La storia di Yerevan inizia tradizionalmente nel 782 avanti Cristo con la fondazione della fortezza di Erebuni. La città attuale si è sviluppata attorno alla fortificazione eretta oltre 2800 anni fa per volere del re Argishti I, a capo dell’antico regno di Urartu. Erebuni divenne sede della residenza della famiglia reale oltre che centro religioso e amministrativo del regno. Nei secoli, il nome Erebuni è diventato Yerevan (o Erevan). Non solo: recenti scavi archeologici testimoniano che la zona era abitata già nel IV millennio avanti Cristo, in particolare nell’area di Shengavit, a sud dell’attuale Capitale.
Il compleanno della città
Ogni anno, il secondo sabato di ottobre si festeggia il compleanno della città e la giornata festiva prende il nome di Yerevan. Per l’occasione vengono organizzati numerosi eventi culturali: esibizioni delle danze tradizionali, concerti di musica folk, jazz, classica e pop. Tutti gli eventi organizzati per questa giornata colorata e vivace sono gratuiti.
Yerevan oggi
Nella Capitale vive oggi oltre un milione di persone. Il centro città offre numerosi punti di interesse, tutti raggiungibili a piedi, oltre ad alcuni esempi di architettura sovietica. Una visita della città di solito inizia dal Teatro dell’Opera, situato proprio al centro di Yerevan. Da lì si può raggiungere la “Cascata”, un colossale monumento finito di costruire nel 1980. E’ il cuore pulsante della città, dove si tengono concerti ed eventi all’aperto, dove incontrare gli amici e da dove si ammira il miglior panorama di Yerevan. Nel tempo, la Cascata è diventata anche un museo d’arte moderna all’aria aperta e accessibile a tutti, grazie a una serie di opere di artisti internazionali che trovano posto sulla struttura.
Altro luogo simbolo della città è piazza della Repubblica, un’opera ciclopica la cui costruzione durò 32 anni, dal 1926 al 1958. Copre un’area di 35mila metri quadri ed è realizzata per buona parte in un particolare tufo locale di colore rosa. La piazza attira i turisti anche per le sue fontane musicali, che associano alle melodie particolari giochi d’acqua. Nel 2018 inoltre la piazza ha visto realizzarsi la Rivoluzione di velluto, quando una serie di manifestazioni pacifiche ha portato alle dimissioni del primo ministro Serzh Sargsyan.
Per gli appassionati di antichità, è imperdibile l’istituto di manoscritti antichi Matenadaran, che raccoglie una delle collezioni più vaste al mondo. Risalente al V secolo, conta oltre 17mila manoscritti antichi e più di 100mila documenti. Ma Yerevan, Capitale rilassata e a misura d’uomo, si presta ad essere scoperta anche semplicemente passeggiando tra le sue strade, in particolare Northern Avenue e via Abovyan.