo.

L’effetto White Lotus a Taormina

La Sicilia, e in particolare Taormina, ha vissuto un vero boom turistico grazie a “White Lotus”. Il San Domenico Palace, un lussuoso hotel della catena Four Seasons, ha registrato un aumento vertiginoso delle visite web subito dopo la messa in onda della seconda stagione. La direttrice delle strutture italiane del Four Seasons ha confermato che sono stati ricevuti un numero record di richieste di informazioni da Stati Uniti, Regno Unito e Australia. Questo trend ha avuto ripercussioni significative non solo sull’hotel, ma anche sull’intero settore turistico siciliano.

 

Le agenzie di viaggio e i tour operator hanno riportato un incremento delle vendite di viaggi in Sicilia proprio in concomitanza con l’uscita della serie. Non solo, ma per soddisfare la crescente domanda dei turisti desiderosi di esplorare i luoghi della serie, sono stati creati pacchetti tematici ad hoc. Questo approccio è simile a quanto accaduto in altre località iconiche, come Dubrovnik o Malta, che hanno visto un aumento del turismo in seguito alla popolarità de “Il Trono di Spade”.

Con l’uscita della terza stagione di “White Lotus”, ambientata in Thailandia, l’interesse globale per questo affascinante paese è schizzato alle stelle. Le piattaforme di prenotazione hanno segnalato un’impennata del 40% nelle ricerche per il Four Seasons Resort Koh Samui. Tuttavia, il rischio di sovraffollamento è palpabile, considerando che Koh Samui è già una delle destinazioni più ambite del sud-est asiatico, e l’aumento del numero di turisti potrebbe aggravare i problemi di gestione delle risorse e delle infrastrutture locali.

La Thailandia ha affrontato in passato l’overtourism in diverse località, con esempi emblematici come Maya Bay, la celebre spiaggia di Koh Phi Phi Leh, chiusa per anni a causa dei danni ecologici causati dai flussi turistici eccessivi. Koh Samui, con i suoi scenari idilliaci, potrebbe trovarsi nella stessa situazione se non si adottano misure di gestione sostenibile del turismo. I residenti locali, che consumano mediamente 150 litri d’acqua al giorno, si trovano a fronteggiare una disparità drammatica rispetto agli ospiti dei resort di lusso, che possono arrivare a consumare quasi 1.500 litri. Questa realtà mette in evidenza l’urgenza di un approccio consapevole e responsabile al turismo, per garantire che i benefici economici non compromettano la vita quotidiana delle comunità locali.

Molti aspirano a vivere l’esperienza di soggiornare negli hotel lussuosi presentati nella serie, ma non tutti hanno il budget necessario. Tuttavia, per coloro che possono permetterselo, il viaggio “World of Wellness”, a tema “The White Lotus”, offerto dal Four Seasons, rappresenta un’opportunità unica. Questo tour esclusivo di 20 giorni, che si svolgerà a bordo di un jet privato, porterà i partecipanti a visitare tutti gli hotel della serie e oltre, con tappe in destinazioni esotiche come Singapore, Marrakech, Nevis e Città del Messico.

Il viaggio, che partirà da Singapore il 7 maggio 2026 e si concluderà a Maui il 26 maggio, offre un itinerario personalizzato all’insegna del benessere. Le attività spaziano da safari delle tartarughe alle Maldive a sessioni di allenamento di Muay Thai in Thailandia, fino a giri in bicicletta tra le cantine di Taormina e cerimonie tradizionali temazcal a Città del Messico. Questo tipo di esperienza non solo attira i turisti più facoltosi, ma contribuisce anche a promuovere il turismo esperienziale, una tendenza in crescita nel settore.

Il legame tra le serie TV e il turismo non è un fenomeno nuovo, ma “White Lotus” ha portato questa connessione a un nuovo livello. La serie non solo intrattiene, ma invita anche a riflettere sulle dinamiche sociali e culturali dei luoghi che rappresenta. Le location, con la loro bellezza mozzafiato e la loro storia, diventano parte integrante della narrazione, creando un ponte tra la finzione e la realtà. Questo fenomeno ha il potenziale di trasformare non solo le destinazioni, ma anche la percezione che i viaggiatori hanno di esse.

In un’epoca in cui il turismo è sempre più influenzato dai media, è fondamentale che le destinazioni di successo riescano a gestire il loro appeal senza compromettere l’autenticità e la sostenibilità. “White Lotus” è solo uno dei tanti esempi che dimostrano come le serie TV possano fungere da catalizzatori per il cambiamento, portando non solo benefici economici, ma anche sfide significative.